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La natura del solletico

Asiad

TMF Regular
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Dec 28, 2004
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Ecco come la psicanalisi spiega il solletico:
" Gesto che racchiude un assoluto di calcolo e di innocenza: che l'adulto solletichi il bambino è ovviamente una forma accettabile di eccitamento dei sensi tra genitori e figli all'interno della famiglia. Il bambino che sarà in grado di nutrirsi da solo, di masturbarsi, non potrà mai ovviamente solleticarsi da se. E' quel piacere che non può riprodurre in assenza dell'altro.
[...]
Nello scenario quotidiano, affettuoso e perverso del solletico il bambino è completamente alla mercè dell'altro; è ridotto a quello stato di abbandono che il piacere gli procura, e tuttavia invita l'altro a insistere.
[...]
Attraverso il solletico, il bambino verrà iniziato in modo peculiare all'abbandono e allo scompiglio di una forma primitiva di piacere; dipenderà dall'adulto contenere e non sfruttare l'esperienza (altrimenti,riassumendo il testo la sensazione di piacere può divenire inizialmente ancoscia e poi un sintomo isterico).
[...]
Nei tre punti (contenuti in Tre saggi sulla teoria sessuale) in cui parla di solletico, Freud (...), delineando le caratteristiche di una zona erogena, dice:

<< Questa è una zona della pelle o della mucosa nella quale stimolazioni di un certo tipo provocano una sensazione di piacere di qualità determinata. Non vi è dubbio che gli stimoli generatori di piacere sono legati a condizioni particolari; noi non le conosciamo. Tra queste deve avere una sua parte la ritmicità; l'analogia con lo stimolo del solletico s'impone. Meno sicuro è se si possa definire il carattere della sensazione di piacere provocata dallo stimolo come un carattere particolare, dove in tale particolarità sarebbe appunto contenuto il momento sessuale.>>

Ma alla luce di quaesto qual'è l'ipotesi più cauta intorno al piacere del solleticare o dell'essere solleticati?
[...]
Questo gioco dilettevole non evidenzia proprio l'impossibilità del soddisfacimento e della riunione, con la sua continua messa in atto dell'irresistibile attrazione e dell'innevitabile repulsione dell'oggetto, in cui la soluzione finale è la frustrazione?"
da IL SOLLETICO di Adam Phillips (intervento apparso sulla rivista Thelema del 1994)
P.S. Le parti che non ho inserito contenevano ragionamenti e termini tecnici piuttosto elaborati e complessi.

BUON NATALE e BUON ANNO!!!
 
Riassunto

Poichè il testo è parecchio lungo e complesso eccovi un riassunto dei punti chiave:
1. Il solletico deriva da un esperienza sensuale e suessuale infantile (molto piacevole)
2. L'eccesso di "solleticate" in età infantile trasforma il piacere provato in angoscia, dolore psichico (ecco spiegato la presenza di persone che provano dolore "fisico" dal solletico)
3. L'atto del solletico "provenendo dal sesso" ha come scopo sia l'ottenere piacere psichico da un conntatto fisico con l'altro sia quello di non compiere alcun atto sessuale (il solletico si fa con le dita o con altri strumenti che tendono a creare una certa distanza tra il/la 'lee e gli organi genitali del 'ler)
 
Ho sempre nutrito forti dubbi nei confronti delle formulazioni psicologike eccessivamente 'infantilizzanti'...

MA, da quando hai postato,sto riflettendo.
;)

PS. Buone feste!
 
Eilà psicologo! Da quanto che non ci si sente... Maledetto lavoro! Come va? Comunque se volessi fare qualche critica o dirmi qualcosiasi altra cosa mandami pure un PM (non contattarmi attraverso yahoo o msm perchè non mi funzionano).

Ciao e auguri anche a te
 
Ribelle100 said:
Parlate in pubblico son cose che interessano tutti... :wavingguy

A me va benissimo di iniziare una discussione su questo tema, il problema è che se coloro che ne parlano sono uno psicologo ed uno psicanalista, il discorso rischia di divenire troppo tecnico e specialistico, rischiando di divenire difficilmente comprensibile agli altri (cosa impensabile in un forum libero e variegato come questo). La soluzione a tale problema consisterebbe nell'intervento degli alri utenti che, interessati al tema, intervenissero ponendo domande, avanzando critiche e/o propri pensieri e/o il loro modo di vivere il solletico.
 
olaaa

Si capisco il tuo discorso,ma mica siamo tutti "plebei"hahahah,vedrai che a chi interessa l'argomento si preoccupera di documentarsi mica venite da marte voi su dai!!scrivi pure in greco o latino tanto qua lo capiamo tutti o quasi :ermm:
 
Ribelle100 said:
Si capisco il tuo discorso,ma mica siamo tutti "plebei"
Dalle reazioni che ho visto, direi invece il contrario.
Plebei e felici.

...

Per fortuna che, dentro, non sono di sinistra. Mi incazzerei come una belva.
 
Concordo con Kalamos :)
Comunque sarebbe interessante anche un discorso "tecnico" sul tema, se poi non si capisce qualcosa vi si domanda.
Grazie. :dogpile:
 
Comunque sia vorrei rispondere a ciò che Klang ha scritto attraverso Freud medesimo:

klang said:
Ho sempre nutrito forti dubbi nei confronti delle formulazioni psicologike eccessivamente 'infantilizzanti'...

MA, da quando hai postato,sto riflettendo.
;)

PS. Buone feste!

"[...] Nella letteratura si trovano invero annotazioni su di una precoce attività sessuale dei bambini piccoli, su erezioni, mastrurbazioni e persino condotte analoghe al coito [...]"
Freud, Tre Saggi sulla teoria sessuale, Bollati Boringhieri, pg.56

"Per intanto, non vogliamo trascurare di sottolineare che l'esistenza dell'amnesia infantole stabilisce un nuovo punto di confronto tra lo stato psichico del bambino e quello dello psiconevrotico. L'altro l'abbiamo trovato prima, quando siamo giunti a precisare che la sessualità degli psiconevrotici è rimasta allo stadio infantile o ad esso è stata ricondotta. Ma allora può darsi che anche l'amnesia infantile, a sua volta, sia da porre in relazione con gli impulsi sessuali dell'infanzia"
Freud, Tre Saggi sulla teoria sessuale, Bollati Boringhieri, pg.58

P.S. Un'altra considerazione di Freud sul feticismo (riferibile, a mio parere anche al SOLLETICO)

"Il sostituto per l'oggetto sessuale è una parte del corpo in generale assai poco appropriata per gli scopi sessuali [...] Il legame con la normalità è mediato dalla soppravvalutazione dell'oggetto sessuale, la quale necessariamente a tutto ciò che con esso può essere collegato per associazione*. Perciò un certo grado di tale feticismo è diregola proprio dell'amore normale[...]. Il caso patologico subentra quando il desiderio del feticcio si fissa al di là di questa condizione e si sostituisce alla meta normale [L'atto sessuale] [...] Nella scelta del feticcio si rivela l'influenza ritardata di un'impressione sessuale per lopiù ricevuta nella seconda infanzia."
Freud, Tre Saggi sulla teoria sessuale, Bollati Boringhieri, pg.36-38
* A me piace solleticare una ragazza in una determinata parte del corpo non perchè amo quella parte del suo corpo, ma perchè amo la ragazza (o come amica, o come sorella, o come moglie, o come amante ecc...)

FELICE ANNO NUOVO A TUTTI!
 
Eccoci qui, Buon Anno!

Come ultimamente accade spesso, nn ho molto tempo di postare commenti lunghi, al max qualke riga, causa lavoro e vari impegni ke quest'anno saranno particolarmente severi ;)

Cmq, innanzi tutto Asiad ti rispondo e ti dico ke nel complesso va tutto bene, grazie, con te?

Secondariamente, concordo con la posizione di Ribelle e se avessi avuto tempo di rispondere subito l'avrei sottolineato io...nn credo ke questi discorsi siano particolarmente complicati, ma probabilmente sono io ke ho sempre visto psicologia e filoni psicoterapeutici vari come molto più semplici di quello ke vogliono sembrare.
Hai aperto un thread apposito per un tipo di discussione ke era inevitabile virasse sul difficile, quindi chi partecipa sa già come andranno le cose...nn me ne preoccuperei più di tanto, anke perkè quello affezionato ai termini tecnici sei sicuramente più tu tra i due :)

Arriviamo al dunque.
Una piccola premessa: ma dunque sei uno psicanalista ke esercita in studio?
Io come ho già detto una votla sono uno psicologo 'clinico', prossimo psicoterapeuta della Gestalt, ke al momento lavora nel servizio pubblico in prevalenza con psicotici e skizofrenici.
Questo per dire ke partiamo da due esperienze probabilmente molto diverse e ke già in partenza portano a soluzioni molto differenti.

La teoria di Freud, è banale dirlo, ha diversi punti di forza.
L'aver messo a fuoco il concetto di inconscio è stata una delle maggiori rivoluzioni del pensiero dell'ultimo secolo, così come vanta una massiccia dose di probabilità ke la nostra infanzia, fin dai suoi inizi e forse anke prima, gioki un ruolo importante nella formazione della personalità.

Restano però aperte diverse contestazioni.
Prima tra tutte, ke la psicanalisi è un sistema di pensiero: come tale, pone domande e fornisce risposte, avendo dalla sua come tutti i sistemi psicologici, la fondamentale nn completa verificabilità delle proprie certezze.
Ecco allora ke nel momento in cui fornisce risposte, se accettata come coerente nel complesso, credo diventi più una *fede* ke altro.
Ovvero, ogni domanda gira e rigira, troverà sempre una risposta ad hoc nell'esperienza infantile, trasformando ogni comportamento nel riflesso di un condizionamento a monte, di una tappa del percorso 'fisso' saltata o bloccata.

E questo è curioso, se si pensa, citando Galimberti ke "quando Freud rifiuta di kiamare la sessualità istinto, è perkè l'istinto presiede un comportamento determinato, caratteristico della specie, preformato nel suo svolgimento, adattato al suo oggetto, circoscritto ad una determinata situazione ambientale, mentre la pulsione è una costituente psichica che rende il comportamento non meccanicisticamente determinato, non preformato nel suo svolgimento, non necessariamente diretto al suo oggetto, non circoscritto ad una determinata situazione ambientale".
Ovvero, la sessualità anke secondo il pensiero Freudiano, mantiene una componente di indeterminatezza ke è il punto centrale della differenza (in teoria) tra noi e gli animali.

Ecco ke allora, pensare ke mi piaccia o nn mi piaccia il solletico perkè da bambino mi solleticavano troppo o troppo poco, o ke nn sia un'atto sessuale in senso 'classico' a causa delle mie interazioni infantili, mi suona piuttosto riduttivo.
Nn dico ke nn sia del tutto vero, al contrario, è un punto interessante.
Ma la trovo una sfaccettatura del ragionamento complesso più generale.
Perkè le sfumature del solletico sono tante, perkè la sessualità cambia nei modi più disparati nel corso degli anni, perkè esitono anke presente e futuro, nn solo passato.
E perkè anke se Freud sostituisce la pulsione all'istinto, nn sono due componenti sostituibili, ma due concetti ke a parere mio lavorano in comune.
Noi siamo una strana miscela, degli 'animali nn ancora stabilizzati' come diceva Nietzsche.
Senza contare ke la psicanalisi nn copre tutti gli svariati campi di risposta alternativi, indagati da altre correnti di pensiero altrettanto strutturate e incentrate su altre 'motivazioni', basta pensare al più recente costruttivismo, alla fenomenologia, all'etologia.

Tutto questo per dire ke cosa.
Ke credo nn ci sia una spiegazione al perkè piace il solletico, perkè ce ne sono MOLTE.
Perkè piace a mio avviso per una serie di con-cause, perkè è una delle possibili modalità di risposta a spinte diverse.
Con K abbiamo sottolineato molte volte ke sta fondamentalmente nella possibilità di scelta, ma come in tutte le cose della vita, il senso o meno di cimentarsi in questa ricerca di spiegazione.
Ovvero ke laddove si sia skiavi del solletico, laddove vi sia la sua maniacale ricerca per placare un desiderio irrefrenabile, allora significa ke c'è molto di più in gioco e forse meriterebbe capire ke cosa.
Ma laddove questo nn accada, laddove è semplicemente un atto allungato in mezzo a tanti altri, probabilmente è più affascinante lasciare sia il presente il suo regno, ke sia semplice e piacevole condivisione di un momento con un altro essere umano, con cui il gioco delle parti fa parte dell'esperienza del vivere.
Una 'normale bizzarria'.

Forse volevi un altro tipo di risposta, ma di fondo sono passato dal cercare delle risposte nella psicologia, al cercare domande.
Per tenere aperta la mente e impedire la fossilizzazione, un po' come nella dottrina del dubbio zen.
C'è una connotazione fortemente politca in questo: in fondo la psicologia nasce come strumento 'normalizzatore', ke si assume il diritto di decidere cosa sia normale e cosa sia patologico.
Credo invece dovrebbe essere portatrice di una 'cultura della diversità', facendo maggiormente trasparire nn quello ke ci accomuna, ma quello ke ci differenzia come esseri umani e la sua assoluta dignità.
Da qui, oltre ad allacciarmi, al pensiero antipsichiatrico, cn tutti i suoi limiti e difficoltà, mi viene spontaneo rifiutare a priori ogni tipo di spiegazione univoca, su qualunque cosa e di qualunque tipo, in nome della sostanziale processualità di ogni interazione e vissuto umani.
 
klang said:
C'è una connotazione fortemente politca in questo: in fondo la psicologia nasce come strumento 'normalizzatore', ke si assume il diritto di decidere cosa sia normale e cosa sia patologico.
Credo invece dovrebbe essere portatrice di una 'cultura della diversità', facendo maggiormente trasparire nn quello ke ci accomuna, ma quello ke ci differenzia come esseri umani e la sua assoluta dignità.
Eppure, se ci pensi, il fatto stesso di spiegare, dovrebbe servire a smitizzare la "patologia", a rendere meno alieno ciò che è umano.

[Citazione! :D ]
 
Appunto.
Dipende da 'come' la spieghi.

Tanto per continuare con le citazioni, nn a caso Jaspers diceva "Si può spiegare qualcosa anke senza comprenderlo".
;)

Sembriamo la Sezione 9 di Ghost in the Shell 2...se l'hai visto.
:D

Ps.La tua nuova elfetta ha un viso ke è un capolavoro.
Più la guardo più mi piace.
 
Ola Klang mi fa piacere che complessivamente le cose ti vadano bene e spero che tutto ti vada ancor meglio in questo 2007!
Per rispondere alla domanda che mi hai posto come premessa:
Ebbene sì sono un "novello" psicanalista che in questo periodo si occupa principalmente di ossessivi, paranoici e disturbi alimentari.

Sinceramente non sono tanto d'accordo con tutto ciò che hai detto (può darsi che tu abbia tutte le ragioni del mondo esprimo solo un mio modo di vedere), per esempio quando parli degli istinti (tipici degli animali) e delle pulsioni (tipiche dell'uomo) definendole copartecipanti nella vita degli individui non prendi adeguatamente in considerazione la civiltà umana che si basa su tabù (il tabù della verginità per dirne uno) inesistenti tra gli animali (per esempio tra le scimmie bonobo che passano ore ed ore in una giornata ad accoppiarsi ed autogratificarsi sessualmente, cosa comune anche in alcune razze di capre). Sono proprio i tabù che generano e che costringono gli individui a rivolgere la libino (la pulsione sessuale) verso altre mete.

Un'ulteriore tema che hai toccato è stata la natura della psicanalisi come una sorta di disciplina "dogmatica" che non riesce a toccare altre branche della cultura umana. Da un certo punto di vista non posso darti torto, non per nulla ho avuto una formazione psicanalitica "laica", non sono laureato in psicologia o in psichiatria, proprio perchè sostengo che la psicanalisi sia una scienza dell'uomo e che debba perciò essere affrontata come qualsiasi altra scienza, con spirito pionieristico, oggettivo, empirico e, sopratutto, rifacendomi anch'io al filone antipsichiatrico cercando di formare una psicoterapia che non si acconteti di curare i sintomi ma la causa scatenante della patologia.

P.S. Ora devo tornare a lavoro... Alla prossima
 
Ahimè oggi nn riesco a rispondere compiutamente, vedrò di tornarci su i prox giorni.
Una domanda veloce intanto: ma in cosa sei laureato allora? E come hai fatto ad accedere alla scuola di specializzazione?
In quelle su cui mi sono informato si poteva entrare solo dopo la laurea in psicologia o medicina e lo davo per scontato...ma detesto avere preconcetti errati ;)
Insomma, qual è il tuo percorso? :)
Saluti!
 
Oltre alle scuole di specializzazione esistono altre scuole psicanalitiche (lacaniane, freudiane e pochissime raichiane) che si richiamano alla Associazione psicanalitica di berlino che inizialmente prevedeva la totale formazione di psicanalisti che provenissero da altri ambiti oltre a quello medico (la psicanalisi è prima di tutto una scienza e gli psicanalisti degli scienziati). Io ho frequentato la scuola di psicanalisi freudiana Thelema a milano dopo essermi laureato in Economia. Questo non vuol dire che tutti possano entrarvi a farne parte, anche perche la formazione è molto dura, sono richiesti oltre allo studio di freud, jung anche approfondimenti in altre discipline (antropologia, letterarura, storia, storia delle religioni, filosofia antica e moderna, psicologia, psichiatria, ecc...). inoltre gli studenti devono sottoporsi a una trash di analisi da uno degli psiconalisti facenti parte della scuola. Insomma... bisogna essere toalmete folli per fare gli psicanalisti ;) .
 
klang said:
Tanto per continuare con le citazioni, nn a caso Jaspers diceva "Si può spiegare qualcosa anke senza comprenderlo".
Troppo fideistico. Sembra sempre Sant'Agostino, ed è pure una contraddizione, visto che Jaspers viene accreditato come esistenzialista.

...

Com'è, come non è, sempre all'esistenzialismo torniamo.

:D



Sembriamo la Sezione 9 di Ghost in the Shell 2...se l'hai visto.
Ce l'ho da parte per un giorno di pioggia.



Ps.La tua nuova elfetta ha un viso ke è un capolavoro.
Più la guardo più mi piace.
Non so se sia un capolavoro, ma piace anche a me.
Ci ho messo elementi di un po' tutte le mie amiche/modelle... spero che non sia stato un errore.

...

Tra l'altro, dovrei rimettermi al lavoro pure io.
Non si disegnano mica da sole, le tavole...

...

Dos marones.
Ma la miniera è peggio.

:D
 
E' da parecchio che non intervengo più sul forum e quale migliore occasione di questo post per scrivere di nuovo.
Innanzitutto un augurio di buone feste a tutti gli utenti.

Devo dire che la discussione è molto interessante anche perchè è stimolante vedere 2 modalità di esposizione del pensiero psicologico.
Asiad è molto tecnico e formale Klang senza rinunciare al rigore del formalismo ha una visione, come dire, più filosofica.
Mettici Kalamos coi suoi commenti arguti e la discussione risulta molto piacevole da seguire.
klang said:
Sembriamo la Sezione 9 di Ghost in the Shell 2...se l'hai visto.
Molto bello, anche se preferisco il primo.
Se non lo conoscete vi consiglio Appleseed, che mescola ad un bel contenuto una grafica veramente incredibile.

Ciao a tutti.

P.S.
--> Klang
Trovo i tuoi interventi sempre ricchi di spunti di riflessione.
Apprezzo il tuo insistere sulla diversità come carattere non solo positivo, ma anche necessario.
La psicologia è una scienza diversa dalle altre, perchè il suo oggetto di studio è la soggettività e quindi non potrà mai avere la stessa *fisionomia* delle altre scienze (in particolare Fisica, Chimica, Matematica).

Per questo sono assolutamente contrario a quella mentalità riduzionista che vuole la mente umana come epifenomeno di un attività elettrochimica del cervello, e come ho già avuto modo di dirti una volta, apprezzo la tua onestà intellettuale nel circoscrivere coscienziosamente gli ambiti di validità e di efficacia della disciplina psicologica.
Ciao.
--> Kalamos
Complimenti per la firma, certo che le modelle te le scegli carucce eh?
 
Traiano said:
Mettici Kalamos coi suoi commenti arguti e la discussione risulta molto piacevole da seguire.
Come dire, non sono qualificato a fornire contributi significativi, ma faccio ridere e quindi svolgo una funzione socialmente utile. ;)

...

:p



Se non lo conoscete vi consiglio Appleseed, che mescola ad un bel contenuto una grafica veramente incredibile.
E' una vita che lo sento nominare. Me lo cerco fra i fansub, così miglioro il mio accento japanzo.

Non che conosca la lingua, ma faccio finta bene.
E chi non è d'accordo, vada un po' in mona.



La psicologia è una scienza diversa dalle altre, perchè il suo oggetto di studio è la soggettività e quindi non potrà mai avere la stessa *fisionomia* delle altre scienze (in particolare Fisica, Chimica, Matematica).
E' che i sintomi mancano di sistematicità. Non è detto che sia impossibile delineare una trama generale, ma solitamente è così complessa e fusa con innumerevoli altri fenomeni, da rendere difficoltosa una decifrazione univoca e indefinitamente ripetibile.



Complimenti per la firma, certo che le modelle te le scegli carucce eh?
Dovresti vedere il disegno completo; non è malvagio.
E' da qualche parte in mezzo a quel casino di roba manga che chiamano "forum artistico".

...

Cmq grazie. Sarà mia cura estendere i complimenti alle dirette interessate.

;)
 
Kalamos said:
E' che i sintomi mancano di sistematicità. Non è detto che sia impossibile delineare una trama generale, ma solitamente è così complessa e fusa con innumerevoli altri fenomeni, da rendere difficoltosa una decifrazione univoca e indefinitamente ripetibile.

Caro K hai scritto una delle più grandi verità in psicanalisi e in generale della psiche umana di cui, purtroppo, molti psichiatri e colleghi psicanalisti non tengono conto... Infatti è vero molte volte ad una serie di sintomi sono collegate delle precise patologie, ma se si prescinde dal passato proprio di ciascun individuo o ne si trascura una parte si giungerà ad una diagnosi e a delle cure che, il più delle volte, fanno dei veri e propri disastri.


Traiano said:
La psicologia è una scienza diversa dalle altre, perchè il suo oggetto di studio è la soggettività e quindi non potrà mai avere la stessa *fisionomia* delle altre scienze (in particolare Fisica, Chimica, Matematica).

Hai ragione, la psicologia è una scienza diversa dalle altre e molto profonda che deve la sua essenza alla soggettività, ma la psicanalisi è diversa, il suo fulcro deriva dall'oggettività e dalla logica tipica di scienze come la fisica, la matematica, la biologia e la stessa psichiatria. Non si deve fare l'errore di considerare tali discipline uguali tra di loro (anche il rapporto tra un paziente e lo psicologo è diversissimo da quello di un paziente e lo psicanalista) poichè esse strutturalmente diverse.
 
Asiad said:
Caro K hai scritto una delle più grandi verità in psicanalisi e in generale della psiche umana di cui, purtroppo, molti psichiatri e colleghi psicanalisti non tengono conto...
E questo perchè ho formazione scientifica, cultura classica, e un magnifico uccello di dimensioni spropositate.

...

E' un bellissimo barbagianni dal piumaggio bianco.

...

:jester:
 
Kalamos said:
E' un bellissimo barbagianni dal piumaggio bianco.

Beato te... io ho un colibrì cieco, sordo e muto della tazmania medio orientale
Però... ho anche un gran bel pitone :D
 
Asiad said:
Hai ragione, la psicologia è una scienza diversa dalle altre e molto profonda che deve la sua essenza alla soggettività, ma la psicanalisi è diversa, il suo fulcro deriva dall'oggettività e dalla logica tipica di scienze come la fisica, la matematica, la biologia e la stessa psichiatria. Non si deve fare l'errore di considerare tali discipline uguali tra di loro (anche il rapporto tra un paziente e lo psicologo è diversissimo da quello di un paziente e lo psicanalista) poichè esse strutturalmente diverse.

Infatti io apprezzo, e parecchio, la grandiosa impalcatura teorica della Psicanalisi (mi riferisco a Freud e Jung, ma non per tralasciare altri autori, ma proprio perché sono gli unici che conosco ;) ).
Indubbiamente l’interpretazione psicanalitica ha apprezzabilmente dato un connotato scientifico alla disciplina.
E non posso negarne il carattere oggettivo che innegabilmente, come ricorda Kalamos, porta a delineare in linea di massima la *cornice* all’interno della quale si svolgono i fenomeni.

Però se vogliamo essere rigorosamente formali tanto la psicologia quanto la psicanalisi mancano della struttura portante delle cosiddette scienze esatte, mancano di una modellistica matematica.

Non mi fraintendere, non sono solo le discipline psicologiche a non essere pienamente scientifiche, in buona parte anche la Biologia e la sua derivazione pratica, la Medicina, peccano di scientificità, così come altre discipline definite scientifiche ma che non rispecchiano in toto la metodologia propria del metodo scientifico di galileiana memoria.

Comunque a parte tutto, complimenti per la discussione.

Kalamos said:
E' una vita che lo sento nominare. Me lo cerco fra i fansub, così miglioro il mio accento japanzo.
Sono rimasto veramente colpito dall’accuratezza del disegno.
Non so che tecniche abbiano utilizzato, ma credimi, il risultato finale è veramente impressionante.
Quello che mi sorprende è che prodotti di punta di questo genere non compaiano nel mercato cinematografico (o magari è uscito al cinema e io non me ne sono accorto, tutto pò esse;) ).
Altro che Pixar o Dreamwork……


Kalamos said:
Dovresti vedere il disegno completo; non è malvagio.
E' da qualche parte in mezzo a quel casino di roba manga che chiamano "forum artistico".

L’ho cercata nella sezione Artwork e Artist Artwork del TMF, visto l’esito, aiuteresti un povero demente con un link ?
 
Traiano said:
Però se vogliamo essere rigorosamente formali tanto la psicologia quanto la psicanalisi mancano della struttura portante delle cosiddette scienze esatte, mancano di una modellistica matematica.

Non mi fraintendere, non sono solo le discipline psicologiche a non essere pienamente scientifiche, in buona parte anche la Biologia e la sua derivazione pratica, la Medicina, peccano di scientificità, così come altre discipline definite scientifiche ma che non rispecchiano in toto la metodologia propria del metodo scientifico di galileiana memoria.

Comunque a parte tutto, complimenti per la discussione.

Ti ringrazio per il complimento ma è merito del vostro partecipare attivamente con domande, critiche e quant'altro che la rende interessante. Per quanto riguarda la mancanza di una modellistica matematica (ma non logica, infatti, in queste discipline, una teoria è vera solo se verificata dai fatti) presente in psicologia, psicanalisi e in altre scienze si spiega in questo modo:
Le variabili in gioco sono tali e tante che non è possibile fare una formula unica che spieghi il comportamento e l'evolvere di tutte (la teoria deve collegarsi all'esperienza e aiutare il medico a prevedere e capire il caso che ha davanti)
 
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