Antomarcya
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Posto una storiella trovata in rete buona lettura
Ospedale psichiatrico
ho sognato una cosa stranissima, nonostante io sia sposato e abbia una vita sessuale regolare.
Ero in un ospedale psichiatrico, in una stanzetta tutta bianca, sdraiato e legato ad un lettino con le classiche cinghie. ho un pigiama bianco, piedi nudi, e sono legato strettissimo, non posso fare nessun movimento. ho anche la testa immobilizzata.
arrivano due infermiere, bellissime ragazze, e io comincio a dimenarmi e a chiedere il perchè ero li.
loro tacciono. io insisto, dichiaro di non essere pazzo. loro dicono "si, si, non sei pazzo. dicono tutti così..." e si aggirano nella stanzettafacendo di tutto, puliscono leggono. poi si siedono e mi dicono di essere le mie infermiere personali. dicono che sono stto dichiarato pazzo al massimo livello, e che ora dovrò vivere tutta la vita legato ad un lettino senza potermi muovere. riceverò visite legato, farò i bisogni legato, verrò imboccato e dovrò sopportare i pruriti, potrò orinare o defecare ogni tempi stabiliti, ma sopratutto dovrò fare il bravo, ubbidire a tutto ciò che mi diranno loro due, e che sennò sarò punito.
così mi ordinano il silenzio per due ore, una va a fare una pausa, l'altra si siede su una sedia a leggere, solleva i piedi a li appoggia sul lettino alla destra della mia faccia.
sento il forte odore sgradevole che proviene da quei piedi sudati, ma devo stare zitto.
dopo un po comincia a prudermi un punto della pancia, resisto per un po ma il prurito diventa insopportabile, così chiamo l'infermiera.
arriva, con faccia arrabbiata, e mi dice che dovevo stare zitto per due ore. ed era passata un'ora. io le ribadisco che il prurito è insopportabile, mi dimeno per cercare di grattarmi in qualche modo, mi metto a piangere dalla sofferenza.
mi dimeno, ma niente da fare sono legato troppo stretto e bene. sto soffrendo da morire. l'infermiera capo, arriva e mi dice che visto che non avevo rispettato gli ordini, verrò punito.
così comincia a solleticarmi nel punto del prurito, sfiorandomi la pelle per peggiorare la sofferenza, ma sempre molto dolcemente, in modo da non grattarmi...
sto impazzendo.
ed è solo l'inizio, penso.
viene notte, non potevo parlare fino alle otto di mattina, ma sono le tre e già devo urinare.
resisto fino alle quattro, poi chiamo in lacrime, sapendo che sarei stato punito.
infatti, l'ore dei bisogni viene rinviata di un'ora, quindi alle nove.
se farò la pipì prima, non potrò mangiare per una settiamana.
arrivano le otto. gli altri possono finalmente urinare, io sto scoppiando ma deve passare ancora un'ora. non ne posso più sto per svenire, il dolore è lancinante.
arrivano la due infermiere, mi mettono un cerotto in bocca e mi dicono: "ora dovrai resistere a pisciare sennò sai che ti aspetta!" cominciano a farmi il solletico ovunque, sotto i piedi, sulla pancia, io lo patisco da morire. ma devo subire. non posso urlare, muovermi, e devo tenermi assolutamente la pipì.
mi sento morire, ma un attimo prima di svenire, smettono, e poi ricominciano. questo per un'ora.
poi posso finalmente farla.
è ora di visite. ma poco prima una infermiera mi dice "chiunque verrà a farti visita, tu non potrai parlare ne potrai fare niente. dovrai leccarmi i piedi per dimostrare ai tuoi genitori che sei in nostra completa sottomissione.
legato stretto, in silenzio mentre lecco i piedi all'infermiera.
mi vergognavo da morire ma ero obbligato a farlo.
arriva mia madre, entra nella camera, la vedo, ma sono impegnato a leccare per bene i piedi di una delle due infermiere. che è seduta su una sedia sopra al lettino...
mia madre si stupisce ma le dicono che è per il mio bene, per abituarmi a essere sottomesso.
l'altra infermiera dice a mia madre se può annusarmi i piedi per senntire se è il caso che me li lavino o no. mia madre si accuccia e comincia ad annusarli per bene. mi vergogno da morire, ma sono legato e non posso altro che sopportare questa vergogna terribile. mia madre dice "si,gli puzzano molto. lavateli" e poi si riaccuccia per annusarli. sento il suo naso strisciare sui miei piedi ma non posso spostarli.
nel frattempo ho smesso si leccare il piede dell'infermiera. arriva l'altra, mi benda, imbavaglia e si siede sulla sedia alta. dicendomi annusa. e spiaganto a mia madre che devo imparare a riconoscere l'odore dei piedi delle infermiere a pcchi chiusi, dato che dovrò stare bendato per sempre. e potrò riconoscerle solo annusando e leccando i piedi. per una uqestione di sicurezza.
così, inbavagliato con il nastro adesivo, sono costretto ad annusare l'odore terribile dei piedi sudati della infermiera, senza scampo... con mia madre che mi guarda e ride...
Giulio, M, 32, ge, italia
Ospedale psichiatrico
ho sognato una cosa stranissima, nonostante io sia sposato e abbia una vita sessuale regolare.
Ero in un ospedale psichiatrico, in una stanzetta tutta bianca, sdraiato e legato ad un lettino con le classiche cinghie. ho un pigiama bianco, piedi nudi, e sono legato strettissimo, non posso fare nessun movimento. ho anche la testa immobilizzata.
arrivano due infermiere, bellissime ragazze, e io comincio a dimenarmi e a chiedere il perchè ero li.
loro tacciono. io insisto, dichiaro di non essere pazzo. loro dicono "si, si, non sei pazzo. dicono tutti così..." e si aggirano nella stanzettafacendo di tutto, puliscono leggono. poi si siedono e mi dicono di essere le mie infermiere personali. dicono che sono stto dichiarato pazzo al massimo livello, e che ora dovrò vivere tutta la vita legato ad un lettino senza potermi muovere. riceverò visite legato, farò i bisogni legato, verrò imboccato e dovrò sopportare i pruriti, potrò orinare o defecare ogni tempi stabiliti, ma sopratutto dovrò fare il bravo, ubbidire a tutto ciò che mi diranno loro due, e che sennò sarò punito.
così mi ordinano il silenzio per due ore, una va a fare una pausa, l'altra si siede su una sedia a leggere, solleva i piedi a li appoggia sul lettino alla destra della mia faccia.
sento il forte odore sgradevole che proviene da quei piedi sudati, ma devo stare zitto.
dopo un po comincia a prudermi un punto della pancia, resisto per un po ma il prurito diventa insopportabile, così chiamo l'infermiera.
arriva, con faccia arrabbiata, e mi dice che dovevo stare zitto per due ore. ed era passata un'ora. io le ribadisco che il prurito è insopportabile, mi dimeno per cercare di grattarmi in qualche modo, mi metto a piangere dalla sofferenza.
mi dimeno, ma niente da fare sono legato troppo stretto e bene. sto soffrendo da morire. l'infermiera capo, arriva e mi dice che visto che non avevo rispettato gli ordini, verrò punito.
così comincia a solleticarmi nel punto del prurito, sfiorandomi la pelle per peggiorare la sofferenza, ma sempre molto dolcemente, in modo da non grattarmi...
sto impazzendo.
ed è solo l'inizio, penso.
viene notte, non potevo parlare fino alle otto di mattina, ma sono le tre e già devo urinare.
resisto fino alle quattro, poi chiamo in lacrime, sapendo che sarei stato punito.
infatti, l'ore dei bisogni viene rinviata di un'ora, quindi alle nove.
se farò la pipì prima, non potrò mangiare per una settiamana.
arrivano le otto. gli altri possono finalmente urinare, io sto scoppiando ma deve passare ancora un'ora. non ne posso più sto per svenire, il dolore è lancinante.
arrivano la due infermiere, mi mettono un cerotto in bocca e mi dicono: "ora dovrai resistere a pisciare sennò sai che ti aspetta!" cominciano a farmi il solletico ovunque, sotto i piedi, sulla pancia, io lo patisco da morire. ma devo subire. non posso urlare, muovermi, e devo tenermi assolutamente la pipì.
mi sento morire, ma un attimo prima di svenire, smettono, e poi ricominciano. questo per un'ora.
poi posso finalmente farla.
è ora di visite. ma poco prima una infermiera mi dice "chiunque verrà a farti visita, tu non potrai parlare ne potrai fare niente. dovrai leccarmi i piedi per dimostrare ai tuoi genitori che sei in nostra completa sottomissione.
legato stretto, in silenzio mentre lecco i piedi all'infermiera.
mi vergognavo da morire ma ero obbligato a farlo.
arriva mia madre, entra nella camera, la vedo, ma sono impegnato a leccare per bene i piedi di una delle due infermiere. che è seduta su una sedia sopra al lettino...
mia madre si stupisce ma le dicono che è per il mio bene, per abituarmi a essere sottomesso.
l'altra infermiera dice a mia madre se può annusarmi i piedi per senntire se è il caso che me li lavino o no. mia madre si accuccia e comincia ad annusarli per bene. mi vergogno da morire, ma sono legato e non posso altro che sopportare questa vergogna terribile. mia madre dice "si,gli puzzano molto. lavateli" e poi si riaccuccia per annusarli. sento il suo naso strisciare sui miei piedi ma non posso spostarli.
nel frattempo ho smesso si leccare il piede dell'infermiera. arriva l'altra, mi benda, imbavaglia e si siede sulla sedia alta. dicendomi annusa. e spiaganto a mia madre che devo imparare a riconoscere l'odore dei piedi delle infermiere a pcchi chiusi, dato che dovrò stare bendato per sempre. e potrò riconoscerle solo annusando e leccando i piedi. per una uqestione di sicurezza.
così, inbavagliato con il nastro adesivo, sono costretto ad annusare l'odore terribile dei piedi sudati della infermiera, senza scampo... con mia madre che mi guarda e ride...
Giulio, M, 32, ge, italia
