Sabato 7 Dicembre, pomeriggio.<BR>
“Mi compri le sigarette?”<BR>
A questa sua stramba richiesta eri rimasta abbastanza incerta sul da fare: mandarlo a quel paese dicendogli di prendersele da sé le sue sigarette o mostrare il tuo lato umano dandogli un’ulteriore possibilità?<BR>
Gliene hai già concesse tante ma il rapporto non è mai decollato in quella amicizia particolare che si potrebbe definire vicinanza elettiva; di elettivo in lui non eri ancora riuscita a trovare niente ma questo lo vivevi come una sfida.
Nonostante tutto decidi che una amicizia val bene una stecca di sigarette consegnata a domicilio. Certo, recarti da sola in casa sua non è una idea così saggia, ma decidi lo stesso, “sarà ciò che la Provvidenza vorrà”, ti rassicuri mentre sola ti incammini in quel sabato pomeriggio.<BR>
Davanti casa vedi raggruppati i suoi amici, sembrano aspettare qualcosa, o forse stanno aspettando di vedere se e quando arrivi; si è sempre divertito a usare i suoi amici per farti seguire e controllare le tue mosse nonché per “avvisarti” che lui è sempre lì, a un passo da te, la tua ombra! In giro non c’è nessun altro, a quell’ora non c’è mai nessuno in paese e quel capannello di uomini in attesa ti fa uno strano effetto ma vai avanti facendo finta di non dar loro quella tanta attenzione che forse cercano.
Arrivi alla porta di casa sua, è aperta, “strano...” pensi, ma apri ed entri lo stesso.<BR>
Mentre sali le scale senti un groppo in gola, tutti i muscoli dello stomaco che si contraggono, insomma avverti una sensazione di pesantezza, una cappa oppressiva, qualcosa non va: è un avvertimento del destino? Un altro segnale di allarme più forte e più fisico di quello che era già comparso appena giunta la sua strana richiesta? Conscia della tua forza prosegui: in fondo di forza anche fisica, ne hai da vendere e fra il tuo forte carattere e i tuoi muscoli potenti –pensi- potresti mettere ko qualunque pericolo!
Arrivi sul pianerottolo, anche la seconda porta è aperta, entri.<BR>
Lui non c’è, le tapparelle sono tutte mezze abbassate, sono accese solo due piccole lampade che emettono una fioca luce rossa che crea un’atmosfera lugubre e sinistra,<BR>
“Matt, ci sei?” fai tu, intimorita più di far trapelar la tua paura dal tono di voce che dall’ambiente da thriller che ti aveva fatto trovare, ma nessuna risposta, solo silenzio, “Maatt! Dove sei?”<BR>
Niente. Entri nella cucina, nessuno. Fai tutto il corridoio fino alle camere, “Matt” ci sei? Sei in camera?”<BR>
“Lui vuole farmela pagare, ne sono sicura, me lo sento, ma non ha capito che si troverà intortato perché non lo temo e non sa che riesco a controllarlo!” stranamente ti senti più forte, come se stessi per acciuffare il bambino nascosto dietro la porta! <BR>
Ma decidi di fargli tu un bello scherzo: lo sfidi al suo gioco e entri nel corridoio buio correndo e aprendo di scatto la porta di camera! Se lui è dietro si ricorderà la tua entrata per un bel pezzo!<BR>
Prendi la rincorsa e…SBAMM!!!<BR>
“ECCOMI MATT!!!” entri urlando con tutta te stessa quasi sfondando la porta!
Piombi in camera senza quasi riuscire a fermare la tua corsa ma appena dentro, enormi braccia muscolose spuntate dal buio ti afferrano dappertutto, due, tre, no forse cinque, sei uomini ti prendono e ti saltano addosso! Sei una furia, ti dimeni follemente con tutte le tue forze ma quelli sono tanti e tutti pieni di muscoli! Ti sollevano da terra, ti trascinano sul letto e ti montano sopra per tenerti ferma, cominci a urlare ma in due ti tappano la bocca con le mani, poi uno appallottola un fazzoletto e te lo ficca fin quasi in gola! Non riesci a respirare ma è solo un’impressione, senti che l’aria passa ma questo serve a poco perché tu vorresti urlare, andar via di lì e invece te li vedi e te li senti tutti addosso, all’improvviso ti senti avvolgere i polsi e le caviglie da corde che vengono strette sempre più fino a farti male, ti legano al letto mani e piedi e tirano, oh se tirano! Come accecati dalla furia ti strappano i vestiti di dosso lasciandoti solo il perizoma! Senti il tuo corpo seminudo sempre più in tirare, teso come una corda di violino: non riesci a muovere un muscolo! Non riconosci i volti, è troppo buio, ma vedi i suoi occhi, il capo è lui, Matt!<BR>
“Sì cocca!” fa lui come se potesse leggerti nel pensiero “il capo sono io”, e di colpo senti delle velocissime dita che ti percorrono i fianchi guizzando per il solletico!<BR>
“mmmmmpfhh!!” vorresti urlare ,ma il bavaglio fa uscire solo grida soffocate.<BR>
“Visto?” fa Matt agli altri “ve lo dicevo che soffriva il solletico” e rivolto a te: “e ora te lo faremo fino a quando ne avremo voglia! Te ne faremo così tanto che guizzerai per ore anche dopo che avremo smesso” e di nuovo rivolto agli altri “perchè a noi piace farti guizzare, vero?”<BR>
“SIIIII!!!” tutti urlano in coro “FACCIAMOLA GUIZZARE!!!”<BR>
All’improvviso decine e decine di mani e di dita che ti sembrano migliaia, tutte vive e scatenate si scaricano su di te, fianchi, ascelle, pancia, ombelico, sotto i piedi, all’interno delle cosce, sui ginocchi, intorno al collo, dappertutto!
Ti senti attraversata come da scariche elettriche che ti fanno guizzare e esplodere tutti i muscoli, gli addominali contratti fin quasi allo spasmo e continuano, continuano e continuano, nessuno si ferma non smette nessuno anzi sembrano aumentare, sempre di più sempre di più!<BR>
Il solletico è perfetto, è visto più come uno scherzo che altro e non lascia traccia! Non li potrai nemmeno denunciare! Ti senti mancare l’aria, tutti i guizzi ti tolgono tutta l’energia per resistere, non ne hai più, senti che non puoi resistere, glielo vorresti dire “ok ok avete vinto, siete più forti ma ora basta perché così mi ammazzate!” ma non riesci a dire niente, sia per le mille continue contrazioni di tutti i muscoli –ti ci vorrebbe una pausa di almeno cinque minuti per riprendere fiato e trovare la voce per dire a malapena qualche parola- sia per quel bavaglio terribile che non lascerebbe nemmeno intuire mezzo suono!<BR>
Il capo sembra saperlo e ti guarda fisso negli occhi divertito come per dirti “io so che stai soffrendo l’inferno ma è proprio questo che ti voglio far provare!”, e tu che non lo credevi abbastanza coraggioso! In realtà è un codardo, ma ora è lui il più forte, con l’aiuto del branco si sta prendendo la rivincita e si sta divertendo nel vederti guizzare come un’anguilla, seminuda e indifesa tra i suoi scagnozzi!<BR>
“Forza Barbie, allora dillo ai miei amici, chi è il capo?” <BR>
“mmmmpfh!!!” Avresti anche il coraggio di dirgli “stupido! ora basta!”<BR>
ma non hai nemmeno la soddisfazione di dirgli in faccia quello che si merita perché lui interpreta le tue grida soffocate a modo suo:<BR>
“Forza bambolina, allora chi comanda? Io, vero? Hai visto chi è il capo qui?"<BR>
“Forza bambolina, ripeti con me” –fa continuando con quel tono che ti fa ribollire il sangue ancor più del solletico mostruoso che non si placa neppure per un secondo- “si padrone, sei tu il capo sei tu che comandi!”<BR>
Non ci vedi più dalla rabbia ti senti per esplodere, ma sei tenuta ben ferma da tutti quei nodi stretti e dalle corde in tirare che sembrano sempre più strette!
“mmmmmpfhhh!!!!” ogni tua ribellione è inutile,<BR>
non hai scampo, sei in balia della follia di Matt e di tutti quegli uomini che possono vederti seminuda e toccarti quanto vogliono mentre guizzi senza controllo come una pazza scatenata!<BR>
Ti immagini già il seguito, il suo godimento mentre sei costretta a ripetere per ore davanti agli amici che è lui quello che comanda, con lui che si fa grande a farli divertire a umiliarti e torturarti col solletico –“uno scherzo innocente”- fino a farti implorare la pietà del capo!<BR>
“Oddìo! Quanto durerà tutto questo?” Senti di non resistere, ma capisci che sono solo all’inizio!<BR>
Ti senti girare la testa, come se scivolassi nel vortice della follia, gira tutto intorno a te vedi girare gli uomini la stanza tutto, gira tutto!!!<BR><BR>
…ad un tratto tutto si fa buio e silenzioso, riapri gli occhi, fai un guizzo ma nessuno ti trattiene, due infermieri e un dottore, e lui, sono chini su di te “Tutto bene signora?” fa il medico, “ma.. che succede?”<BR>
“Sei svenuta sul pianerottolo e ho chiamato l’ambulanza, mi hai fatto prendere una paura, poi hai urlato come se avessi gli incubi. Ora come ti senti? Stai bene?” è Matt! <BR>
È stato tutto solo un brutto sogno! Un incubo, così vivo da sembrare reale!
I crampi allo stomaco non erano per la paura ma solo per il malore imminente!
“E io che lo stavo maledicendo per il male che mi stava facendo, poverino, mentre invece tutto preoccupato si stava prodigando per i soccorsi” pensi tu sentendoti anche un po’ in colpa per avergli attribuito una mente così perversa! “Scusa Matt, scusami, ti avevo giudicato male”.<BR>
Ti riprendi pian piano, i medici e l’ambulanza se ne vanno, decidi di tornare a casa.<BR>
Se sol ti girassi indietro vedresti uno strano risolino di Matt, e magari sentiresti anche i commenti degli amici in camera, soddisfatti e impuniti: “Grandiosa l’idea della droga che si scioglie con l'accensione delle luci, Matt!”.<BR>
“Mi compri le sigarette?”<BR>
A questa sua stramba richiesta eri rimasta abbastanza incerta sul da fare: mandarlo a quel paese dicendogli di prendersele da sé le sue sigarette o mostrare il tuo lato umano dandogli un’ulteriore possibilità?<BR>
Gliene hai già concesse tante ma il rapporto non è mai decollato in quella amicizia particolare che si potrebbe definire vicinanza elettiva; di elettivo in lui non eri ancora riuscita a trovare niente ma questo lo vivevi come una sfida.
Nonostante tutto decidi che una amicizia val bene una stecca di sigarette consegnata a domicilio. Certo, recarti da sola in casa sua non è una idea così saggia, ma decidi lo stesso, “sarà ciò che la Provvidenza vorrà”, ti rassicuri mentre sola ti incammini in quel sabato pomeriggio.<BR>
Davanti casa vedi raggruppati i suoi amici, sembrano aspettare qualcosa, o forse stanno aspettando di vedere se e quando arrivi; si è sempre divertito a usare i suoi amici per farti seguire e controllare le tue mosse nonché per “avvisarti” che lui è sempre lì, a un passo da te, la tua ombra! In giro non c’è nessun altro, a quell’ora non c’è mai nessuno in paese e quel capannello di uomini in attesa ti fa uno strano effetto ma vai avanti facendo finta di non dar loro quella tanta attenzione che forse cercano.
Arrivi alla porta di casa sua, è aperta, “strano...” pensi, ma apri ed entri lo stesso.<BR>
Mentre sali le scale senti un groppo in gola, tutti i muscoli dello stomaco che si contraggono, insomma avverti una sensazione di pesantezza, una cappa oppressiva, qualcosa non va: è un avvertimento del destino? Un altro segnale di allarme più forte e più fisico di quello che era già comparso appena giunta la sua strana richiesta? Conscia della tua forza prosegui: in fondo di forza anche fisica, ne hai da vendere e fra il tuo forte carattere e i tuoi muscoli potenti –pensi- potresti mettere ko qualunque pericolo!
Arrivi sul pianerottolo, anche la seconda porta è aperta, entri.<BR>
Lui non c’è, le tapparelle sono tutte mezze abbassate, sono accese solo due piccole lampade che emettono una fioca luce rossa che crea un’atmosfera lugubre e sinistra,<BR>
“Matt, ci sei?” fai tu, intimorita più di far trapelar la tua paura dal tono di voce che dall’ambiente da thriller che ti aveva fatto trovare, ma nessuna risposta, solo silenzio, “Maatt! Dove sei?”<BR>
Niente. Entri nella cucina, nessuno. Fai tutto il corridoio fino alle camere, “Matt” ci sei? Sei in camera?”<BR>
“Lui vuole farmela pagare, ne sono sicura, me lo sento, ma non ha capito che si troverà intortato perché non lo temo e non sa che riesco a controllarlo!” stranamente ti senti più forte, come se stessi per acciuffare il bambino nascosto dietro la porta! <BR>
Ma decidi di fargli tu un bello scherzo: lo sfidi al suo gioco e entri nel corridoio buio correndo e aprendo di scatto la porta di camera! Se lui è dietro si ricorderà la tua entrata per un bel pezzo!<BR>
Prendi la rincorsa e…SBAMM!!!<BR>
“ECCOMI MATT!!!” entri urlando con tutta te stessa quasi sfondando la porta!
Piombi in camera senza quasi riuscire a fermare la tua corsa ma appena dentro, enormi braccia muscolose spuntate dal buio ti afferrano dappertutto, due, tre, no forse cinque, sei uomini ti prendono e ti saltano addosso! Sei una furia, ti dimeni follemente con tutte le tue forze ma quelli sono tanti e tutti pieni di muscoli! Ti sollevano da terra, ti trascinano sul letto e ti montano sopra per tenerti ferma, cominci a urlare ma in due ti tappano la bocca con le mani, poi uno appallottola un fazzoletto e te lo ficca fin quasi in gola! Non riesci a respirare ma è solo un’impressione, senti che l’aria passa ma questo serve a poco perché tu vorresti urlare, andar via di lì e invece te li vedi e te li senti tutti addosso, all’improvviso ti senti avvolgere i polsi e le caviglie da corde che vengono strette sempre più fino a farti male, ti legano al letto mani e piedi e tirano, oh se tirano! Come accecati dalla furia ti strappano i vestiti di dosso lasciandoti solo il perizoma! Senti il tuo corpo seminudo sempre più in tirare, teso come una corda di violino: non riesci a muovere un muscolo! Non riconosci i volti, è troppo buio, ma vedi i suoi occhi, il capo è lui, Matt!<BR>
“Sì cocca!” fa lui come se potesse leggerti nel pensiero “il capo sono io”, e di colpo senti delle velocissime dita che ti percorrono i fianchi guizzando per il solletico!<BR>
“mmmmmpfhh!!” vorresti urlare ,ma il bavaglio fa uscire solo grida soffocate.<BR>
“Visto?” fa Matt agli altri “ve lo dicevo che soffriva il solletico” e rivolto a te: “e ora te lo faremo fino a quando ne avremo voglia! Te ne faremo così tanto che guizzerai per ore anche dopo che avremo smesso” e di nuovo rivolto agli altri “perchè a noi piace farti guizzare, vero?”<BR>
“SIIIII!!!” tutti urlano in coro “FACCIAMOLA GUIZZARE!!!”<BR>
All’improvviso decine e decine di mani e di dita che ti sembrano migliaia, tutte vive e scatenate si scaricano su di te, fianchi, ascelle, pancia, ombelico, sotto i piedi, all’interno delle cosce, sui ginocchi, intorno al collo, dappertutto!
Ti senti attraversata come da scariche elettriche che ti fanno guizzare e esplodere tutti i muscoli, gli addominali contratti fin quasi allo spasmo e continuano, continuano e continuano, nessuno si ferma non smette nessuno anzi sembrano aumentare, sempre di più sempre di più!<BR>
Il solletico è perfetto, è visto più come uno scherzo che altro e non lascia traccia! Non li potrai nemmeno denunciare! Ti senti mancare l’aria, tutti i guizzi ti tolgono tutta l’energia per resistere, non ne hai più, senti che non puoi resistere, glielo vorresti dire “ok ok avete vinto, siete più forti ma ora basta perché così mi ammazzate!” ma non riesci a dire niente, sia per le mille continue contrazioni di tutti i muscoli –ti ci vorrebbe una pausa di almeno cinque minuti per riprendere fiato e trovare la voce per dire a malapena qualche parola- sia per quel bavaglio terribile che non lascerebbe nemmeno intuire mezzo suono!<BR>
Il capo sembra saperlo e ti guarda fisso negli occhi divertito come per dirti “io so che stai soffrendo l’inferno ma è proprio questo che ti voglio far provare!”, e tu che non lo credevi abbastanza coraggioso! In realtà è un codardo, ma ora è lui il più forte, con l’aiuto del branco si sta prendendo la rivincita e si sta divertendo nel vederti guizzare come un’anguilla, seminuda e indifesa tra i suoi scagnozzi!<BR>
“Forza Barbie, allora dillo ai miei amici, chi è il capo?” <BR>
“mmmmpfh!!!” Avresti anche il coraggio di dirgli “stupido! ora basta!”<BR>
ma non hai nemmeno la soddisfazione di dirgli in faccia quello che si merita perché lui interpreta le tue grida soffocate a modo suo:<BR>
“Forza bambolina, allora chi comanda? Io, vero? Hai visto chi è il capo qui?"<BR>
“Forza bambolina, ripeti con me” –fa continuando con quel tono che ti fa ribollire il sangue ancor più del solletico mostruoso che non si placa neppure per un secondo- “si padrone, sei tu il capo sei tu che comandi!”<BR>
Non ci vedi più dalla rabbia ti senti per esplodere, ma sei tenuta ben ferma da tutti quei nodi stretti e dalle corde in tirare che sembrano sempre più strette!
“mmmmmpfhhh!!!!” ogni tua ribellione è inutile,<BR>
non hai scampo, sei in balia della follia di Matt e di tutti quegli uomini che possono vederti seminuda e toccarti quanto vogliono mentre guizzi senza controllo come una pazza scatenata!<BR>
Ti immagini già il seguito, il suo godimento mentre sei costretta a ripetere per ore davanti agli amici che è lui quello che comanda, con lui che si fa grande a farli divertire a umiliarti e torturarti col solletico –“uno scherzo innocente”- fino a farti implorare la pietà del capo!<BR>
“Oddìo! Quanto durerà tutto questo?” Senti di non resistere, ma capisci che sono solo all’inizio!<BR>
Ti senti girare la testa, come se scivolassi nel vortice della follia, gira tutto intorno a te vedi girare gli uomini la stanza tutto, gira tutto!!!<BR><BR>
…ad un tratto tutto si fa buio e silenzioso, riapri gli occhi, fai un guizzo ma nessuno ti trattiene, due infermieri e un dottore, e lui, sono chini su di te “Tutto bene signora?” fa il medico, “ma.. che succede?”<BR>
“Sei svenuta sul pianerottolo e ho chiamato l’ambulanza, mi hai fatto prendere una paura, poi hai urlato come se avessi gli incubi. Ora come ti senti? Stai bene?” è Matt! <BR>
È stato tutto solo un brutto sogno! Un incubo, così vivo da sembrare reale!
I crampi allo stomaco non erano per la paura ma solo per il malore imminente!
“E io che lo stavo maledicendo per il male che mi stava facendo, poverino, mentre invece tutto preoccupato si stava prodigando per i soccorsi” pensi tu sentendoti anche un po’ in colpa per avergli attribuito una mente così perversa! “Scusa Matt, scusami, ti avevo giudicato male”.<BR>
Ti riprendi pian piano, i medici e l’ambulanza se ne vanno, decidi di tornare a casa.<BR>
Se sol ti girassi indietro vedresti uno strano risolino di Matt, e magari sentiresti anche i commenti degli amici in camera, soddisfatti e impuniti: “Grandiosa l’idea della droga che si scioglie con l'accensione delle luci, Matt!”.<BR>
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