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Ne parlavo giusto con una persona amica, dopo la trasmissione.
"Perchè non gli scrivi per lamentarti?" mi chiede.
E io, serafico: "Per dirgli cosa? Che non mi sono potuto tirare una sega con la mia prova preferita?".
In fondo è un male che la televisione si appropri di quello che ci piace.
Che ci piace veramente.
In genere sono felice, di avere gusti "eterodossi".
Non sono vulnerabile alle pubblicità calibrate per il pubblico normale.
Non becco virus, perchè non vado a ramazzare nel porno tradizionale.
Non seguo le trasmissioni idiote, solo perchè c'è un culo al vento.
Non ho preclusioni circa tette e culi, ma non interferiscono con le funzioni mentali superiori.
Da un certo punto di vista, è così difficile accedere alla mia sfera sessuale, che mi sento persino protetto.
Mi rendo conto di quanto sia manipolabile il pubblico "normale".
E di quanto mi sembrino ingenui ed evidenti i tentativi di manipolazione tradizionali.
In una trasmissione di italia1, il bivio, hanno intervistato Giovanna Casotto, disegnatrice fetish di un certo calibro.
Alla fine della serata, come culmine della trasmissione, le è stato proposto di incarnare le fantasie che disegna, di interpretare i propri personaggi, in un film di Tinto Brass.
Tinto Brass!?
TINTO BRASS??
Ma stiamo scherzando??
Ma il feticismo è agli antipodi della sessualità tradizionale.
Il feticismo funziona su catalizzatori occulti. Secondari.
E loro mi propongono Tinto Brass, che è il campione del sesso palese e sbandierato!?
Quindi, ringraziamo il cielo, o gli dei, o chi volete voi.
Finchè certe scene saranno ritenute inappropriate, o genericamente confuse con il porno mainstream, saremo al sicuro.
Non saremo direttamente manipolabili.
Preoccupiamoci quando c'è gente come Mammucari, che sembra capire bene come funziona il feticismo.
Il signor Mammucari, a cultura moderna, ha chiuso la propria valletta in una scatola magica, di quelle da illusionisti, e per dimostrare che i piedi erano veramente suoi, le ha dato un morso all'alluce.
Siamo agli antipodi di un Papi da oratorio, che si lamenta della puzza delle scarpe della Cenerentola di turno.
Finchè la tv sarà pornografica e non sensuale, saremo protetti.
E decideremo noi, se e quando, tirarci una sega.