GIACOMINA12
TMF Novice
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- May 5, 2005
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Ciao a tutti,
volevo proporvi un metodo di tortura, brevettato da me, se non altro nella complessa esecuzione.....per poi avere le vostre nobili considerazioni.
Prendete la vostra donna, legatela (possibilmente nuda....con piedi ben lavati) su di un tavolo grande da cucina o camera da pranzo, avendo l'accortezza di legarle le caviglie ben strette una con l'altra, gli alluci con un cordino ben stretti uno con l'altro, e con un ulteriore cordino collegare al legatura delle caviglie a quella degli alluci, avendo però cura di tirare quanto più vi è possibile gli alluci verso le caviglie, anche se per la vostra partener non risulterà comodissimo....
Fate attenzione a fare in modo che i piedi legati furiescano appena dal bordo tavolo, in modo tale che questi non poggino più sul tavolo (per capirci la caviglia ancora poggia, la parte esterna dei talloni rimane sospesa nel vuoto...).
Oggi mi sento di consirgliarvi questo menù, spaghetti alla carbonara, mi raccomando non tagliate troppo piccoli i cubetti di guanciale, ma abbastanza grandi, il sapore del piatto non cambia, ma la tortura sì......
Una volta cucinato il piatto, vi consiglio abbondante, mettete tutto dentro un'insalatiera abbastanza capiente, mettetevi una bella parannanza (per non sporcarvi di olio) e prendete una bottiglia di buon vino rosso, possibilmente alto di gradazione che vi aiuti a rimanere il meno lucidi possibili........
Posizionate l'insalatiera sotto la parte dei piedi che fuoriesce dal tavolo, cercando di tenerla quasi attaccata ai talloni dei piedi con una mano, e con l'altra mano impugnate una una bella forchetta (possibilmente robusta e ben appuntita) iniziando a mettere i spaghetti tra le dita dei piedi, che scendano fin sulla pianta, a questo punto il gioco è fatto. Iniziate a raccogliere i spaghetti avendo ben cura di rotolare la forchetta in vari punti sotto la pianta.
Ma questo è solo l'inizio per la tortura della vostra partner (diciamo la parte soft), infatti vi ricordate il guanciale?
Bene posizionatelo tra le dita dei piedi poi con la forchetta appuntatelo per infilzarlo e immaginando le piante tutte sporche di olio e ben scivolose, iniziate a far scorrere la forchetta da sotto le dita fino al tallone, avendo però cura di infilzare sempre più il cubetto di guanciale durante lo scorrimento, in modo tale che da sotto le dita il cubetto sia già trafitto da parte a parte, e la vostra partner senta scorrere sotto la sua povera pianta, le punte dellla forchetta........Vi ricordate quando vi avevo detto di farne un quantità abbondante, bè piu spaghetti più guanciale, più lunga diventa la tortura.......Ovviamente non lasciate niente non sono ammessi sprechi di cibo!!! Il vino di tanto in tanto vi aiuterà ad infierire.....
Per i più bongustai, vi ricordate all'inizio vi avevo detto di legare la vostra partener nuda..... Se volete concludere il pranzo alla grande, preparate un pò di crema chantillier e spalmatela con le vostre dita, dolcemente sui seni della vostra donna...... a questo punto a leccare dolcemente un capezzolo credo che siate tutti capaci, bene fatelo per svariato tempo (avete presente il lavoro delle capre) fin quando potete considerarla seviziata e sfinita dal solletico.
La mia considerazione:
Peccato che riesco a convincere mia moglie a sottoporsi a questa terapia, solo una-massimo due volte l'anno, sapete ci vuole molto tempo e soprattutto la fortuna di rimanere completamenti soli........Mentre per la donna lo sconvolgimento dei suoi sensi, e soprattutto l'esperienza se vogliamo non comune, dovrebbero vincere il ricordo della tortura infernale patita, da quì la possibile volontà da risottoporsi a tale esperienza.....
volevo proporvi un metodo di tortura, brevettato da me, se non altro nella complessa esecuzione.....per poi avere le vostre nobili considerazioni.
Prendete la vostra donna, legatela (possibilmente nuda....con piedi ben lavati) su di un tavolo grande da cucina o camera da pranzo, avendo l'accortezza di legarle le caviglie ben strette una con l'altra, gli alluci con un cordino ben stretti uno con l'altro, e con un ulteriore cordino collegare al legatura delle caviglie a quella degli alluci, avendo però cura di tirare quanto più vi è possibile gli alluci verso le caviglie, anche se per la vostra partener non risulterà comodissimo....
Fate attenzione a fare in modo che i piedi legati furiescano appena dal bordo tavolo, in modo tale che questi non poggino più sul tavolo (per capirci la caviglia ancora poggia, la parte esterna dei talloni rimane sospesa nel vuoto...).
Oggi mi sento di consirgliarvi questo menù, spaghetti alla carbonara, mi raccomando non tagliate troppo piccoli i cubetti di guanciale, ma abbastanza grandi, il sapore del piatto non cambia, ma la tortura sì......
Una volta cucinato il piatto, vi consiglio abbondante, mettete tutto dentro un'insalatiera abbastanza capiente, mettetevi una bella parannanza (per non sporcarvi di olio) e prendete una bottiglia di buon vino rosso, possibilmente alto di gradazione che vi aiuti a rimanere il meno lucidi possibili........
Posizionate l'insalatiera sotto la parte dei piedi che fuoriesce dal tavolo, cercando di tenerla quasi attaccata ai talloni dei piedi con una mano, e con l'altra mano impugnate una una bella forchetta (possibilmente robusta e ben appuntita) iniziando a mettere i spaghetti tra le dita dei piedi, che scendano fin sulla pianta, a questo punto il gioco è fatto. Iniziate a raccogliere i spaghetti avendo ben cura di rotolare la forchetta in vari punti sotto la pianta.
Ma questo è solo l'inizio per la tortura della vostra partner (diciamo la parte soft), infatti vi ricordate il guanciale?
Bene posizionatelo tra le dita dei piedi poi con la forchetta appuntatelo per infilzarlo e immaginando le piante tutte sporche di olio e ben scivolose, iniziate a far scorrere la forchetta da sotto le dita fino al tallone, avendo però cura di infilzare sempre più il cubetto di guanciale durante lo scorrimento, in modo tale che da sotto le dita il cubetto sia già trafitto da parte a parte, e la vostra partner senta scorrere sotto la sua povera pianta, le punte dellla forchetta........Vi ricordate quando vi avevo detto di farne un quantità abbondante, bè piu spaghetti più guanciale, più lunga diventa la tortura.......Ovviamente non lasciate niente non sono ammessi sprechi di cibo!!! Il vino di tanto in tanto vi aiuterà ad infierire.....
Per i più bongustai, vi ricordate all'inizio vi avevo detto di legare la vostra partener nuda..... Se volete concludere il pranzo alla grande, preparate un pò di crema chantillier e spalmatela con le vostre dita, dolcemente sui seni della vostra donna...... a questo punto a leccare dolcemente un capezzolo credo che siate tutti capaci, bene fatelo per svariato tempo (avete presente il lavoro delle capre) fin quando potete considerarla seviziata e sfinita dal solletico.
La mia considerazione:
Peccato che riesco a convincere mia moglie a sottoporsi a questa terapia, solo una-massimo due volte l'anno, sapete ci vuole molto tempo e soprattutto la fortuna di rimanere completamenti soli........Mentre per la donna lo sconvolgimento dei suoi sensi, e soprattutto l'esperienza se vogliamo non comune, dovrebbero vincere il ricordo della tortura infernale patita, da quì la possibile volontà da risottoporsi a tale esperienza.....
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