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Debiti Non Saldati - Naruto Character - PARTE 1 FF/F ****/F

NinaClaure

TMF Novice
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Nov 21, 2007
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“Il Rapimento”

[Introduzione dei personaggi: Tsunade Senju]
Nipote del Primo Hokage, leader di Konoha e allieva del Terzo, membro del clan Senju, Tsunade è il ninja medico del suo gruppo, composto da Orochimaru e Jiraiya (per la loro forza sono detti Sennin, in altre parole i tre ninja leggendari). Sebbene abbia ormai sessant'anni, la sua tecnica di trasformazione le permette di apparire come quando ne aveva ancora dai venticinque ai trenta. Questa trasformazione è diversa da quelle normali, poiché non scompare quando lei è colpita o ferita, e lei, almeno in apparenza, non deve fare alcuno sforzo per mantenerla. L'unico momento in cui torna al suo vero aspetto è dopo aver utilizzato la Tecnica di Rinascita, che le permette di rigenerare in un attimo tutte le sue cellule danneggiate.
La sua abilità più evidente è la sua forza sovrumana, che le viene dall'eccellente controllo del chakra. Accumulandolo e rilasciandolo al momento giusto, può concentrare la sua forza e distruggere qualunque cosa a mani nude, inoltre la forza varia dall'utilizzo di chakra che Tsunade concentra (nel pugno o nel calcio...); durante lo scontro con Orochimaru e Kabuto, notevolmente fuori allenamento, riusciva a utilizzare in combattimento solamente il 10-15% delle sue capacità combattive: si dice che con il 100% del chakra possa distruggere un intero villaggio. Oltre ad essere la più grande esperta al mondo di antidoti e chirurgia sul campo, è da tutti riconosciuta come il ninja medico migliore che la storia abbia mai visto. È chiamata anche Principessa delle Lumache, perché la sua arte ninja più potente in combattimento è la Tecnica del Richiamo, con la quale può evocare la principale delle lumache, Katsuyu, bianca con lunghe striature blu, che lei stessa ha allevato.
Durante la Grande Guerra dei Ninja, suo fratello minore Nawaki e il suo fidanzato Dan furono uccisi. Mentre cercava di curare Dan, Tsunade sviluppò una forte emofobia (paura del sangue), che riuscì a vincere soltanto mentre cercava di proteggere Naruto da Orochimaru, molti anni più tardi. Dopo la morte di Nawaki e Dan, lasciò il Villaggio della Foglia (di Konoha), prendendo come allieva la nipote di Dan, Shizune.
Tsunade ha un ciondolo ereditato dal nonno, di enorme valore, ma lo perde in una scommessa con Naruto. Fino ad allora, l'unica persona riuscita a portare il ciondolo senza perdere la vita era lei; infatti, poco prima della loro morte, Tsunade aveva donato il ciondolo sia a Nawaki che a Dan. Grazie sempre a Naruto, accettò la proposta di diventare Quinto Hokage, ricordando che quello di diventare Hokage era il sogno dei suoi amati Tsunade è una giocatrice d'azzardo incallita, ma è assolutamente incapace di vincere, al punto da essersi guadagnata il soprannome di “Leggendaria Perdente”. Le sue vittorie al gioco sono generalmente presagio di sventura, comunemente più vince questa è grave. Sulla schiena porta sempre la scritta “gioco d'azzardo”.

千住 綱手



























- STORIA -

Tsunade stava lasciando la sala giochi dopo un’altra lunga serata di scommesse ai dadi. Lei era molto felice perché nonostante avesse perso molto, era riuscita ancora una volta a evitare di pagare utilizzando il suo fascino e la sua forbita parlantina, per non parlare della vacanza che la attendeva visto che la sua allieva Shizune era via per motivi personali. Tsunade aveva anche aiutato un altro giocatore, garantendo per lui: aveva usato anche la sua influenza come Ninja Sennin di Konoha, così da ritardare i pagamenti dei debiti, provocando fastidi per alcuni degli altri giocatori, a cui non è affatto piaciuto questo suo atteggiamento. Rise tra se per tutto il guaio che lei stessa aveva causato, visto anche il senso di leggera ubriachezza per i vari bicchierini di sakè bevuti durante la serata. Era così tanto presa nei suoi pensieri che non si accorse di essere osservata e seguita.

Tsunade come sempre stava indossando il suo kimono senza maniche, con le spalle scoperte e una generosa scollatura sul suo seno particolarmente grande, una cintura alla vita che regge i lunghi calzoni, il soprabito verde, lungo e ampio, sandali con i tacchi, scoperti sopra e avvolti alla caviglia con dei lacci neri.

“Oh accidenti…”, Tsunade borbottò, “non posso aspettare di arrivare in camera d’albergo per rilassarmi. Devo proprio levare queste scarpe… I piedi mi stanno uccidendo!”.

Si chinò di lato appoggiando una mano ad un muro e l’altra a raggiungere i lacci alla caviglia destra per slacciarli, quando all'improvviso qualcuno l'afferrò alle spalle con una chiara presa di lotta, segno distintivo di abilità nel Ninjutsu. Tsunade non si fece prendere dal panico, sicura della sua leggendaria forza negli scontri corpo a corpo e lottò nella presa dell'estraneo riuscendo, anche a liberarsi, finché udì una puntura dietro il collo subito dopo essersi voltata per affrontare l’assalitore; lentamente perse conoscenza. “U-un… dardo narcotizzante… maledizione…”, non era abbastanza in se per inibire il siero con le arti mediche, quindi svenne.

Due figure snelle si palesarono e raccolsero la donna bionda portandone il corpo esanime con se per poi scomparire nel nulla in una nuvola di vento e piume bianche subito dopo che la seconda arrivata aveva compiuto alcuni gesti di richiamo con le dita delle mani. Ormai era chiaro fossero due ninja.

Ricomparvero accanto ad una sorta di abitazione nella foresta, presero una corda e legarono la principessa Tsunade e per ulteriore sicurezza la bendarono. Sorrisero guardandosi l’un l’altra e poi entrarono in casa portando la prigioniera con loro.


* * * * Un ora Più tardi * * * *


Tsunade cominciò a svegliarsi, la sua testa doleva a causa degli effetti postumi del narcotico. Lei tentò di massaggiarsi la fronte ma si rese conto che non poteva. Era stata completamente spogliata, ma le mutandine non le erano state tolte (non portava il reggiseno perché con un seno così grande non lo sopportava, 106 cm). Era stata legata, seduta, ad una sedia, mentre i suoi piedi erano stati messi di fronte a lei, in scorte imbottite. I suoi sandali erano stati slacciati e posati accanto alla sedia lasciando ben i mostra i piedi dalle unghie smaltate di rosso fuoco.

Le braccia della principessa Tsunade erano state portate alte sulla sua testa, dietro alla sedia, su di una speciale struttura aggiunta alla sedia stessa, e legate con delle cinghie robuste all’altezza dei gomiti e dei polsi. Connessioni furono messe anche sulla sua testa e vita. Le scorte erano tuttavia diverse. Invece che ambo i piedi intrappolati in un’unica scorta, ogni piede fu intrappolato nella sua propria. Le scorte le avevano costretto separatamente le gambe, che poi erano state posizionate un poco divaricate. Le cosce erano state ulteriormente allacciate grazie ad alcune connessioni di cuoio, alla sedia.

La ninja si guardò attorno e comprese di ritrovarsi in una qualche genere di ampia cantina in pietra, piuttosto elaborata però, forse una stanza per gli interrogatori. Lei tentò con tutta la sua forza di rompere le cinghie che la tenevano immobile, ma presto comprese che i suoi sforzi erano futili poiché erano state rese estremamente resistenti da delle barriere-carta poste sulle scorte stesse che inibivano il chakra di chi vi era legato: in questo caso Tsunade non poteva usare la forza sovrumana data dall’impasto del chakra con le arti mediche.

Non era da lei pensò… ma… “QUALCUNO MI AIUTI !!! PER FAVORE… PORTATEMI FUORI DI QUI !!! MI SENTITE? QUALCUNO M ISENTE?? AIUTATETI !! AIUTOOOO !!” Continuò a gridare per alcuni minuti fino a che comprese che era del tutto inutile, non avendo risposta, e si fermò. Comprese che sarebbe potuta essere stata imprigionata ovunque, e magari sotto terra o all’interno di una barriera più ampia. Tsunade sedette in silenzio ma stava quasi per gridare di nuovo quando sentì una porta aprire.

Sentì dei passi scendere i gradini ed aspettò, sicura che il suo rapitore si sarebbe infine mostrato. La sedia di lei stava girata nella direzione opposta alla scala e per ora non poteva voltare il capo a causa della cinghia sulla fronte. I passi si fermarono improvvisamente.

“Chi è là ?!”, Tsunade chiese irata.

Nessuna risposta.

Tentò di calmare i suoi nervi, da sempre aveva un temperamento focoso, e consolidò ulteriormente la sua voce. “Come avete osato rapirmi? Sapete chi sono io? Aspettate che mi sia liberata e i voi non rimarrà nemmeno la polvere, di qualunque villaggio portiate le insegne!”.

Ancora nessuna risposta.

Tsunade stava diventando ancora più nervosa ogni secondo che passava. Lei non aveva nessuna idea di chi la rapì e la portò qui, dovunque lei era, o del perché. Solo poi, il suo rapitore fece un giro attorno alla sedia così da ritrovarsi nella sua vista. La donna non poteva credere i suoi occhi. “CHE COSA S’IGNIFICA QUESTO ?!”.
“Lieto giorno Signorina Tsunade ! E’ comoda?”.
“KASUMI?!”, Tsunade esclamò vedendola davanti a lei, “Che cosa sta succedendo qui?! Esigo una risposta !”.

Kasumi era vestita in un lungo abito rosso e stretto alla vita, con delle fasce nere simil cinture che la avvolgevano in più punti mettendo in evidenza le sue forme femminili. L’abito non aveva una copertura alle spalle, simile ad un lungo top con gonna connessa; una cinta sul seno, due sulla vita, una attorno alle cosce. Una leggera scollatura a V e una lunga spaccatura sulla gamba destra evidenziavano degli alti stivali con le dita ed il tallone scoperti. Lunghissimi capelli astretti un una lunghissima treccia e un ciuffo davanti il viso.

“Non mi ha detto se è comoda Signorina…”.
“COME PUOI PENSARE CHE IO SIA COMODA ?!”.
“Ehi!”, Kasumi chiamò di sopra, “Lei è sveglia ora!”, Tsunade sentì poi ulteriori passi e finalmente vide anche la seconda rapitrice: Nabiki.
“NABIKI ?!”.

Nabiki indossava una maglietta tesa a vita molto alta, blu, senza maniche e sotto una canottiera aderente a retina, anche questa a vita alta, anche se meno della maglietta, sempre senza maniche. Calzoncini a vita bassa fino a metà glutei e poi dei calzoncini sempre di rete fino alle ginocchia, tutto aderente. Ai piedi portava delle scarpe da corsa, tipiche dei ninja. Capelli corti e scompigliati.

“Signorina Tsunade…”, disse, “finalmente si è svegliata”.
“COSA STA’ SUCCEDENDO QUI ?!”.
“L’abbiamo portata qui Signorina, volevamo discutere con lei.”, Kasumi disse.
“DOVE SONO ? PERCHÉ SONO QUI ? PERCHÉ SONO LEGATA ?!”.
“Hihihihi Lei è piena di domande Signorina !”, Kasumi rise ironica.
“QUESTO NON È DIVERTENTE !!! PUOI ESSERE MALEDETTAMENTE SICURA CHE APPENA ESCO DI QUI VOI DUE SARETE SPACCIATE. NON SAPETE QUANTO POSSO ARRABBIARMI !!!”.
“Oh, io penso di no Signorina…”, disse Nabiki.
“E’ vero !”, Kasumi annuì alle parole dell’amica, “Dopo che noi avremo finito con lei, sono sicura sarà molto più docile e accondiscendente. Farà tutto quello che le chiederemo !”.
“Ahahaha !”, Tsunade rise (una risata di tipo beffarda), “lo dubito, lo dubito fortemente… Io sono La Principessa Tsunade, Sennin del villaggio di Konoha, il più potente della Terra del Fuoco ! Io posso fare qualunque cosa voglio. Sono gli altri a fare quel che IO dico e non accadrà mai il contrario, siamo intesi?”.
“Bene… siamo contente di vedere che Lei trova questa situazione divertente”, disse Nabiki, “Perché Lei potrebbe ridere molto durante il corso dei prossimi giorni, Signorina.”.
“Ridere?”, rifletté pensierosa Tsunade, “che cosa vorrà dire con questo?”.

Nabiki e Kasumi presero le loro posizioni di fronte ai piedi di Tsunade, ora nudi visto che non erano più protetti dai sandali. Kasumi di fronte al piede destro e Nabiki di fronte al sinistro. Ambo le donne esaminarono curiose le piante dei piedi della Signorina Tsunade: erano rosee, cremose, con archi alti perfetti, leggermente a punta. Nessuna macchia, callo o imperfezione, sembrarono morbide come quelle di una bambina. Tsunade aveva da sempre il grande orgoglio nel tenersi bella e curata, dai suoi capelli fino alle dita del piede; si sottoponeva a pedicure settimanale, o ogni qualvolta lei ne ebbe voglia. I suoi piedi erano davvero morbidi ed estremamente sensibili. In fondo non aveva mai accettato di invecchiare e con le sue arti mediche restava sempre d’aspetto come quando aveva sui trent’anni, una splendida donna, affascinante, atletica e sensuale a cui nessuna negava uno sguardo ammirato. Lunghi capelli biondi legati a codini come da ragazzina ed un seno prosperoso e giovane. Kasumi e Nabiki non vedevano l’ora di cominciare (molto giovani, sembrano, diciottenni forse).

Kasumi guardò direttamente negli occhi della signorina Tsunade e le chiese: “Lei… SOFFRE il SOLLETICO Signorina?”.

L'espressione sul volto di Tsunade potrebbe essere descritta solamente come confusione, realizzazione di ciò che le due rapitrici avevano in mente e poi terrore assoluto. “Queste due vogliono farmi io solletico? No no… non è possibile… Non può essere vero… Devo far finta di nulla, è l’unico modo… si ! Bleffare !”.

“NO !!”, Tsunade disse calma, “io non sono mica una stupida ragazzina che soffre il solletico ! Per chi mi avete presa?!”.
“Huh, non soffre il solletico?”, Nabiki chiese, “Sì, lo immaginavo… Allora visto che lei non lo soffre Signorina, immagino non le darà alcun fastidio se ci prendiamo la libertà di fare una piccola verifica, giusto?”, dolce sorrise con aria innocente.
“N-no !!”, istintivamente disse nascondendo quanto fosse allarmata.
“Qual è il problema Signorina?”, Kasumi chiese, “Se è proprio vero che non soffre il solletico non dovrebbe avere nessun fastidio…”.
“Oh si… è vero.”.
Nabiki incitò divertita, “Bene, quindi per lei non è un problema Signorina?”.
“Uh.... No no… fate pure… avanti...”.

Nabiki e Kasumi si guardarono l’un l’altra e si scambiarono sorrisi. Cominciarono poi a stuzzicare i piedi perfetti della donna legata. Kasumi si accovacciò giù sulle sue ginocchia e cominciò a disegnare ironicamente una figura immaginaria a forma di 8 sul piede sinistro di Tsunade. Nabiki si sedette e cominciò a farle carezze con le sue unghie lunghe e curate lungo il tallone del piede destro di Tsunade. I piedi di Tsunade flagellarono l’aria e le sue dita del piede si arricciarono. Lei tentò con tutta la sua forza di lottare contro le sensazioni che fanno il solletico chiudendo gli occhi, stringendo i denti, e mordicchiandosi il labbro inferiore.

Vedendo che Tsunade non aveva intenzione di cedere senza una lunga lotta le ragazze aumentarono i loro sforzi. Kasumi cominciò a far grattini con sue unghie su e giù la cremosa risuola, mentre Nabiki fece il solletico alla base e fra gli spazzi delle lunghe e affusolate dita del piede. Gli occhi di Tsunade scoccarono aperti alle sensazioni nuove di solletico, più intense ed efficaci. Lei li chiuse di nuovo e continuò a mordersi il labbro sperando così di farle desistere.

Nabiki e Kasumi continuarono a fare il solletico a per quasi altri 15 minuti e poi si fermarono: sembravano particolarmente divertite. Tsunade lasciò fuori un respiro ansimante, affannato e stanco, pensando però sollevata che la sua prova era finita.

“Bene Signorina Tsunade”, disse Nabiki, “immagino che Lei stava dicendo alla verità dopo tutto, quando disse che non soffriva il solletico.”.
“Proprio come vi avevo detto... Ora vi consiglio vivamente di lasciarmi andaree-eheheheheheheee… M-ma… che ?! No no nooo-ohohohohohohohoo!!!”. Mentre Tsunade era stata distratta da Nabiki, Kasumi posizionò le mani a comporre dei segni e le sue mani si illuminarono di chakra verde, afferrò il piede di Tsunade e agitò rapidamente le sue dita agili su e giù lungo tutto il piede.

La ninja di Konoha, già avute le sue difese logorate, era totalmente impreparata per questo attacco, che sembrava reso ancora più intenso da quella che doveva essere una qualche sorta di arte medica propria di queste due giovani. Un arte medica di controllo del chakra volta a stimolare direttamente le terminazioni nervose al di sotto della pelle, come se fossero esse stesse stimolate con il solletico, estremamente più efficace e diretto così. Scoppiò a ridere in una sonora risata, sostenuta.

“AHAHAHAHAHAHAHAHAHAHA… NOOOOOOOOOOOO-OHOHOHOHOHOHOHO !
AHAHAHAHAHAHAHAHAHAHAHAHAHAHAHAHAHAHAHAHAHAHAHAHAHA… IL SOLLETICO NO ! IL SOLLETICO NOO-OHOHOHOHOHOHOHOHOHOHOHOHOHO… BASTAA-AHAHAHAHAHAHAHAHAHAHAHAHAHAHAHA… BASTAAA!!! Mmmmhh !
AHAHAHAHAHAHAHAHAHAHAHAHAHAHAHAHAHAHAAHAHAHAHAHAHAHA!! PE-EHEHEHEHEHEE-RFAVOREEE-EHEHEEHEHHEHEHEHEHEHE… AHAHAHAHAHA.. AHAHAHAHAHAHAHAHAHAHAHAHAHAHAHAHAHAHAHAHAHAHAHAHA !”.

La sua risata raddoppiò poi quando Nabiki cominciò a fare il solletico di nuovo al suo piede destro sfoggiando la stessa tecnica. “AHAHAHAHAHAHAHAHAHAHAHAHAHA… NO NOO-HOHOHOHOHOHOHOHOHO !!! AHAHAHAHAHAHAHAHAHAHAHAHAA…
AHAHAHAHAHAHAHAHAHAHAH… FERMEEE-EHEHEHEHEHEHEHEHEHEHE-EEE !!! LASCIATEMII-IHIHIHI… Mmmmhh… OHOHOHOHOHOHOHO… LASCIATEMI STARE ! AHAHAHAHAHAHAHAHAHAHAHAHAHAHAHAHAAA…”, il bel viso di Tsunade era ora un grande sorriso sofferente, arrossato, con le lacrime che scorrevano lungo il suo viso, alcune poi sulla gola altre a goccia sui suoi seni… i capelli in piccoli ciuffi a coprirle la fronte.

La tortura seguì per dieci minuti, ma fu come un'eternità per la donna rapita. Le ragazze fermarono la tortura. Tsunade sedette ansimando immobile e ridendo ancora scioccamente per i postumi del solletico.

“Lei mentì Signorina Tsunade…”, disse Kasumi, “non ci piacciono i bugiardi.”.
“Ha proprio bisogno di essere punita !”, Nabiki aggiunse ridacchiando.
“No no !! Non mi fate il solletico. Per favore... lasciatemi andare. Io sono spiacente per tutto quello che ho detto, mi rendo conto di aver esagerato. Solo… per favore... per favore… permettetemi di andare.”,
“Se noi Le permettessimo di andare, non appena risalirà e avrà avuto modo per riprendersi tornerà ai Suoi vecchi modi e probabilmente vorrebbe anche eliminarci !”, Nabiki disse.
“Quindi noi non Le permetteremo di andare finché non sentiremo che Lei realmente ha imparato la lezione Signorina.” disse Kasumi.

“COSA !?”, Tsunade esclamò furiosa, “SIETE IMPAZZITE !!! MA CHI CREDETE DI ESSERE ?! COME OSATE TRATTARMI COSI’ !!! I-IO VI… IO…”, poi si rese conto nuovamente della sua situazione, “N-no… No ! Io non volevo alzare la voce… SONO SPIACENTE !”

“Vede quello che intendiamo Signorina?”, Nabiki domandò, “Un minuto fa ci stava implorando e supplicando perché la lasciassimo andare, con tutte le sue scuse, ma appena è ritornata in forze il suo carattere è tornato a prevalere finendo con il minacciarci… Dobbiamo insegnarle come comportarsi…”, quindi le due ragazze mostrarono alla loro prigioniera i copri fronte da ninja che portavano con loro, legati alla spalla, “Il mio nome come anche lei sa è Nabichi Morinaka e lei e Kasumi, mia sorella. Siamo ninja inseguitrici del villaggio della Piuma e ci hanno assunte per rapirla e punirla per i debiti di gioco mai saldati. Lo sà Signorina che ha quasi 20 MILIONI di credito in rosso? E il nostro datore di lavoro ci ha detto che non potrà mai saldarli… Però si può dire lei sia fortunata Signorina Tsunade, perché invece del debito vuole che lei rimanga qualche giorno con noi e provi i Ninjutsu che usiamo per gli interrogatori. Forse se ne sarà accorta visto che è una leggenda fra i ninja medici, noi ninja inseguitrici della Piuma possiamo usare le arti mediche per rendere le terminazioni nervose molto più sensibili mentre sfioriamo la pelle. Nel suo caso ci hanno esplicitamente ordinato di non farle alcun male perché chi ci paga ammira molto la sua innegabile bellezza, ma siamo specializzate negli interrogatori e abbiamo molta esperienza!”.
“Ora vediamo se il resto del Suo corpo soffre il solletico come i Suoi piedi”, disse Kasumi come lei diede al piede di Tsunade un solletico rapido correndo un dito carico di chakra lungo la pianta del piede.
“Noo-ohohohooo !!”, gemé Tsunade.

Nabiki e Kasumi, cominciarono a tracciare le loro unghie sulle gambe snelle di Tsunade. Loro fecero il solletico alla parte dietro delle sue ginocchia e spremerono le cime morbide appena sopra. Cominciarono poi a fare il solletico alla pelle interna e molle delle cosce, lunghe e tornite. Le due ragazze ninja solleticarono anche la base dell’inguine, oltre le ginocchia e cosce, portando la loro vittima ad una risata continua ed isterica (naturalmente usavano le loro arti magiche per rendere vana ogni resistenza ed amplificare le sensazioni provate).

“AHAHAHAHAHAHAHAHAHAHAHAHAHAHAHAHAHAHAHAHAHAHAHAHAA… V-VI PREE-EHEHEHEHEHEHEHEHEHE-EE-EGOO-OHOHOHOHOHOHOHOHOHOOO !!
AHAHAHAHAHAHAHAHAHAHAHAHAHAHAHAHAHAHAHAHAHAHAHAHAHAA.. NO… N-NOOO-OHOHOHOHOHOHOHOHOHOHOHOHOHOHOOO !!! NO NO NO NO!! BASTAA-AHAHAHAHAHAHAHAHAHAHAHAHAHAHAHAHAHAHAHAHAHAHAA… PEE-EHEHEHEHEHE-ERFAVOO-OHOHOHOHO-OREE-EHEHEHEHEHEHEHEHEHEHE !!! AHAHAHAHAHAHAHAHAHAHAHAHAHA! STAA-AHAHAHAHA-ATE… IHIHIHIHII… STATE LONTANEE-EHE-E DA MEE-EHEHEHEHEHEHEHE-EEE… Mmmmhh… BASTAAA!! AHAHAHAHAHAHAHAHAHAHAHAHAHAHAHAHAHAHAHAHAHAHAHAHAHA… AHAHAHAHAHAHAHAHAHAHAHAHAHAAA…”.

Kasumi smise di fare il solletico quando notò con la coda dell’occhio che la parte a Y delle mutandine di Tsunade era divenuta scura, come macchiata, per alcune goccioline d’umido dalla sua intimità. Lei portò questo all'attenzione di Nabiki e anche l’altra si fermò. “Come mai si sta eccitando mentre la torturiamo con il solletico Signorina Tsunade?”, Kasumi chiese senza riguardi, con aria soddisfatta. Nabiki accarezzò la stoffa sottile lungo l’intimità di Tsunade finché la principessa soffocò un lamento e tentò involontariamente di muovere le sue anche contro la mano di Nabiki.
“Io penso che la Signorina sta provando piacere… Kasumi”, suggerì Nabiki alla sorella con aria maliziosa.

Il volto di Tsunade era rosso per la vergogna e la rabbia.

“Non si arrabbi…”, disse Nabiki, “Lei dovrebbe sorridere... è così bella quando sorride.”.

Se la donna avesse potuto le avrebbe uccise con il solo sguardo.

“Io sono un SENNIN dannazione!!!”, pensava Tsunade, “Uno dei Tre ninja leggendari di Konoha… La Principessa Tsunade ! Io non posso lasciare che queste due ragazzine prendano il controllo del mio corpo. Io devo lottare contro queste sensazioni !! No… Nessuna questione al riguardo… Sono un SENNIN!!!”.

“Fammi indovinare, credo proprio che dovremmo farla sorridere anche se non ne ha alcuna voglia… Le mostriamo ancora le nostri arti magiche?”, Kasumi disse ridendo.

Le ragazze si avvicinarono alla snella vita di Tsunade, con un ventre piatto, delle anche ben delineate con leggere fossette e una muscolatura appena accennata molto femminile. Cominciarono ad accarezzarla, mentre colpivano il ventre ed i lati con la punta delle dita, ritmicamente per poi tornare sulla di lei pancia che soffre il solletico e così deliziosamente morbida. Tsunade si tese e lottò contro le sensazioni che fanno il solletico a che stavano esplodendo nel suo cervello. Le ragazze continuarono a fare il solletico senza darle tregua e la pancia di Tsunade cominciò a tremolare. Nabiki e Kasumi usarono poi le loro dita per camminare sul suo stomaco come dei piccoli ragni di solletico.

La donna si dimenò tanto quanto le sue obbligazioni permetterebbero, ma non era molto. Tsunade si mordeva il labbro e chiamò a raccolta tutta la sua forza di volontà per lottare contro quelle imbarazzanti sensazioni di solletico. Arrivò persino a pensare che avrebbe sopportato, impassibile, finché sentì lo scivolare di un unghia nel suo OMBELICO.

Tsunade si spezzò.

“AHAHAHAHAHAHAHAHAHAHAHAHAHA… KASUMII-IHIHIHIHIHIHIHIHIHIHIHI !!! NABIKII-IHIHIHIHIHIHIHIHI !!! AHAHAHAHAHAHAHAHAHAHAHAHAHAHAHAHA NOO-OHOHOHOHOO… BASTAA-HAHAHAHAHAHAHAHAHA !!! AHAHAHAHAHA…
AHAHAHAHAHAHAHAHAHAHAHAHAHAHAHAHAHAHAHAHAHAHAHAHAHA… L-LII-IHHHHHHHHHIHIHIHI NOOO !!! AHAHAHAHAHHAHAHAHAHAHAHAA! NON POTEE-EHEHEHEHEHEHE-ETE FAA-AHAHAHAHAHAHA-ARLOOOO… ODDIO NOO !! AHAHAHAHAHAHAHAHAHAHAHAHAHAHAHAHAHAHAHAHAHAHAHAHAAA… L’OMBELICO NOO-OHOHOHO… AHAHAHAHAHAHAHAHAHAHAHAHAHAHAHAA ! AHAHAHAHAHAHAHAHAHAHAHAHAHAHAHAHAHAHAHA…”.

Il ritmo del solletico rallentò un poco assieme alla velocità delle dita ma non le lasciarono mai una vera tregua. Usavano una mano per continuare a torturare la pancia di Tsunade l’altra per percorrere le costole accarezzandole una per una e poi nelle sensibili, morbide fossette fra ognuna. Le risa si fecero ancora più accese in quel doppio stuzzicare così appassionato… le costole erano una zona molto sensibile, e così legata erano particolarmente evidenti, mostrandosi agli occhi delle due kunoichi come se volessero essere sfiorate.

“AHAHAHAHAHAHAHAHAHAHAHAHHAA… FERMEE-EHEHEHEHEHEHEHEHEHE !!! NOO-OHOHOHOHOHOHOHOHOHOHOHO… AHAHAHAHAHAHAHAHAHAHAHA… NON SULLE COSTOLEE-EHEHEHEHEHEHEHEHEHEEE!!! FERMATEVI!!! PER FAVORE!!! AHAHAHAHAHAHAHAHAHAHAHAHAHAHAHAHAHAHAHAHAHAHAHAHAHA… AHAHAHAHAHAHAHAHAHANANANAHAHAHAHAHAHAHAHAHAHAHAHAAA !!!
AHAHAHAHA… NON SOPPORTO IL SOLLEE-EHEHEHEHEHEHEHEHEHEE-ETICOOO!!! AHAHAHAHAHAHAHAHAHAHAHAHAHAHAHAHAHAHAHAH...”. La donna rideva senza tregua, bagnata di lacrime e con il corpo coperto da luccicanti goccioline di sudore. Le sue rapitrici continuarono per 10 minuti abbondanti prima di fermarsi.

Tsunade rise come una bambina per altri cinque minuti prima che riuscisse a rendersi conto che la tortura si era fermata. Sedette ansimando e ridendo scioccamente tentando di chiamare a raccolta la sua forza nel fiato corto per supplicare.

“Siete pronta Signorina? Ci piacerebbe procedere con il prossimo passo.”, Nabiki chiese.
“Vi prego no… *anf anf anf anf anf anf anf* Basta… *anf anf anf anf* “.
“Oh m scusi Signorina, era una domanda retorica…”, questa volta rideva la giovane Nabiki.

Kasumi e Nabiki invocarono ancora una volta il chakra verde sulle mani e cominciarono poi a percorrere, stuzzicare e solleticare le ascelle lisce di Tsunade. Le sue braccia erano state tese a tal punto che una fossetta profonda avevano formato, come da naturale fisionomia, proprio sulle ascelle. Le ragazze non persero tempo a stuzzicare con vari preliminari il nuovo punto, ma lo percorsero con rapidità ed impegno, mostrando tutta la loro esperienza negli interrogatori e torture. Scavarono in quelle ascelle deliziose con una ferocia tale da spedire scariche elettriche in tutto il corpo di Tsunade, che esplose, in fine, nella sua mente già provata. La bocca di Tsunade era spalancata, come i suoi occhi; era caduta in risata silenziosa, così intensa da quasi non sembrarle vero. Non aveva mai permesso a nessuno prima d’ora di sfiorarle le ascelle, sapendo bene quale sarebbe stata la propria reazione, e ora era prigioniera di due folli ragazzine che agitavano le loro dita proprio in quella zona tabù facendola letteralmente impazzire ! Sentiva i polpastrelli carezzarla, le unghie scivolare sulla pelle sudata, e poi solletico, solletico senza fine.

Finalmente prese un alito profondo e rilasciò una disperata risata. “AHAHAHAHAA… AHAHAHAHAHAHAHAHHAHAHAHAHAHAHAHAHAHAHAHAHAHAHAA !! NO !!
AHAHAHAHAHAHAHAHAHAHAHAHAHAHAHAHAHAHAHAHAHAHAHAHAHAHAHAH… FEE-EHEHEHEHEHEHEHE-ERMEE-EHEHEHEHEHEHEHE… NO!!! AHAHAA… NOO-OHOHOHOHOHOHOHOHO!!! AHAHAHAHAHAHAHAHAHAHAHAHAHAHAA!!! AHAHAHAHAHAHAHAHAHAHAHAHAHAHAHAHAHAAA… *nuovamente silenziosa* AHAHAHAHAHAHAHAHAHAHAHAHAHAHAHAHAHAHAHAHAHAHAHAHAHA !
AHAHAHAHHAHAHAHAHAHAHAHA…”.

Si fermarono all’improvviso per farle riprendere fiato.

“Qui è molto sensibile ! Divertente no?!”, Kasumi esclamò.
“Sì”, Nabiki convenì, “Ma io credo che alla Signorina Tsunade piaceva di più il solletico ai piedi. Non è forse vero Signorina?”.

Tsunade era troppo sconvolta e stanca per rispondere… ansimava immobile.

Dopo un’attesa di cinque minuti, le rapitrici decisero di cominciare nuovamente, perfettamente a conoscenza dei tempi di recupero minimi necessari ad un individuo per riprendere coscienza di se dopo aver sopportato il loro “trattamento”.

“Bene Signorina Tsunade, ora che si è calmata, Kasumi ed io cominceremo di nuovo.”.
“NOOOOO!!!”, con le lacrime agli occhi.
“Le faremo il solletico un ultima volta, ma su tutto il suo corpo questa volta, per poi darle pace fino a domani !”, Kasumi aggiunse piuttosto compiaciuta di se.
“Cosa?! Per favore mi permetta di andare, ho imparato la mia lezione. Per favore basta con il solletico !”.
“Non è possibile, abbiamo l’incarico di tenerla segregata per tre giorni, ovvero, il tempo per cui ci hanno assoldate. Visto che ormai è sera tardi, abbiamo ancora due giorni da passare assieme.”, così dicendo Nabiki si avvicinò nuovamente osservando il corpo della donna.
“M-ma… La mia allieva mi verrà sicuramente a cercare.”.

Kasumi disse allora con aria soddisfatta “La sua allieva Shizune non tornerà prima di quattro giorni, abbiamo sentito mentre parlava con lei Signorina, non si ricorda che eravamo vestite da cameriere nella sala giochi? Le abbiamo servito da bere sia ai tavoli che in camera e abbiamo appuntato ogni vostro dialogo.”.
“Una volta tornata a Konoha vi farò dare la caccia dall’intera squadra AMBU ! Non la passerete liscia per avermi rapita e torturata, ne voi ne i vostri datori di lavoro !”.

Nabiki si fece avanti nella discussione “Noi non vogliamo di certo che qualcuno lo sappia e nemmeno che qualcuno possa toglierci di mezzo o arrestarci. Abbiamo preso delle piccole precauzioni sapete? Hihihihi Ogni momento di questa tortura di solletico, fin da quando lei si trova qui Signorina, è stato ripreso da varie angolazioni da alcune telecamere semi nascoste e registrato.”.

Tsunade finalmente notò il luccichio di una telecamera sulla parete davanti a lei e una alla sua destra, forse anche altre erano nascoste per avere altre angolazioni.

“Se lei dice una parola di tutto questo a qualcuno, prima che la squadra speciale riesca a trovarci, ogni villaggio ninja avrà più e più copie di questi nastri, tutti la vedranno e scopriranno quanto è sensibile ad una tortura di solletico. Per non parlare dell’imbarazzo di essere nuda e in questa deprecabile situazione. Che ne pensa Signorina? Le piacerebbe essere vista nuda da ogni uomo donna o ninja del Paese del Fuoco? Avete un così bel corpo che un nastro del genere potrebbe avere un grande valore sul mercato nero.”.

Tsunade sembrò vinta e non disse un'altra parola Avrebbe preferito morire che sapere una simile notizia, odiava con tutta se stessa di essere spiata mentre era in intimità, e così, nuda, legata, torturata... non lo avrebbe mai sopportato.

“Cominciamo !”, Nabiki sussurrò.

Kasumi e Nabiki cominciarono a fare il solletico alle ascelle di Tsunade, poi costole e pancia: tocchi che spedirono Tsunade in un’accesa serie di risate.

“AHAHAHAHAHAHAHAHAHAHAHAHAHAHAHAHAHAHAHAHAHAHAHAHAHAHAHAH… EHEHEHEHEHEHEHEHEHEHEHEHEE NOO-OHOHOHOHOHOHOHOHOHO!!! AHAHAHAHHAHAHAHAHAHAHAHAHAHHAHAHAHAHAHAHAHAHAHAHAHAHAHAHA… AIUU-HUHUHUU-TOOO !!! AHAHAHAHAHAHAHAHAHHA”. La donna non lottava più, rassegnata ad essere il giocattolo di quelle due ninja inseguitrici.

Le ragazze fecero il solletico dal principio alla fine delle lunghe gambe atletiche di Tsunade, fin giù ai suoi piedi, graffiando e accarezzando le piante iper sensibili della loro splendida prigioniera che rideva singhiozzante sull’orlo dello sfinimento e della follia.

“VI PREE-EHEHEHEHEHEHE-EGOOO !!! AHAHAHAHAHAHAHAHAHAHAHAHAHA… I MIEI PIEE-EHEHEHEHEHEHEHE-EDIII… LASCIATE STARE I MIEI PII-HIHIHIHII-EDIII!!! AHAHAHAHAHAHAAHAHAHAHAHAHAHAHAHAHAHAHAHAHAHAHAHAHAH… EHEHEHEHEHEHEHEHHEHEHEHEHHEHEHEHEHEHEHEHEHEHEHE *lunghi secondi di silenzio* AHAHAHAHAHAHAHAHAHAHAHAHAHAHAHAA… *singhiozzante* NO NO AHAHAHAHAHAHAHAHAHAHAHAHAHAHAHAHAHAHAHAHAHAHAHAHAAA… NOO!!! AHAHAHAHAHAHA… I PIEDI NOO-OHOHOHOHOHOHOHOHOHOHOHOOO!!! AHAHAHAHAHAHAHAHAHAHAHAHA…”.

Nabiki e Kasumi fermarono la tortura. Kasumi camminò su Tsunade alzò un poco la gonna e si mise a gambe divaricate sulla vita, così da avere la faccia di fornte a quella della donna. Nabiki si inginocchiò tra le gambe della principessa. Kasumi fece il solletico al collo di Tsunade con le lunghe dita affusolate, assaporando la sensibilità di quella pelle, scendendo poi sulle ascelle vulnerabili e poi sulle costole.

“AHAHAHAHAHAHAHAHAHAHAHAHAHAHAHAHAHAHAHAHAHAHAHAHAA...”.

Nabiki stava graffiando la zona sensibile sulle cosce interne di Tsunade, dandole ogni tanto una serie di rapidi colpetti con le unghiette facendola gridare acutamente fra le risa.

“OHOHOHOHOHOH NOOO!!! AHAHAHAHAHAHAHAHAHAHAHAHAHAHAHAH… Mmmmhh… AHAHAHAHAHAHAHAHAHAHAHAHAHAHAHAHAHAHAHAHAHAA… NON LIIII !!! AHAHAHAHAHAHAHAHAHAHAHAHAA ! BASTAAA !! AHAHAHA…”.

Kasumi non resistette alla tentazione e avvicinò il viso a quello della prigioniera, baciandola passionalmente sulle labbra rosse di rossetto. Tsunade tentò di resistere ma la sua forza di volontà già era stata rotta e le sue labbra venivano stimolate allo stesso modo attraverso quella strana arte magica che sembrava rendere anche più piacevole quel sensuale bacio. Kasumi interruppe improvvisamente il bacio e poi cominciò a fare il solletico ai capezzoli di Tsunade, deliziosamente proporzionati e così evidenti su quel morbido seno. “Qualcuno soffre il solletico qui !”, Kasumi stuzzicò. La risata di Tsunade salì ancora e ciò era dovuto al solletico sui di lei seni, già sensibili in normali situazioni ben lontane dalla tortura in cui si trovava.

Nabiki aveva smesso di fare il solletico alle cosce interne ed aveva cominciato a toccarla con rapidi colpetti di lingua attraverso le sue mutande. Non contenta, portò le braccia dietro di lei, solleticando prima le ginocchia tese, poi i polpacci ed, infine, le piante dei piedi scarabocchiandoci con le punte delle dita. Tsunade era in un vero inferno/piacere di tortura a causa del solletico. i Suoi lamenti e gemiti andavano mescolandosi con la risata femminile e bella da ascoltare (nonostante la voce dal tono un po’ rude e profondo, la risata non ne risentiva minimamente, anzi, quella risata matura e non da bambina era ancora più bella). “AHAHAHAHAHAHAHAHAHAHAHAHAHAHAHAHAHAHAHAHAHAA Mmmph *un lamento sensuale* AHAHAHAHAHAA… Oooh NOO-HOHOHOHOHOHOHOH *un gemito improvviso ad un nuovo colpetto di lingua più deciso* Oh Dio!!! AHAHAHAHAHAHAHA… Sì!!! EHEHEHEHEHEHEHEHEHHEHEHHEHEE… BASTAA-AHAHAHAHAHAHAHAHA!!! FERME!!! Oooh Sì!!! AAHAHAHAHAHAHAHAHAHAHAHAHAHAHAHAHAHAHAHAA. Mmmph ! Aaah !! *ancora un lamento soffocato* AHAHAHAHAHAHAHAHAHAHAHA ! FA SOLLEE-EHEHEHEHEHE-ETICOOO !! AHAHAHAHAHAHAHAHAHAHAHAHAHAHAA! AHAHAHAHAHAHAHAHAHAHAHAHAHAHAHAHAHA…”.

Tsunade era sul limite di un orgasmo quando sia i tocchi Nabiki che quelli di Kasumi, improvvisamente, si fermarono, non stimolando ulteriormente il corpo ormai teso e sensibile della loro prigioniera. Tsunade era per metà sollevata e per metà delusa: sollevata perché il suo corpo intero era dolorante per tutto quel ridere, e delusa perché ormai, anche se costretta, era così vicina a raggiungere il piacere.

“Bene signorina Tsunade, per oggi basta così. Si riposi pure fino a domani.”, disse Kasumi.
“Cosa?! Voi non potete lasciarmi qui così. Per favore ! I-io… ho bisogno… di… io voglio… v-voglio venire....”.
“Mi dispiace, non è possibile”, disse Nabiki.
“Ma se si comporta bene forse domani le daremo questa soddisfazione Signorina”, disse Kasumi.

Le ragazze si fecero un cenno d’intesa e poi risero allegramente come due ragazzine mentre se ne andavano al piano di sopra.

Tsunade non poteva credere a quello che le appena è accaduto: era stata solleticata sotto tortura su ogni punto del suo corpo per un tempo imprecisato come mai prima d’ora e lo aveva trovato eccitante ! Il modo in cui Nabiki e Kasumi hanno manipolato il suo corpo la sbalordì veramente. Nessuno mai l’aveva fatta agitare così tanto prima, e men che meno con il solletico. Fin da bambina aveva odiato e picchiato chiunque avesse anche solo provato a farle il solletico contro voglia, e considerava riderne come una vergognosa debolezza da femminucce, ma che poteva fare ora che ne era vittima?! Una vera tortura di solletico ! Decise di dormire. Era l'unica cosa che lei potesse liberamente fare in quella situazione. Lei non sarebbe mai riuscita a fuggire fino a che si trovava così legata e sicuramente le due rapitrici non l’avrebbero certo liberata; aveva ancora alcuni giorni di tortura di solletico avanti a se...



**** La Mattina dopo ****



La principessa Tsunade si svegliò dal suo sonno, lentamente, aprendo gli occhi, spalancandoli improvvisamente trovando Kasumi e Nabiki immobili ad osservarla con i visi accanto al suo. Tutti i ricordi della tortura di solletico le tornarono improvvisamente in mente e la cosa le spedì un brivido involontario lungo la schiena.

“Siete una dormigliona, Signorina…”, disse Kasumi, “avete riposato bene?”.

Tsunade non disse niente. Troppo impaurita di essere torturata ancora se avesse dato una risposta sbagliata o che alle due non fosse piaciuta.

“Noi Ci siamo divertite molto con Lei la scorsa notte. A quanto pare Signorina siete solo una bambina che soffre molto il solletico.”, disse Nabiki come cominciò a fare il solletico al piede di Tsunade.

Tsunade ridacchiò e poi rise scioccamente mentre tentò invano di allontanare il suo piede da Nabiki che stava facendole il solletico con le dita.

“Non le faremo il solletico come ieri”, Kasumi aggiunse fredda.
La bella donna di Konoha sospirò sollevata alla notizia. “Forse hanno pietà di me”, pensò.
“Ci limiteremo unicamente ai suoi piedi !”, Nabiki commentò.
“Cosa?! NOOO!!! Non potete !”.
“Magari imparerete a trattare con le persone senza mancare loro di rispetto ed onorare i vostri debiti di gioco Signorina…”, Kasumi disse quasi sgridandola come avrebbe fatto una madre.

Tsunade rimase silenziosa, rassegnata, pensando se sarebbe potuta sopravvive a tanto.

Nabiki camminò in un angolo della stanza e venne spingendo un carrello in metallo, lucido e di media ampiezza. Tsunade diede un occhiata a quello che era stato messo sulla tavola e quasi svenne: c'erano molte varietà diverse di piume, pennelli, spazzole. La prima raccolse due piuma, una morbida e lunga ed una rigida e corta. Mentre la sua amica decise di prendere due pennelli di media grandezza.

“Io non riderò questa volta”, disse Tsunade orgogliosa, “Non importa quello che deciderete di fare !!”.
“Certo Signorina…”, Nabiki disse, “Noi Le crediamo.”.

Nabiki trascinò lentamente la penna di corvo rigida lungo tutta la pianta del piede, su e giù, dal tallone alle punte delle sue dita del piede, mentre Kasumi usò i pennelli per far il solletico alla base, fra e lungo le dita del piede sinistro. Tsunade agitò i piedi al meglio che poteva nella speranza di alleviare quelle sensazioni di solletico ma non riusciva ad evitare quei tocchi: le due ninja inseguitrici riuscirono a seguire ogni mossa, dimostrando ancora una volta una eccezionale esperienza e abilità. La leggendaria ninja medico chiuse gli occhi cercando di resistere.

“Lei può lottare quanto e come vuole, ma la Sua pelle viziata e sensibile la tradirà molto presto ! “, Kasumi disse con tono leggermente malizioso.

Il chakra verde passò inaspettatamente dalle mani delle ninja agli strumenti di solletico che stavano usando, quasi caricandoli lentamente. Il solletico diveniva sempre più insostenibile e il volto teso della splendida donna si mutò lentamente in un sorriso sofferto. Il corpo scosse quasi sobbalzando per il solletico, mentre i grandi seni dondolavano morbidi.

“Oh mio Dio…”, nella mente di Tsunade, “non resisto più… i-io scoppierò. Ma se rido, sarò debole. La principessa delle Lumache non è debole. Noi sennin siamo forti, determinati, noi sia……?!”
“YIAAA!!! EHEHEHEHEHEHEHEHE” rise Tsunade ora che Kasumi aveva trovato una macchia particolarmente debole al solletico alla base grande dito del piede. La risata della bionda prigioniera inondò la stanza. “AHAHAHAHAHAHAHAHAHAHAHAHAHAHAA… BASTA ! AHAHAHAHAHHAHAH… IL SOLLETICO NOOO!!! AHAHAHAHAHAHAHA… AHAHAHAHAHAHAHAHAHAHAHAHAHAHAHAHAHAHAHAHAA !!! NON… NON TOCCAA-AHAHAHAHAHAHAHA-ATEE-EHEHEHEHEHEHA-EMII-IHIHIHIHI-II LIIIII !!! AHAHAHAHAHAHAHAHAHAHAHAHAHAHAHAHAHAHAHAHAHAHAHAHAHA..”.

Mentre Nabiki scorreva la seconda molle piuma aventi e indietro fra le dita del piede, Kasumi usava il piumallo nell’altra mano per correre orizzontalmente sull’arco sporgente delle dita. Tsunade rideva nuovamente, torturata, in modo più che scomposto ed isterico. “AHAHAHAHAHAHAHAHAHAHAHAHAHA… NO-OHOHOHOHOHOHOHOHOHO… NON LE MIE DITA DEL PIEDE!!! AHAHAHAHAHAHAHAHAHAHAHAHAHAHAHAA…
BASTAA-AHAHAHAHAHAHAHAHAHAHAHAHAHAHAHAHAHAHAHAHAHAHAA!!! PER FAVOREEEE!! HOHOHOHOHOHOHOHOHOHO *rideva tanto che le mancava il fiato* M-MI DISPIAAA-AHAHAHAHAHAHAHA-ACEE-EHEHEHEHEHEHE-E… MI DISPIACEE-EHEHEHEHEHEHEHEHEHEHEHEHEHEHEHEHEHE!!! NON RESISTOOO, VI PREGOOO !! AHAHAHAHAHAHAHAHAHAHAHAHAHAHAHAHAHAHAHAHAHAHAHAHAAA… E’ UNA TORUU-UHUHUHUHU-URAA-AHAHAHAHAHAHA-AAA !! Mmmmhh… NOO !! AHAHAHAHAHAHAHAHAHAHAHAHAHAHAHAHAHAHAHAHAHAHAAA…”.

Piangeva disperata dal tanto ridere, con le lacrime che come ruscelli scendevano sul volto e il collo di lei. La bocca era spalancata fra le risa non riuscendo quasi a respirare, tanto che un rivolo di saliva bagnava e colava al lato della bocca mostrando tutta la sofferenza fisica e mentale che provava così torturata.

Le diedero un'interruzione dopo 30 minuti. Respirava rumorosamente, singhiozzando e piangendo, a pieni polmoni, non riuscendo a credere di aver sofferto tanto, augurandosi di svenire per non provare ancora una simile tortura di solletico.

“Per favore, fermatevi ! *anf anf anf anf anf anf* Vi imploro… Non resisto più !! *anf anf anf anf anf anf anf* Non posso sopportarlo ancora… M-morirò ! *anf anf anf anf* “.

“Lei non è uno dei tre ninja leggendari? Crede di morire per così poco? Non ci vorrà deludere vero?”, una delle due disse ridacchiando. Il solletico riprese improvviso perché se la donna poteva avere abbastanza forze per implorare, allora aveva recuperato abbastanza per una nuova sessione di solletico.

Kasumi e Nabiki usarono le loro unghie per esplorare ogni pollice che soffre il solletico del piede scelto della loro prigioniera. Ogni qual volta loro trovarono una macchia che era veramente sensibile al solletico, loro la marcherebbero con una penna evocata fatta completamente di chakra, che provoca nuovo insopportabile solletico alla bella Tsunade, tanto da farla strillare e ridere. La piuma lasciava un leggero simbolo a forma di piuma stilizzata sull’area selezionata come quella presente sui copri fronte delle due. Dopo avere marcato tutte le zone trovate, usarono le loro unghie, piuma, e pennelli per torturare quelle aree.

Tsunade sentì il sangue gelare, poi la sua mente si ruppe completamente in un susseguirsi di risate.

“AHAHAHAHHAHAHAHAHAHHAHAHAHAHAHAHAHAHA…AHAHAHAHAHAHAHAHAHAHAHAHAHAHAHAHAHAHAHHAHAHAHAHAHAHAHAHAHAHAHAHAHAHAHAH… FERMATEVII-IHIHIHIHIHIHIHIHIIHIHIHIHIHIHIHI !! NO NOO-OHOHOO… AHAHAHAHAHAHAHAHAHAHAHAHAHAHAHAHAHAHAHAHAHAHAHAHAAA… NOO-OHOHOHOHOHOHOHOHOOHO !! AIUTOO-OHOHOHOOHOHOHOHOHOHOO !!! AHAHAHAHAAHAHAHAHAHAHAHAHAHAHAHAHAHAHAHAHAHAHAHAHAA… JII-IHIHIHIHIHIHIHIHI-IRAA-AHAHAHAHAHAHA-YAAAA !!! Mmmmhh… IHIHIHIHI… OO-OHOHOHOHOHOO-ROCHII-IHIHIHIHIHIHI-IMAA-AHAHAHAHAHAHA-RUUUU !!! AHAHAHAHAHAHAHAHAHAHAHAHAHAHAHAHAHAHAHAHA… AIUTATEMIIIII !!! AHAHAHAHAHAHAHAHAHAHAHAHAHAHAHAHAHAHAHAHAHAHAHAHAAA… AIUTOOOO !!! AHAHAHAHAHAHAHAHAHAHAHAHAAA !!”. (Jiraya e Orochimaru sono gli altri due Sennin leggendari che compongono il terzetto, è talmente sconvolta da implorare il loro aiuto dopo averli abbandonati da più di trent’anni).

Kasumi e Nabiki risero insieme alla loro prigioniera, ma non per le stesse ragioni: non potevano credere che avevano trasformato la leggendaria ninja medico, Principessa delle lumache durante l’ultima grande guerra ninja, in una bambina indifesa ed implorante che soffre il solletico. Non solo era in loro completo potere, ma era talmente soggiogata da avere perso ogni desiderio o intenzione di ribellione, lasciando il posto a pianti e vaneggiamenti.

“Non vedo l’ora di rivederlo sul video tape… fortuna che lo abbiamo registrato…”, pensò tra se un pochino eccitata Nabiki.

Le rapitrici continuarono il loro solletico per circa un ora, dandole solo brevi momenti di pausa per evitare che potesse svenire per la mancanza di fiato. Nabiki guardò l’orologio e parlò a bassa voce all’orecchio di Kasumi. Lei accennò col capo e poi parlò a Tsunade.

“Bene Signorina Tsunade, ora abbiamo una piccola missione da svolgere ma presto torneremo per riprendere il nostro lavoro con Lei !”.
“Mi sentivo morire.”, pensò Tsunade.
“Ma non si preoccupi”, disse Nabiki, “Lei non sarà da sola…”.
“Che cosa volete dire?”.

Kasumi eseguì un gesto rapido di mani e scomparve nuovamente in una nuvoletta di piume, mentre Nabiki attendeva tranquilla di fronte a Tsunade, la quale era ora sola con i suoi pensieri.

Ritornò alcuni minuti più tardi come era scomparsa, solo, aveva una pentola nelle sue mani. La posò accanto alla sedia e si recò in un angolo della stanza raccogliendo qualcosa da un baule, delle sottili cordicelle, e poi indietro verso la prigioniera. Lei allacciò singolarmente le dita del piede di Tsunade ed attaccato le cordicelle alle scorte delle caviglie, così che la pianta del piede fosse completamente tesa e le dita ben separate. La ninja della Piuma raccolse poi una spazzola e la bagnò nella pentola che aveva portato con se: un profumo dolciastro emanava, probabilmente il liquido denso che aveva all’interno era una specie di miele molto denso e vischioso, forse non lavorato. Kasumi usò la spazzola colante quel miele per coprire ogni parte dei piedi immobili della donna, dalla pianta, ai lati, alle dita del piede, fino a che uno spesso strato di caramello non li rivestì, denso, completamente. Tsunade rise scioccamente e scosse i suoi piedi durante tutto il processo. Una volta terminata la preparazione, fece un cenno con il capo a Nabiki.

“La Signorina Tsunade è pronta ora !”.
“Si.”, disse Nabiki.

La seconda ninja della Piuma si fece qualche passo indietro, chiuse gli occhi come a concentrarsi, poi una rapidissima sequenza di posizioni delle mani per richiamare il chakra ed eseguire una tecnica evidentemente complessa. Tsunade si sorprese della sua velocità, “Non sono poi delle principianti”, pensò, “forse sono dei Jounin del loro villaggio, ecco perché non ho avvertito la loro minaccia all’interno della sala giochi”. I movimenti terminarono improvvisamente, la giovane estrarre una coppia di pergamene arrotolate e aprendole in aria con una mossa agile, si morse un pollice e bagno entrambe le pergamene: era la tecnica dell’evocazione. Due creature apparvero in una nuvola di fumo sul pavimento. Quando il fumo si diradò, finalmente per la Principessa fu possibile vederle, ma ebbe un sussulto, fra lo spavento e il disgusto: erano delle enormi salamandre di fiume, dalla pelle lucida e viscida, a striature nere e gialle lungo tutto il corpo, con grandissimi occhi rossi dalle pupille rettiliformi. Tutto attorno a loro, sembrava come bagnato vista la strana sostanza viscida che le creature colavano dalla pelle. Si guardarono attorno respirando e sibilando, una si volse verso Nabiki ricevendo poi una carezza sul capo, mentre l’altra apri un poco la bocca e con la lunghissima lingua comincio a leccarsi un occhio come per lavarlo.

“Signorina Tsunade questi sono i miei cuccioli: Akaku e Jukaku. Le terranno la giusta compagnia mentre noi saremo via.”

Tsunade, superato il primo disgusto per le due creature (pensare che lei evoca lumache gigantesche, ma verso le salamandre ha una sorta di repulsione), rabbrividì, ecco perché quella dolce sostanza spalmata sui suoi piedi ora bloccati: le due creature li avrebbero leccati. Gli occhi si spalancarono dal terrore. “OOH MIO DIO NOOO!! VOI NON POTETE LASCIARLE QUI CON ME!! MORIRO’!!”, parlava osservando le due salamandre e l’agitazione crebbe quando le vide aprire le fauci ed estroflettere delle lingue, larghe e gocciolanti saliva, lunghe almeno un metro. (I due animali erano almeno 3 metri di lunghezza ma è risaputo che hanno lingue incredibilmente lunghe e sinuose come i tentacoli di un polpo) “VI PREGO!! ASPETTATE…”, tremava, “NO NO!! NON POTETE FARMI QUESTO!!”.

“Non si preoccupi Signorina, non morirà... È probabile che Lei svenga ma non morirà”, Kasumi ribattè con un crudele sorrisino innocente. “Ci assenteremo per alcune ore, il tempo necessario perché puliscano i suoi piedi dal miele che le abbiamo spalmato. Sono molto golosi e raggiungeranno ogni punto non tema. Ormai anche la sua pelle avrà acquisito un leggero sapore di miele, quindi suppongo che continueranno a leccarli anche dopo che lo avranno terminato. Stia tranquilla Signorina, li abbiamo addestrati bene e sono molto brai in queste operazione, renderanno i suoi piedi puliti e splendidi anche più di prima!”.

Nabiki fece un fischio ritmato, molto acuto, quindi le due salamandre si mossero verso i piedi di Tsunade, Akaku al destro e Jukaku al sinistro e li fissarono. Akaku fece la prima mossa e sfiorò con una leggera leccata la pianta del piede, apprezzandone il sapore e poi muovendola su e giù lungo tutta la pianta; Jukako aveva invece avvolto a spirale l’intero piede leccandolo dal tallone alle dita, con la punta della lingua che ne strofinava gli spazzi sensibili così esposti.

Tsunade rise immediatamente.

“AHAHAHAHAHAHAHAAHAHAHAHAHAHAHAHAHAA… NOO-OHOHOHOHOHO!!! AHAHAHAHAHAHAHAHHAHAHAHAHAHAHAHAHAHAHAHAHAHAHAHAHAA… BASTAA-AHAHAHAHAHAHAHAHAHAHAHAHAHA !! VI PREE-EHEHEHEHE-EGOOO!! AHAHAHAHAHAHAHAHAHAHAHAHAHAHAHAHAHAHAHAHAHAHAHAHAHA… VI PREE-EHEHEHEHEHEHE… NO NO NOOO !!! AHAHAHAHAHAHAHAAA… BASTA !! AHAHAHAHAHAHAHAHAHAHAHAHAHAHAHAHAHAHAHAHAHA ! BASTAAAA !!! AHAHAHAHAHAHAHAHAHAHAHAHAHAHAHAHAHAHA..”.

Il leccare implacabile e sostenuto delle due lingue spezzò rapidamente ogni soglia di coscienza di Tsunade, guidandola all’alienazione mentale, ed il fatto che le sue dita del piede erano state allacciate permise che le sensazioni di solletico fossero anche peggiori del solito. Gridò, implorò, urlò, ma nessuno giunse a salvarla.

“A più tardi Signorina”, disse Nabiki, gentile e servizievole.

“Io spero che Lei e i miei cuccioli vi divertiate”, disse Kasumi con tono allegro, completamente fuori luogo per la situazione.

Tsunade non le sentì. Non riusciva a pensare ad altro che al solletico di quelle due lingue gocciolanti saliva. Non poteva credere di trovarsi realmente in una simile situazione, torturata con il solletico dalla lingua di due gigantesche salamandre che le leccavano i piedi. La sola idea in un altro momento l’avrebbe fatta inorridire ma ora, fra le lacrime, voleva auto convincersi che tutto questo fosse un orribile incubo e che presto Shizune l’avrebbe svegliata, come al solito. Ma non accadeva. La tortura non cessava e lei rideva implorante per il solletico ai suoi morbidi e viziati piedi.

“AHAHAHAHAHAHAHAHAHAHAHAHAHAHAHAHAHAHAHAHAHAHAHAHAA!!!”, Akaku aveva passato a leccarla velocemente lungo tutta la pianta, riuscendo anche ad usare la punta della flessibile e sottile lingua per avvolgere interamente le dita, una alla volta, e leccarle come un cilindro ruvido e rotante. Jukaku continuava imperterrito e tranquillo a strofinare il piede con un ritmato movimento a spirale che non dava scampo. Avanti e indietro, avanti e indietro… un movimento continuo e diffuso su tutto il piede, dal tallone al dorso, dalle dita ai lati vulnerabili. “AHAHAHAHAHAHAHAHAHAHAHAHAHAHAHAHAHAHAHAHAAA ! AIUU-UHUHUHUHUHU-UTOO !! AHAHAHAHAHAHAHAHAHAHAHAHAHAHA…”.

Le ragazze se ne andarono sentendo la risata torturata di Tsunade e sue implorazioni per una possibile misericordia. Chiusero la porta della cantina alle loro spalle e sorrisero l’un l’altra sapendo che la casa era insonorizzata, grazie ad una delle loro barriere. Nessuno avrebbe mai sentito Tsunade gridare aiuto fra le risate. Solo loro sarebbe stato questo immenso “privilegio”, tanto meno lo avrebbero condiviso con altri…



* * * * Alcune ore più tardi * * * *



Kasumi e Nabiki ritornarono ed andarono giù a controllare su Tsunade. Lei era svenuta ormai da un ora ma le due creature continuavano a leccarle i piedi facendola ridacchiare e singhiozzare anche nell’incoscienza.

Nabiki sciolse la tecnica e le salamandre scomparvero come erano arrivate.

Kasumi prese una boccetta di Sali e fece percepire l’acutissimo odore alla prigioniera priva di sensi, che con un sobbalzo rinvenne e gridò spaventata al ricordo della tortura appena patita. Quindi Tsunade si calmò un poco, mentre le due ragazzine la osservavano sorridenti.

“Vi siete divertita Signorina?”.

Tsunade aveva appena la forza di ansimare per calmare la sua mente ancora provata. Delle lacrime le bagnarono gli occhi mentre guardava le due visibilmente furiosa, ma proprio il sapere della sua condizione di impotenza e vulnerabilità la faceva tremare e piangere dalla rabbia. Fin da bambina era stata tremendamente orgogliosa e una situazione del genere sarebbe stata assolutamente intollerabile in condizioni normali, anche si fosse trattato di un semplice scherzo.

“Perché piangete?”, Nabiki chiese.
“Forse i nostri cuccioli hanno giocato troppo con lei.”, Kasumi rise rivolgendosi all’amica.
“Non pianga Signorina Tsunade…”, Nabiki aggiunse in un tono quasi amorevole, come stesse cercando di confortarla.

Tsunade si sentì per la prima volta nella sua vita così inerme e pianse ancora di più.

Nabiki si avvicinò ai piedi della prigioniera e notò che erano arrossati per la lunga stimolazione, ma con la saliva copiosa delle salamandre non erano stati irritati.

“Signorina !”, Nabiki esclamò, “I vostri piedi sono molto sporchi, ci permetta di pulirli.”
“Vado io”, Kasumi aggiunse, “torno subito !”. Kasumi corse veloce al piano superiore e ritornò alcuni minuti più tardi con un secchio di calda acqua fumante e due spazzolini da denti. La donna prigioniera, quando si rese conto di quello che loro avevano progettato per lei, comincio a dimenarsi e implorarle di desistere.

“Oh si calmi Signorina…”, disse Kasumi gentilmente, “ci permetta di pulire i piedi.”

Kasumi aveva messo il secchio tra i piedi di Tsunade. Le ragazze presero le loro posizioni di fronte ai piedi legati, bagnarono i loro spazzolini da denti nella calda acqua insaponata ed andarono a lavorare.

Ambo le ninja lavarono con i morbidi spazzolini la pelle sensibile sfregandoli con impegno così da cancellare ogni traccia del miele, cercando però di non esagerare per tenerla cosciente e prolungare il solletico finché possibile. Lavarono passando fra le sue dita piede, sull’arco alto e le basi delle dita, lungo i lati snelli, sulla pianta ed il tallone. La ninja leggendaria era piuttosto alta per una donna, e di conseguenza anche i suoi piedi erano un poco più grandi della media, ma comunque splendidi. Un 39 calzava e le due rapitrici ne assaporarono deliziate ogni centimetro.

“AHAHAHAHAHAHA… NO!!! HAHAHAHAHAHAHAHAHAHAHHAHAHAHAHAHA… FERME!!! FEE-EHEHEHEHE-RMEEE… AHAHAHAHAHAHAHAHAHAHAHAHAHAHA… NON REE-EHEHEHEHEHEHEHEHEHEHEHEHEHEHEHE-SISTOOO!!! OHOHOHOHOHO
HOHOHOHOHOHOHOHOHO… E’… AHAHAHAHAHAHAHAAHAHAHAHAHAHAA !! E’ UNA… AHAHAHAHAHAHAHAHAHAHAHAHAHAHAHAHAA… UNA TORTURAA-AHAHAHHAHAHAHAHAHAHHAHAHAHAHAHAHAHAHAHAHAHAHAHAHAAA!!! NON VOGLIOO-OHOHOHOHOHOHO-O !! AHAHAHAHAHAHAHAHAHAHAHAHAA… N-NON… AHAHAHAHAHAHAHAHAHAHAHAHAA… NON POTEE-EHEHEHE-ETEE... AHAHAHAHAHAHAHAHAHAHAHAHAHAHAHAHAHAHAHAHAHAHAHAHAHAA ! MI STAA-AHAHAHAHA-ATE TORTURAA-AHAHAHAHAHA-ANDOO-OHOHOHO-OO! AHAHAHAHAHAHAHAHAHAHAHAHAHAHAHAHAHAHAHAHAHAHAHAHAHAA.. NO NO !! AHAHAHAHAHAHAA… Mmmmhh… IHIHIHIHIHIHIHIHIHII… AIUTO NOO… AHAHAHAHAHAHAHAHAHAHAHAHAHAHAHAHAHAHAHAHAHAHAAA !!”.

Tsunade rise e rise senza sosta. I piedi insaponati colavano a terra schiuma mista ad acqua, mentre l’intero corpo di Tsunade sobbalzava per quel poco che poteva. I suoi sforzi erano visibili notando quanto i grandi seni dondolavano all’aria fresca della stenza sotterranea.

Dopo quasi trenta minuti le due si fermarono, ritenendosi soddisfatte di come li avevano puliti.

Tsunade era completamente disorientata. Lei non sapeva dove si trovava... forse un incubo o l'inferno, riusciva appena a ricordare il suo nome. Le ci vollero quasi quindici minuti per tornare in se, singhiozzante e sfinita. Il suo intero corpo stava formicolando, iper stimolato dal solletico ai piedi. Senza più il vigile controllo della mente e della razionalità, i capezzoli erano diventati turgidi e l’intimità sembrava quasi pulsare nella sua mente: le mutandine erano completamente bagnate.

Kasumi e Nabiki si alzarono e si avvicinarono. Kasumi si inclinò in avanti e bisbigliò nell'orecchio di Tsunade.

“Vi è piaciuto Signorina?”.
“N-no… Lo sai bene… Non ho fatto nulla di mia volontà.”, Tsunade ribatte imbarazzata.
“Io penso di si. Altrimenti Lei non sarebbe così eccitata, Signorina.”.
“N-non è vero ! Ero confusa… n-non capivo che mi stava succedendo. Non mi piacciono certe cose !”.
“Sicura?”.
Nabiki e Kasumi fecero un giro e stettero in piedi tra le gambe tese e divaricate di Tsunade.
“Cosa state facendo?”, Tsunade chiese.
“Non si preoccupi, ora vedrà…”, Nabiki rispose.

Le due ragazze iniziarono un leggero solletico lungo le piante dei piedi della donna, e con la mani libera carezza e solletico nell’interno coscia.

Tsunade era tutta tesa per l'attacco e rideva leggermente, ma dovette ammettere a se stessa con non era una tortura come le sessioni precedenti. Davvero cominciava a piacerle, quel leggero solletico dopo tanta tortura era piuttosto piacevole ma chiaramente non voleva darlo a sapere alle due. Lei rise come una bambina e si contorse, tentando di soffocare un lamento.

“Vede”, Kasumi disse allora, “Ero sicura che le sarebbe piaciuto !”.

Le ragazze continuarono a fare il solletico ai piedi di Tsunade e cominciarono ad accarezzarla attraverso le sue mutandine, quando si fermano improvvisamente andando ad infilare le loro dita al di sotto della stoffa per giocare col suo clitoride e labbra sensibili. Tsunade era completamente confusa da quelle sensazioni di piacere. Era tutta rossa in viso e si lamentava sensualmente mordicchiandosi le labbra; o grandi seni sobbalzavano al ritmo delle carezza sul clitoride che era ormai pulsante. Il solletico ai piedi la faceva agitare e acutizzava le carezze gentili e abili delle due ninja rapitrici, che sembravano sapere perfettamente come meglio stimolare la loro bella prigioniera.

Kasumi e Nabiki si fermarono ancora una volta, proprio come il giorno precedente, ignorando la donna che implorava ancora più convinta affinché la liberassero da quel senso di insoddisfazione permettendole di raggiungere l’orgasmo.

“Buona notte Principessa delle Lumache…”, disse Nabiki, “Ci rivedremo domani mattina.”.

Kasumi salutò con fare da bambina con un inchino e poi soffiando un bacio, per poi sparire con la sorella al piano di sopra e chiudere la porta.

Tsunade si lamentò frustrata e sedette là finché il sonno non la colse.



* * * * Il giorno successivo * * * *



Tsunade si svegliò ancora legata alla sedia.

Nabiki e Kasumi vennero alcuni minuti più tardi con piatto di ramen riccamente condito ed una bibita.

“Signorina Tsunade, noi pensiamo che forse lei sia affamata, quindi abbiamo portato qualcosa di caldo da mangiare e una bibita fresca.”, disse gentile Kasumi.
Tsunade sorrise , “Vi sono grata, davvero grazie.”.
“Vede Signorina…”, Nabiki aggiunse, “Non ci deve pensare come due crudeli persone, abbiamo solo un incarico da portare a termine, ma non vogliamo farle alcun male, proprio come ordinatoci all’ingaggio.”.

Nabiki liberò la fronte di Tsunade dalla cinghia così che lei potesse muoverla liberamente. Tsunade sedette calma e permise a Nabiki e Kasumi di alimentarla e darle qualche cosa per bere. Una volta terminato portarono tutto di sopra e la stessa Tsunade si sentì un poco meglio avendo qualche cosa nello stomaco; nonostante fosse nuda poi, non aveva freddo perché la stanza sembrava climatizzata artificialmente.

Tsunade chiuse gli occhi quasi volesse rilassarsi un po’ dopo il pasto lauto e saporito, quando all'improvviso un panno imbevuto in una sostanza narcotica le venne posato sulla bocca e naso, da una delle due giovani che si era avvicinata alle sue spalle. Lei guardò e comprese che Kasumi stava tenendo lo straccio. La principessa delle lumache trattenne il fiato, decisa a non farsi narcotizzare, e sembrava riuscire, finché sentì un leggero graffiare si unghie sulla sua pancia. Nabiki stava tracciando leggermente cerchi sulla pancia che soffre il solletico di Tsunade. Riuscì a resistere alle sensazioni di solletico fino a che la ragazza cominciò ad agitare più vivacemente le dita sul tutto il ventre, causando una serie di risolini irresistibili che presto costrinsero la prigioniera a ridere e respirare i vapori della sostanza di sui il panno era imbevuto. L'ultima cosa che lei ha visto prima di svenire era il volto sorridente di Kasumi.



* * * * Alcuni ore più tardi * * * *



Tsunade era ancora svenuta, bendata questa volta e le sue ginocchia legate con cinghie su una tavola imbottita simile al lettino di uno studio medico. Le sue mani erano ammanettate assieme con dei bracciali sagomati a X con tante piccole cinghie a chiuderli lungo la loro lunghezza ed attaccati ad una catena che era stata connessa alla parete dietro lei con un gancio metallico che poteva avvolgerla. Sia le gambe che le braccia erano state ben tese. Le sue caviglie furono ammanettate ed i suoi piedi lasciati nel vuoto sull'orlo della tavola. Il suo corpo era stato teso ermeticamente per limitarne il movimento. Tsunade si svegliò e comprese che le era stata bendata. Notò anche che era stata messa in una posizione diversa: sdraiata. Tentò di muoversi ma era inutile, le solite carte-barriera che dissolvono il chakra erano ancora a guardia delle limitazioni come immobili sentinelle. Aspettò rassegnata la sua prossima tortura.

Kasumi e Nabiki stavano immobili e silenziose ad osservarla per tutto il tempo, dandole modo di comprendere che non c’era alcuna via di fuga, quindi sorrisero e decisero di iniziare; raccolsero alcune piume e si avvicinarono al loro obiettivo così sensibile al solletico.

Kasumi cominciò a tracciare leggermente l'ascella sinistra di Tsunade con le piume. Tsunade tentò di fuggire al tocco leggero dalle piuma, ma il suo sforzo era futile. Ogni qualvolta lei si mosse via da Kasumi, Nabiki era pronta, aspettandola là e le avrebbe fatto il solletico alla sua ascella destra. Erano così lisce e sensibili, rasate accuratamente e sicuramente tenute perfettamente da numerosi bagni alle terme. La dedizione della donna per la bellezza e la perfezione del proprio corpo ne erano ora la condanna: non avrebbe mai potuto immaginare che un giorno si sarebbe ritrovata vittima di due innegabilmente abili torturatrici la cui arte principale era il solletico.

“hee heee fermatevisi… hee hee perfavoreee… ha ha ha ha bastaa-ahahahaa… mmmhp… ha ha ha ha non così… hii hiihihiii ha ha.”, sembrava veramente una bambina solleticata per gioco dalle sue amiche.

Le ninja cominciarono poi ad usare più abilmente le piume andando a disegnare ondine e figure immaginarie su tutte sulle ascelle lisce di Tsunade.

“AHAHAHAHAHAHAHAHAHAHAHAH… PERFAVOREE-EHEHEHEHEHEHEHEHEHE!!! BASTAA-AHAHAAHAHAHAHAHAHAHAHAHAHAH… NO!! OHOHOHOH… IO… MI… MI DISPIAA-AHAHAHA-ACEE-EHEHEHEEHEHEHEHEHEHEHEHEHEHEHEHEHEEE !! AHAHAHAHAHAHAHAHAHAHAHAHAHAHAHAHAHAHAHAHAA… MI DISPIACE!!! AHAHAHAHAHAHAHAHAHAHAHAHAHAHAHAHAHAHAHAHAHAHA… PERDOO-OHOHOHOHOHO-NAA-AHAHAHAHAHAHA-ATEE-HEHEHEHEHE-EMII-IHIHIHIHIHI!! AHAHAHAHAHAHAHAHAHAHAHAHAHAHAHAHAHAHAHAHAHAHAHAHAH… AHAAHAHAHAHAHAHAHAA…”.

Kasumi fermò le piume e cominciò ad usare le sue lunghe unghie smaltate di azzurro. Lei tracciò leggermente modelli nelle sue ascelle molli, avvicendando un tocco leggero a uno più rude e aggressivo. Nabiki aveva lasciato cadere anche lei le piume ed ora stava usando una spazzola per il trucco delle guance per torturare la principessa. Lei trasportò la spazzola alternando piccoli colpi rapidi e corti con cerchi lenti e lunghi.

“AHAHAHAHAHAHAHAHAHAHAHAHA… BASTA!!! NOO-OHOHOHOHOHOHOHO… AHAHAHAHAHAHAHAHAHAHAHAHAHAHAHAHAHAHAHAHAHAHAHAHAAA !!
EHEHEHEHEHEHEHEHEHEHEHEEEE… *cadde per lunghi secondi in una risata silenziosa*
NABII-IHIHIHIHIHIHIHIHIHIHHHIHIIHIHIHIHI-IKI… NO!! AHAHAHAHAHAHAHAA… NOO-OHOHOHOHOHOHOHOHO!!! KASUMII-IHIHIHIHIHIHIHIHIHIHIHIHIHIHIHIHI… EHEHEHEHEHEHEHEHEHEHEHEHEHEHE *nuovamente senza voce ora che la spazzola di Nabiki aveva trovato una macchia particolarmente sensibile al centro dell’ascella, dove era più profonda la fossetta* AHAHAHAHAHAHAHAHAHAHAHAHAHAA!! E’ UNA TORTURAA-AHAHAHAHAHAHAHAHAHAHAHAHAHAHAHAHAA! LASCIA QUELLA SPAZZOLA !! AHAHAHAHAHAHAHAHAHAHAHAHAHAHAHAHAHAHAHAHAHAHA…”.

Le ragazze fermarono di fare il solletico e diedero a Tsunade un'opportunità di prendere fiato. La donna rideva sottovoce a brevi intervalli mentre respirava profondamente.

“*anf anf anf anf anf* p-per favore ragazze *anf anf anf anf* mi dispiace moltissimo. Per favore fermatevi. *anf anf anf anf anf anf anf* basta !! Non sopporto più il solletico, non posso prenderne ancora !! Ho imparato la lezione. Dico davvero…*anf anf anf anf anf anf anf* “, non voleva ammetterlo ma dopo aver bevuto e mangiato il ramen con tutta quella grande ciotola di brodo, con il solletico cominciava a scapparle la pipì.

Kasumi prese un asciugamano. Lei lo mise sotto la vita ed i glutei di Tsunade e si riavvicinò all’ascella nuda, risalendo.

“Non posso resistere ancora, vi scongiur… ohohohohoo… mmmph… n-noo-ohohohoo… mmmpfii-hihihihihihihihiiii… NO… ODDIO NOOOOO-OHOHOHO”.

Le ragazze avevano ripreso a torturarla con il solletico, MA questa volta non stavano usando le spazzole, le piume, o le loro dita, stavano usando le loro lingue, leccando lentamente su e giù le ascelle rasate di Tsunade: mordicchiarono e leccarono la carne che soffre il solletico facendo tanto effetto da costringere Tsunade a strillare, ridere e scuotere tanto quanto le sue obbligazioni le permetterebbero, ancora più sodo dei giorni precedenti.

“AHAHAHAHAHAHAHAHAHAAHAHAHAHAHAHAHAHAHAHAHAHAHA. FERME!!! AHAHAHAHAHAHAHAHAHAHAHAHAHAHAHAHAHAHAHAHAHAHAHAHAHAHAHAHA.. FERMEE!!! NON E’ VEE-EHEHEHEHEHEHEHEE-ROOO!!! LE MIE ASCELLE!! AHAHAHAHAHAA… NON LII-IHIHIHIHIHIHIII!!! VI PREE-EHEHEHEHEHEHEE-EGO… AHAHAHAHAHAHAHAHAHAHAHAHAHAHAHAHAHAHAHAHAHAHAHAHAHA… LE ASCELLE NOOO!! AHAHAHAHAHAHAHAHAHAHAHAHAHAHAHAHAHAHAA… AHAHAHAHAHAHAHAHAHAHAHAHAHAHAHAHAHAHAHAHAHAHAHAHAHAA! NO NO !! QUESTO NON È VEROO!! EHEHEHEHEHEHE… NON POTEE-HEHEHEHE-ETE FARLOO-OHOHOHOHOHOO!!! NO NO… AHAHAHHAHAHAHAHAHAHAHAHAHA... BASTAA-AHAHAHAHAHAHAHAHAHAHAHAHAHAHAHAHAHAHAHAHAHAAAA !!! NON COSI’ !! AHAHAHAHAHAHAHAHAHA.. NO ! NON POTETE LECCARMI COSI’ !!! AHAHAHAHAHAHAHAHAHAHAHAHAHAHAHAHAHAHAHAHAHAHAHAA…”, non poteva credere di trovarsi in una situazione tanto imbarazzante: stavano veramente leccando le sue ascelle per torturarla con il solletico ! Le facevano male i fianchi dal ridere e il non poter vedere nulla sembrava raddoppiare la sua sensibilità. Scoppiò facendosi la pipì addosso all’ennesimo colpo di lingua, con un lungo spruzzo dorato subito assorbito dall’asciugamano.

Le ragazze continuarono leccare un'ora prima di decidere di fermarsi. Tsunade aveva riso tanto da farsi la pipì addosso altre due volte. Il suo viso era completamente rosso come una fiamma dallo sforzo e le lacrime avevano inzuppato la benda e colavano in rivolini salati fino alle orecchie. Era confusa, sudata e disorientata.

Nabiki rimosse l'asciugamano zuppo e lo sostituì con uno pulito e fresco.

Tsunade rimase immobile a singhiozzare fino a che un gridolino improvviso le uscì a denti stretti, una delle due rapitrici aveva soffiato leggermente sui suoi seni e il contatto fra l’aria fredda del soffio e il calore del corpo sudato e stanco le avevano fatto venire la pelle d’oca. Non poteva vedere proprio nulla ma era così terribilmente imbarazzata immaginano lo sguardo di quelle due estranee sui suoi seni nudie morbidi. All'improvviso però Tsunade sentì qualche cosa che stava carezzando i suoi seni e comprese che era di nuovo quelle piume maledette.

Si morse il labbro. Il suo corpo scosse ed il seno dondolò sensuale seguendo il fremere del corpo: era così grande che avrebbe fatto invidia a qualsiasi ragazza, perfettamente tondo, morbido ma tornito (ricordiamo che ha un giro seno di ben 106 cm come detto da Jiraya). Nabiki era intenta a stuzzicare maliziosa i seni ed i capezzoli. Lei trascinò le piuma in moti circolari e lenti circa la base dei suoi seni, lentamente salendo fino all’areola del capezzolo, non toccando mai completamente la punta. Tsunade lottò con tutta la sua forza ma un riso ingenuo si fece presto udire trasformandosi in una vera e propria risata man mano che si faceva più vicina ai capezzoli estremamente sensibili.

Nabiki e si rese conto di questo e colpì leggermente le punte dei capezzoli con le piume. Tsunade, colta di sorpresa, lanciò fuori un strillo acutissimo seguito da una incontenibile risata. “EHEHEHEHEHEHEHEHEHEHHEHE… BASTA!!! AHAHAHAHAHAHAHAAA… BASTA!!! AHAHAHAHAHAHAHAHAHAHAHAHAHAHAHAHAHAHAHAHAHAHAHAHAHA…
BASTAA-AHAHAHAHAHAHAHAHAHAHAHAHA!!! MI VEE-EHEHEHE-ERGOGNOO!!! AHAHAHAHAHAHAHAHAHAHAHAHAHAHAHAHAHAHAHAHAHAHAHAHAHAA! N-NO… AHAHAHAHAHAHAHAAHAHAHAHAHAHAHAHAHAHAHAHAHAHAHA...”.

Kasumi stava facendo attenzione alla piega che la situazione stava prendendo e decise di intervenire: andò dietro a Tsunade e poggiò le sue dita nelle sue ascelle accarezzandola lentamente. Bisbigliò poi nel suo orecchio. “Signorina, lei è così sensibile al solletico. Lo soffre proprio come una tenera bambina, non è vero? Sì si… Lei è una piccola principessina che soffre il solletico. Kooky kooky koo. Rida avanti ! I Suoi seni sono così sensibili. Così grandi e sensibili… Si guardi, la ninja più temuta del mondo, costretta a ridere come una donna qualunque per mano di due ragazzine che le fanno il solletico. Com’è imbarazzante ! Hi hi hi hi hi Fossi al suo posto morirei di vergogna !”, una piccola pausa poi, “Lo sente? Io ora ho le mie dita nelle Sue morbide ascelle. Immagina quello che farò con loro? Io Le farò il solletico Signorina Tsunade. Solletico, solletico, solleticooo!!”, disse Kasumi come iniziò ad accarezzare con le sue unghie le ascelle nude e vulnerabili di Tsunade.

Tsunade era in agonia. Era torturata fisicamente e mentalmente. Non c'era fuga dal solletico. Nabiki e Kasumi si fermarono solo quando videro che la loro prigioniera aveva raggiunto una gran eccitazione: i suoi capezzoli erano turgidi e duri come sassolini, deliziosamente ritti ed evidenti, agli occhi delle due carceriere sembravano gridare per ricevere qualche attenzione.

Kasumi cominciò di nuovo a fare il solletico le ascelle di Tsunade mentre Nabiki riprese il solletico sui lati dei seni.

“AHAHAHAHAHAHAHAHAHAHAHAHAHAHAHAHAHAHAHAHAHAHAHAHAHA… NON… NON TOCCATEMI COSI’!!! IL SEE-EHEHEHEHEHEHEHEHHEHEHEHEHE-ENO… AHAHAHAHAHAHAHAHAHAHA… NO!!! AHAHAHAHAHAHAHAHAHAHA… STAA-AHAHAHAHAHA-ATE LONTANE DAII-IHIHIHIHIHIHIHIHIHHII-II MIEI SENI!!! AHAHAHAHAHAHAHAHAHAHAHAHAHAHAHAHAHAHAHAHAHAHAHAA… NON POSSOOO… NON RESISTOOO!!! AHAHAHAHAHAHAHAHAHAHAHAHAHAHAHA…
AHAHAHAHAHAHAHAHAHAHAHAHAHAHAHAHAHAHAHAHAHAHAHAHAHA… E’ COSI’ IMBARAA-AHAHAHAHA-AZZAA-AHAHAHAHA-ANTEE-EHEHEHEHEHE-EE !! IL MIO SENO! AHAHAHAHAHAHAHAA… IL MIOO-OHOHO-O SEE-EHEHEHE-ENOOO ! AHAHAHAHAHAHAHAHAHAHAHAHAHAHAHAHAHAHAHAHAHAHAHAHAAA !! P-PEE-EHEHEHEHE-ER… Mmmmhh… PERFAVOREEE !! AHAHAHAHAHAHAHAHAA… MI VERGOGNO !! OHOHOHOHOHOO… MI VERGOGNO TANTO !! EHEHEHEHEHEHEE.. AHAHAHAHAHAHAHAHAHAHAHAHAHAHAHAHAHAHAHAAA…”.

Nabiki si mosse poi in giù alla pancia di Tsunade mentre Kasumi Si concentrava ora sulle costole contandole lentamente una ad una con le dita leggere e poi solleticando gli spazzi morbidi fra le stesse ogni volta che una conta terminava, non mancando di mettere in imbarazzo Tsunade con maliziosi complimenti sulla sua bellezza e sensibilità. Nonostante la donna cercava di non ascoltarla, la ninja non smetteva di provocarla verbalmente all’orecchio con le labbra che ad ogni parola si strofinavano e l’alito caldo ne tormentava l’interno. “Signorina. Ha delle costole così sensibili non trova? Oh ecco… proprio qui ! Solletico, solletico, solleticooo !! Lo dica Signorina, avanti !! Dica IO SONO SOLO UNA BAMBINA CHE SOFFRE IL SOLLETICO!!”.

“AHAHAHAHAHAHAHAHAHAHAHAHAHAHAHAHAHAHAHAHAHAHAHAHAHAHAHA… MAIII!!! AHAHAHAHAHAH… NOO-OHOHOHOHOHOHOHOHOHOHOHOHO... IO NON LO DIRO’ MAI!!! AHAHAHAHAHAHAHAHAHAA” disse Tsunade in un scoppio improvviso di orgoglio e sfida.

“Ooh Lei lo dirà Signorina Tsunade”, disse Kasumi divertita dalla sfida.

Le due ninja continuarono a solleticarla passando dalle costole, alla vita morbida, alle anche deliziosamente evidenti, all’ombelico.

“Lo dica Signorina !!”, ordinò Kasumi seria.

“AHAHAHAHAHAHAHAHAHAHAHAHAHAHAHAHAHAHAHAHAHAHAHAHAA… MAII-IHIHIHIHIHII !! AHAHAHAHAHAHAHAHAHAHAHAHAHAHAHAHAHAHAA… *la risata si fece silenziosa quando Nabiki agitò con più forza lo snello dito nell’ombelico* EHEHEHEHEHEHHEHEHEHEHEHEHEHEHEHEHEHE… NO NO NO!! IHIHIHIHIHIHII… BASTAA-AHAHAHAHAHAHAHAHAHAHAHAHAA!!! NOO-OHOHOHOHOHOHOHO… AHAHAHAHAHAHAHAHAHAHAHAHAHAHAHAHAHAHAHAHAHAHAHAHAHAA ! NON LO DIRO’ MAI!!! AHAHAHAHAHAHAHAHAHAHAHAHAHAHAHAAAA… MAI !! AHAHAHAHAHAHAHAHAHAHAHAHAHAHAHAHAA…”.

“Lo dica Signorina”, accentuò Nabiki, “Dica IO SONO SOLO UNA BAMBINA CHE SOFFRE IL SOLLETICO !!”. Le due ninja fermarono un attimo il solletico posizionando entrambe le mani con alcuni gesti per attivare una nuova tecnica: il chakra che prima ricopriva tutte le mani si fece più brillante e crepitante come una piccola fiamma andando a concentrarsi sulle punte delle dita delle mani, divenute come piccole torce brillanti. Kasumi distese bene le dita e cominciò a solleticare entrambi i lati del costato, con un dito in ogni fossetta sensibile, Nabiki fece la stessa cosa sul ventre piatto di Tsunade dove erano appena accennati i suoi deliziosi addominali. La donna prigioniera scoppiò a gridare come se il solletico fosse due, tre, cinque volte più acuto di prima. Rideva a crepapelle, sentendosi impazzire, le punte di quelle dita cariche di chakra sfrigolante erano insostenibili.

“AHAHAHAHAHAHAHAHAAHAHAHAHAHAHAHAHAHAHAHAHAHA… BASTA!!!
EHEHEHEHEHEHE… BAA-AHAHAHAHAHAHA-ASTA… IO… AHAHAHAHAHAHA IO SONO… AHAHAHAHAHAHAHAHAHAHAHAHAHAHAHAHAHAHAHAHAHAHA…
SOO-OHOHOHOHO-OLO… AHAHAHAHAHAHAHAHAHAHAHAHAHAHAHAHA… IO SONO SOLO UNA BAMBINA CHE SOFFRE IL SOLLETICOO-OHOHOHOHOHOHOHO!!! AHAHAHAHAHAHAHAHAHAHAHAHAHAHAHAHAHAHAHAHAHA… CHE SOFFRE IL SOLLEE-EHEHEHEHEHEHEHEHEHEHE-ETICO!! AHAHAHAHAHAHAHAHAHAH… AHAHAHAHAHAHAHAHAHAHAHAHAHAHAHAHAHAHAHAHAHAHAHAHAHA… BASTA BASTA !! AHAHAHAHAHAHAHAHAHAHAHAHAHAHAHAHAHAHAHA…”.

“Molto brava Signorina, allora penso che come primo premio potremmo farle ancora un po’ di compagnia.”.

“NOO-OHOHOHOHOHO!! AHAHAHAHAHAHAHAHAHAHAHAHAHAHAHAHAHA… PEE-EHEHEHEHEHEHEHE-ERFAA-AHAHAHAHA-AVOREE-EHEHEHEHEHEHEHEHE!!! FERME!!! BASTA!! AHAHAHAHAHAHAHAHAHAHAHAHA”.

“Avanti Signorina”, insisteva Nabiki, “Lo dica ancora… ci faccia sentire”.

Kasumi cominciò a carezzare con le labbra e poi succhiare il lobo dell'orecchio di Tsunade, poi scese baciando e leccando sensualmente il collo. Terminò di fare il solletico alle sue ascelle e cominciò a massaggiare e fare il solletico ai suoi seni, facendola ora gridare disperata grazie all’utilizzo della tecnica della fiamma di chackra. Ormai era in loro completo controllo !

“AHAHAHAHAHAHAHAHAHAHAHAHAHAHAHAHAHAHAHAHAHAHAHAHAHAHAHA… I-IO… AHAHAHAHAHAHAHAHAHAHAHAHAHAHAHAHAHAA… *un gemito di piacere* EHEHEHEHEHEHEHEHEHEHEHEHEHEHEHEHEHEHEHEHEE… V-VA BENE!! IO SONO UNAA-AHAHAHAHAHAH *ancora gemiti di piacere con l’altra che le massaggiava il seno e pizzicava i capezzoli* AHAHAHAHAHAHAHHAHAHAHA!!”.

“Che stava dicendo Signorina?”, Nabiki chiese divertita.

“AAHHAHAHAHAHAHAHAHAHA… IO SONO SOLO UNA BAMBINA CHE SOFFRE IL SOLLETICO !!! AHAHAHAHAHAHAHAHAHHAHAHAHAHAHAHAHA… *altri lamenti sensuali* P-PER… PER FAVOREE-EHEHEHEHEHEHEHEHEHHEHEHEHEHHEHEHEHE!!! AHAHAHAHAAHAHA… NOO-OHOHOHOHOO !! AHAHAHAHAHAHAHAHAHA…”.

“Che cosa ha detto Signorina Tsunade? Non sono riuscita a capirla. Potrebbe ripetere per cortesia?”, Nabiki disse mentre vibrò il suo dito indice nell'ombelico di Tsunade facendola impazzire dal ridere.

“EHEHEHEHEHEHEHEHEHEHEHEHEE *cadde in una lunga risata silenziosa cercando la forza di rispondere* NOO-OHOHOHOHOHOHOHOOHOHOHOHOOHOHO… PERCHE’?! AHAHAHAHAHAHAAA… PERCHE’?! AHAHAHAHAHAHAHAHAHAHAHAHAHA… PERCHEE-EHEHEHEHEHEHEE-EE !! AHAHAHAHAHAHAHAHAHAHAHAHAHAHA… IO SONO SOLO UNA BAMBINA CHE SOFFRE IL SOLLETICO !!! SONO SOLO UNA BAMBINA CHE SOFFRE IL SOLLETICO !!! IHIHIHIHIHIHIHIHIHIHIHIHIHIHI… C-CHE… AHAHAHAHAHAHAHAHAHAHAHAHAHAHAHAHAHAHAHAHAHAHAHAHAHAA ! SOFFRE IL SOLLETICO!! AHAHAHAHAHAHAHAHAHAHA *nuovamente silenziosa, con la bocca spalancata ed un leggero rivolino di saliva a lato delle labbra* EHEHEHEHEHEHEHE… AHAHAHAHAHAHAHAHAHAHAHAHAHAHAHAHAHAHAHAHAHAHAHAAA…”.

Kasumi e Nabiki fermarono la tortura, permettendo alla prigioniera di riprendere fiato, quindi le tolsero la benda dandole tutto il tempo di ambientarsi nuovamente alla luce e calmare.

La faccia di Tsunade era sconvolta, i suoi capelli coprivano la sua fronte sudata, i capezzoli erano rossi e doloranti ed il suo corpo intero era cosparso di goccioline di sudore che scintillavano come gioielli e scivolavano sulla pelle tesa di quel corpo tornito.

“Kasumi, non trovi che la Principessa stia urlando troppo forte?”, chiese ironica Nabiki
“Sono d'accordo. Dovremo mantenerla quieta…”.

Tsunade non sapeva quello che loro stavano progettando per lei e non se ne curò li per li. L’unica cosa che le premeva era essere liberata da quell’inferno di solletico. Si scosse però quando vide che Nabiki stringeva un bavaglio da interrogatorio con un laccio di cuoi.

“No ferme ! Non pensate nemmeno di mettere quello nella mia bocca !!”.
“Credo di non poterle dar ragione Signorina”, Nabiki disse tranquilla, come chi è consapevole di poter fare qualunque cosa.

Tsunade strinse i denti e le labbra come una morsa, impedendo così alla giovane di infilare in bocca quella sfera forata, umiliandola ancora più di quanto fatto fino ad ora. Nabiki tentava di fare un poco di forza ma la prigioniera muoveva anche il capo per rendere la cosa ancora più difficoltosa. Kasumi vide la piccola battaglia che stava infuriando e decise di intervenire. Lei cominciò a tracciare le sue unghie lungo i piedi di Tsunade.

“Ooh no… non i miei piedi !”, Tsunade pensò fra se sconvolta e si irrigidì.

Nabiki notò che Tsunade sembrava un po' distratta e finalmente comprese che Kasumi stava giocando coi suoi piedi. Gli angoli della bocca di Tsunade cominciarono a contorcersi e lentamente si trasformarono in un sorriso. Nabiki afferrò più saldamente il bavaglio e cominciò a spingere di nuovo la palla contro la bocca di Tsunade. Kasumi fece il solletico sotto le dita del piede di Tsunade.

“Devo resistere…”, la donna era al limite ma quel bavaglio era così umiliante che non poteva permetterlo.

Non ottenendo le reazione sperata, la ninja in nero si ricordò della zona particolarmente sensibile alla base delle grandi dita dei due piedi e con un ridolino malizioso cominciò a tracciare le unghie in cerchietti continui proprio in quel punto debole che aveva fatto piangere dal ridere la ninja leggendaria il giorno precedente.

“Non ridere. Non ridere. Non farlo !”, ma il corpo cedette oltre ogni possibile controllo della mente, “AHAHAHAHAHAHAHAHAHAHAHAHAHAHAHAHAHAHAHAHAA...”.

Nabiki spinse il bavaglio nella bocca di Tsunade e lo allacciò dietro il suo capo. Kasumi fermò di fare il solletico ai piedi di Tsunade e fece un giro per dare una buona occhiata alla prigioniera che ora sembrava ancora più inerme, non potendo più parlare.

“Mmmh !! Mmmmphf… Mmmm Mhmhhmm !! Mmmhp… Mmmhh !”.

Nabiki raccolse di nuovo le piume e raggiunse la loro vittima indifesa. Gli occhi di Tsunade scoccarono aperti e cominciò a scuotere freneticamente. Si lamentò attraverso il suo bavaglio affinché non le venisse fatto altro solletico, come se potesse veramente scegliere.

La ninja con i vestiti a retina cominciò a scivolare le piume tutti lungo la pancia di Tsunade e lungo la linea delle mutandine. Tsunade gridò nel bavaglio e cominciò a ridere impotente, appoggiando il capo e ridendo ancora una volta.

“Mmmmhmhmhmhmhmh AHAHAHAHAHAHAHAHAHAHAHAHAHAHA… Mmmph !! Mmmhh… Mmhp ! AHAHAHAHAHAHAHAHAHAHAHAHAHAHAHAHAHAHAHAA... Mmmhmhmmmh… AHAHAHAHAHAHAHAHAHAHAA !! Mmmmh… mh mh mmmmhh !! AHAHAHAHAHAHAHAHAHA !! AHAHAHAHAHAHAHAHAHAHAHAHAHAHAHA... Mmmhmmmhh… Mmmh… Mh! Mmmmh !! AHAHAHAHAHAHAHAHAHAHAHAHA… AHAHAHAHAHAHAHAHAHAHAHAHAHAHAHAHAHAHAHAHAHAHAHAHAHAHAHAHAHAHAHAHAHAHAHAHAHAHAHAHAHAHAAA!!!”.

Mentre la prima passava la piuma lungo la verticale dell’intimità della Principessa rapita trovando una deliziosa reazione di solletico a quegli stimoli, la seconda aveva iniziato il solletico dopo aver teso con una mano all’indietro le dita del piede destro ed aver usato la sinistra dimenando le dita sull’arco perfettamente evidente e le tenere basi e fossette delle dita dei piedi. Tsunade agitò il capo da un lato all’altro mentre il piede libero frustava l’aria: era in agonia. Piangeva dal ridere sul viso nuovamente arrossato e, a causa del bavaglio con la sfera forata, rivoli di saliva colavano da ambo i lati della bocca bagnandole il collo.

Nabiki aveva cambiato obbiettivo pungolando le costole della bella donna con la punta delle dita, velocissima e senza un movimento preciso, per farla ridere ancora di più visto che grazie al chakra accumulato sulla punta delle dita ogni colpo veloce era simile ad una scarica elettrica di puro solletico. Kasumi passò al piede sinistro riservandogli lo stesso trattamento ma con ancora più decisione. Entrambe rivelavano ora dei sorrisi inquietanti, simili a ghigni sadici, sulle loro facce mentre torturavano l’indifesa principessa di Konoha.

La tortura durò quasi un ora questa volta e poi lasciarono altrettanto tempo o più alla donna per riprendersi mentre le due parlottavano divertite fra loro a bassa voce

Nabiki rimosse il bavaglio zuppo di saliva, quindi accarezzò con una mano la parte interna delle mutandine di Tsunade, ormai bagnate fradice fra la pipì e gli umori per il piacere che le due la costringevano a provare. Dopo aver accarezzato sensuale la stoffa liscia infilò due dita al di sotto, accarezzando e solleticando la bionda, folta, curata peluria che copriva l’intimità sensibile della Signorina. “Lei ha veramente uno splendido fisico Signorina”, sussurrò maliziosa a bassa voce.

Le carezze si fecero successivamente sempre più insistenti e piacevoli, mentre la deliziosa peluria veniva quasi pettinata da ormai tutte e quattro le dita; l’indice andava sempre leggermente più a fondo raggiungendo la parte morbida al di sotto, dischiudendone leggermente le labbra ad ogni passata. Tsunade prima gridò in protesta e poi iniziò a lamentarsi eccitata. Kasumi nel frattempo aveva preso due piume rigide e accarezzava i capezzoli turgidi della donna costringendola ad alternare gemiti di piacere e riso sciocco, fanciullesco.

“Mmmmhh hehehehehehehehe non… non fermantee-ehehehee-vi… hahahahaahaha s-si… oh ! oddio !! hahahahahahaaa mmmph… s-si… si ! hihihiiii *si mordicchiava le labbra con gli occhi chiusi… tesa e terribilmente eccitata* Aaah !!”.

Ancora una volta le due si fermarono sul più bello lasciando la donna singhiozzante e frustrata per il mancato piacere. Senza dir nulla si misero a frugare all’interno di una cassettone lavorato, producendo i tintinnii di chi scansa oggetti di metallo facendoli battere gli uni sugli altri; poi i rumori cessarono e le ninja del Paese della Piuma ritornarono verso la bella Tsunade. Nabiki aveva in mano una sorta di scatola in metallo con un piccolo display sul lato e dei fori sui lati e sopra abbastanza grandi per infilarvi qualcosa. Ero uno strano congegno meccanico che la prigioniera non aveva mai visto. Kasumi invece teneva fra le mani una lunga verga coperta da piume morbidi e leggere, nell’insieme simile ad uno spolverino usato comunemente per pulire la casa, ma molto più lavorato e solido.

Tsunade sembrò un poco confusa. Lei non sapeva a che sarebbe potuta servire una simile attrezzatura ma era chiaro che volessero torturarla con essa.

Kasumi mise la fine della verga nel piccolo buco di fronte alla scatola di metallo. La verga piumata andò tra le gambe di Tsunade e rimase a contatto con la sua intimità. Tsunade saltò quando le piume carezzarono la stoffa sottile facendole venire un brivido, ma poi si tranquillizzò visto che erano ferme. L’altra stava lavorando sulla console digitando forse i comandi adatti per far partire la macchina computerizzata e usarla al meglio in questa situazione, quindi aprì uno sportellino e estrasse alcune piccole ventose collegate alla macchina da un lungo filo, ciascuna. Le posizionò due sui lati della fronte di Tsunade, uno sul suo collo e due alla base dei seni, leggermente coperti dagli stessi: la macchina era probabilmente in grado di leggere il suo battito cardiaco e pressione sanguigna, similmente alle apparecchiature ospedaliere.

“Forse le interesserebbe sapere a cosa serve questa piccola macchina, vero?”, Kasumi domandò gentile.
Tsunade scosse la sua testa, “N-non mi interessa…”.
“Per cortesia devo proprio dirvelo, Signorina…Vede... Questo strumento le farà il solletico al posto nostro, ma non come abbiamo fatto noi fino ad ora. Non toccherà le Sue ascelle, i lati, o piedi.”, Nabiki disse contemporaneamente carezzava ogni parte del corpo nominata per causare un rapido ma leggero solletico.
“Farà solamente il solletico alle sue mutandine, per tutto il tempo, Signorina Tsunade…”.

Tsunade aveva un barlume di speranza nei suoi occhi. “Se questa cosa farà il solletico alla mia intimità, poi finalmente potrei liberarmi di questo senso di insoddisfazione ! SÌ !! Potrei finalmente avere un po’ di piacere…”, rifletté.

Nabiki accese la macchina e lo spolverino comincio a ruotare su se stesso mosso dai meccanismi interni. Tsunade rise prima leggermente, poi senza trattenersi, alternando alle risa alcuni lunghi lamenti di piacere, evidentemente godendo di quelle attenzioni.

“AHAHAHAHAHAHAHAHAHAHAHAHHAHAAHHAHAHAHAHAHAHAHAHA… *un lamento* AHAHAHAHAHAHAHAHAHAHAHAHA… C-CHEE-EHEHEHEHEHEHEHE… Oooh Sì!! AHAHAHAHAHAHAHAHAHAHAHAHAHAHAHAHAHAHAHAHAHAHA…
*ancora lamento* MI… Mmmh… MI PIACEE-EHEHEHEHEHEHEHEHEHEHEHEHE-EEE!! Oooh… Mnnppf… AHAHAHAHAHAHAHAHAHAHAHAHAHAHAHAHAHAHAHA *altri sensuali mormorii ora che le continue stimolazioni stavano per portarla all’apice* SI!! SI!! SI!! AHAHAHAHAHAHAHAHAHAHAHAHAHAHAHAHAHAHAHAHAHAHAHAHAAA… Mmmmhh… *silenzio improvviso* M-ma… ma… NOOOO!!!”.

Nabiki e Kasumi risero alla reazione di Tsunade.

“Perché si è fermato?!”, Tsunade singhiozzava delusa.
“Ci scusi Signorina, ci siamo scordate di dirle come funziona?!”, Kasumi si avvicinò un poco.
“Ditemi cosa è successo” Tsunade si sentiva frustrata e insoddisfatta.
“Questa macchina legge il battito del cuore e il ritmo sanguigno, non che le onde di chakra emesse dalla mente. Il suo compito è spingerla fino all’orlo del piacere e proprio quando sta per consumarlo… FERMARSI. Può scoprire quel genere di cosa. Non appena il suo organismo avrà raggiunto la calma con tutte le indicazioni nella norma la macchina riprenderà portandola nuovamente fin quasi al piacere per poi fermarsi ancora. Sempre così, ancora, ancora e ancora.”, Nabiki spiegò con soddisfazione.
“Noo !! Non potete farmi questo...”, la donna si mordicchiava il labbro avvilita.
“E sa un’altra cosa Signorina?!”, Kasumi chiese.
“Cosa?”.
“L’autonomia della macchina le permetterà di continuare a intrattenerla per TUTTA la notte !”.
“VI PREGO NOOO !!!”.
“Oooh dimenticavo… una cosa ancora Signorina Tsunade”, le si riavvicinò lentamente Nabiki sussurrandole all’orecchio, “Si ricordi di sorridere visto che è ripresa dalle telecamere !”.

La macchina si accese riprendendo a farle il solletico con le piume lungo le mutandine e la risata di Tsunade ancora una volta riempì la stanza. Lei non poteva far altro che ridere e lamentarsi, sottoposta a questa nuova e terribile macchina di tortura: aveva completamente perso controllo del suo corpo. Le due ragazzine se ne andarono tranquille, lasciandosi alle spalle la Signorina sconvolta che rideva imbarazzata, si lamentava frustrata e implorava per una speranza di libertà. Ancora una volta.



* * * * Il giorno successivo * * * *



Kasumi e Nabiki tornarono nella stanza degli interrogatori la mattina seguente per vedere come stava la loro prigioniera e per darle il suo ultimo giorno di solletico. Il congegno terribile ancora stava funzionando, facendole il solletico con le morbide piume ad intervalli ormai regolari, e Tsunade stava ridacchiando e lamentandosi suo sonno. “Mmmmm hee hee hee ooooh Nabiki hii hii hii non li… Kasumi finiscila di stuzzicarmi. Mmmh he he he hee”.

Si avvicinarono divertite alla donna e, mentre una rimuoveva la macchina portandola via, l’altra slegava Tsunade ancora incosciente per poi legarla alla sedia, proprio come i primi giorni: seduta, con le gambe distese, le braccia alzate e le dita del piede legate una ad una con i laccetti. Una volta ben legata, Kasumi andò a sostituire i video nei registratori mentre Nabiki tentò di svegliare Tsunade che appena rimase silenziosa a osservare le due dopo essersi resa conto della nuova situazione. Diede loro un’occhiata implorante.

“Non ci guardi così signorina Tsunade. Lei dovrebbe essere felice. Oggi è il Suo ultimo giorno qui”, Nabiki le sorrise.
“E’ proprio vero”, Kasumi divertita aggiunse, “il contratto con il nostro villaggio stà per scadere ma prima di permetterle di andare le faremo il solletico fino al tramonto.”.

Tsunade frignò.
 
Kasumi tornò a prendere il carrello metallico. C'erano piume, spazzole per capelli di vario tipo, e spazzolini da denti elettrici. Nabiki scelse due lunghe piume mentre Kasumi prede delle larghe spazzole per capelli dalle punte arrotondate. La bella ragazza dai capelli a caschetto scivolò le piume su e giù il piede destro di Tsunade costringendola a ridere immediatamente; l’amica trascinò le spazzole attraverso il tallone e l’arco esposto del piede sinistro.

“AHAHAHAHAHAHHAHAHAHAHAHAHAHAA !! NOO-OHOHOHOHOHOHOHOHO…
AHAHHAHHAHAHAHAHAHAHAHAHAHAHAHAHAHAHAHAHAHAHAHAHAHAHAHAHA… STO’ IMPAZZEE-EHEHEHEHEHEHEHE-ENDOO!!! AHAHHAHAAHAHAHA… FE… AHAHAHAHAHAHAAHAHAHAHAHAHAHAHAHAHAHAHAHAHAHAHAAA… AHAHAHAHAHAHAHAHAHAHAHAHAHAHAHAHAHAHAHAHAHAHAHAHAHA !!! FERMEE-EHEHEHEHEHEHEHEE!!! OHOHOHOHOHOHOHOHOHOHOHOHOHOHOO… NOO-OHOHOHOHOHOHOHO!! AHAHAHAHA… BASTAA-AHAHAHAHAHAA !!! NO !!! AHAHAHAHAHAHAHAHAHAHAHAHAHAHAHAHAHAHAHAHAHAHAHAHAAA....” Il corpo intero di Tsunade si scuoteva fra le risate, e tutta contratta cercava di limitare le sensazioni di solletico che ormai da quattro giorni le tormentavano mente e corpo.

Nabiki disegnò lungo la pianta del piede con la parte dura e appuntita di una piuma, mentre l’altra la faceva strofinare orizzontalmente nello spazio sensibile tra ognuna delle dita. Kasumi solleticò abilmente con le spazzole sotto le dita del piede, dove erano veramente morbide e sensibili.

“AHAHAHAHAHAAHAHAHAHAHAHAHAA… P-PIEE-EHEHEHEHEHEHEHEHE-ETA!! BASTA!! AHAHAHAHAHAHAHAHAHAHAHAHAHAHAHAHAHAHAHAHAHAHAA…
SOFFRO…AHAHAHAHAHAAHA… OH NOO-OHOHOHOHOHOHOO !! SOFFRO TROPPO IL SOLLEE-EHEHEHEHEHEHEHEHEHEHE-ETICO !! IHIHIHIHIHIHIHIHIHIHIII… PER FAVORE… AHAHAHAHAHAHAHAHAHAHAHAHAHAHAHAHAHAHAHAHAHAA… PER… OHOHOHOHOHOHOO… PER FAVOREE-EHEHEHEHEHEHEHEHEHEHEHEEE… AHAHAHAHAHAHAHAHAHAHAHAHAHAHAHAHAHAHAHAHAHAHAHAHAAA !!! AHAHAHAHAHAHAHAHAHAHAHAHAHAHAHAHAHAHA… NON RESISTO !! Mmmh! AHAHAHAHAHAHAHAHAHAHAHAHAHAHAHAHAHAHAHAHAHAHAHAHAHA… NON RESISTO VI PREE-EHEHEHEHEHEHEHE-EGOO-OHOHOHOHOHOHOHOHO-OOO ! AHAHAHAHAHAHAHAHAHAHAHAHAHAHA…”.

Le ragazze misero giù piume e spazzole ed ognuna raccolse un spazzolino da denti elettrico. Nabiki l'accese e lo passò lentamente lungo tutto il lato del piede e la curva interna della pianta mentre usava le lunghe unghie per tormentare gli spazzi sensibili e vulnerabili fra le dita del piede, contemporaneamente in tutti; Kasumi faceva la stessa cosa, solamente al contrario: lei usò le sue unghie lungo tutta la pianta del piede ed i lati sensibili e lo spazzolino da denti elettrico sulle sue dita del piede, percorrendone ogni parte raggiungibile, uno alla volta.

“AHAHAHAHAHAHAHAHAHAHAHAHAHAHAHAHAHAA… *il solletico alle dita la fece cadere in una risata silenziosa mentre le lacrime cominciavano a scivolare sul viso e bagnare i grandi seni dondolanti* AHAHAHAHAHAHAHAHAHAHAHAHAHAHAHAHAA… NON LO SOPPORTOO-OHOHOHOHOHOO… NON LO SOPPORTO PIU’ !!!AHAHAHAHAHA !! ODDIO !! AHAHAHAHAHAHAHAHAHAHAHAHAHAHAHAHAHAHAHAHAHAHA… AHAHAHAHAHAHAHAHAHAHAHAHAHAHAHAHAHAAA… NON LE MIE DITA DEL PIEDE!!! EHEHHEHEHEHEE… VI PREE-EHEHEHEHEHEE-GOO… AHAHAHAHAHAA.. NO NO NOO-OHOHOHOHOHOHOHO-OO!! AHAHAHAHAHAHAHAHAHAHAHAHA !
*risata silenziosa* AHAHAHAHAHAHAHAHAHAA…”.

Le ragazze usarono le loro unghie e spazzolini da denti per torturare spietatamente Tsunade. Loro continuarono il loro assalto per quaranta minuti e si fermarono solo per non farla svenire dallo sforzo.

La testa di tsunade cadeva in avanti, confusa e stordita, piangeva fra brevi risate postume la tortura e ansimava a pieni polmoni. Kasumi si alzò e si recò rapidamente al piano di sopra mentre la sua compagna teneva Tsunade vigile carezzandole leggermente entrambe le piante dei piedi, facendola sobbalzare leggermente ogni volta che la pungeva con colpetti d’unghia.

Kasumi ritornò con una bomboletta di panna montata nella sua mano e ne spruzzò un ammontare generoso sopra ambo i piedi legati, facendo venire i brividi alla prigioniera visto il freddo contatto della panna sulla pelle arrossata dalle lunghe stimolazioni. Coprì ben bene entrambi i piedi, mettendoci una certa malizia così che avessero i punti più sensibili bel insaporiti.

Simultaneamente, lei e Nabiki cominciarono a leccare i piedi di Tsunade e succhiare sulle sue dita del piede mentre accarezzavano con le dita polpacci e caviglie, al pari di un dolce massaggio.

Tsunade sembrava impazzita.

“AHAHAHAHAHAHAHAHAHAHAHAHAHAHAHAHAHAHAHAHAHAAA !! FERME!!! BASTAA-AHAHAHAHAHA… AHAHAHAHAHAHAHAHAHAHAHAHAHAHAHAHA… I PIEE-EHEHEHEHEHEHEHEHEHEHE-EDI NOO !! NON POSSO !! AHAHAHAHAHAHA !! AHAHAHAHAHAHAHAHAHAHAHAHAHAHAHAHAHAHAHAHAHAHAHAHAHAHAHA… LASCIAA-AHAHAHAA-ATEMII-IIHIHIHIHIHIHIHIHII… LASCIATEMI STAREE-EHEHEHEHEHEHEHEE !! AHAHAHAHAHAHAHAHAHAHAHAHAHAHAHAHAHAA… AHAHAHAHAHAHAHAHAHAHAHAHAHAHAHAHAHAHAHAHAHAHAHAHAHAA ! VI PREE-EHEHEHEHEHEHEHEHEHHEHEHE-EGOO… OHOHOHOHOHOHOHOHOO !!! AHAHAHAHAHAHAHAHAHAHAHAHAHAHAHAHAHAHAHAHAHAHAHAHAA.”

Quando la panna finiva, a turno la aggiungevano nuovamente e riprendevano il solletico. Loro mordicchiarono, leccarono, e succhiarono sulle sue dita del piede come fossero confetti o squisite caramelle.

Tsunade rise e si lamentò eccitata. Il sentire quelle calde bocche e lingue di Nabiki e Kasumi tutte attorno alle sue dita del piede la facevano sciogliere e infuocare nel basso ventre, ma il solletico era peggio dell’inferno.

“AHAHAHAHAHAHAHAHAHAHAHAHAHAHAHAHAHAHAHA… N-NO… Oooh NO !! AHAHAHAHAHAHAHAHAHAHAHA… BASTAA-AHAHAHAHAHAHAHAHAHAHA…. AHAHAHAHAHAHAHAHAHAHAHAHAHAHAHAHAHAHAHAHAHAHAHAHAHA… Mmmmhh-IHIHIHIHIHIHIHIII !! AHAHAHAHAHAHAHAHAHAHAHA !! BASTA !! Oooh !! AHAHAHAHAHAHAHAHAHAHAHAHAHAHAHAHAHAHAHAHAAA…”.

Le ninja della Piuma continuarono torturare Tsunade con i denti e lingue finché non terminarono tutta la crema.

“Non trovi sia deliziosa Kasumi?.”.
“Si si, deliziosa, sorellina !”.
Tsunade era come appesa alle cinghie, sfinita e singhiozzante.
“Ora.. in quale altro punto possiamo farle il solletico?”, Nabiki domandò ironica fra se e se ad alta voce.

Kasumi si alzò e si diresse dietro Tsunade.

Senza preavviso, Kasumi piantò le sue dita nelle ascelle di Tsunade agitandole con le punte cariche di chakra verde e costringendo la principessa delle lumache a ridere come una bambina. “Ghiri, ghiri, ghiri, ghiri, ghiri, ghiriiii !!” la stuzzicava all’orecchio, “Solletico, solletico, solleticoo !”

“PER FAA-AHAHA-AVOREE-EHEHEHEHEHEHHEHEHEHEHEHEHEHE-EEE… NO NO… BASTA!! AHAHAHAHAHAHAHAHAHAHAHAHAHAHAHAHAHAHAHAHAHAHAAA ! PER FAVORE… AIUTOO !! AHAHAHAHAHAHAHAHAHAHAHAHAHAHAHAHAAA… AIUU-UHUHUHUHUHUHUHU-UTOO.. HIHIHI… AHAHAHAHAHAHAHAHAHAA !!”.

Il solletico continuò per venticinque minuti mentre Nabiki la guardava divertita

“AHAHAHAHAHHAHAHAHAHAHAHAHAHAHAHAHAHAHAHAHAHAHAHAHAHAHAA… NOO-OHOHOHOHOHHOHOHOHOHOO… AHAHAHAHAHAHAHAHAHAA”.

Kasumi tolse le dita dalle ascelle de Tsunade e rise guardando la donna indifesa ridere per le loro torture. Vedendola praticamente sfinita le rapitrici osarono slegarla anche senza troppe precauzioni per poterla nuovamente legare distesa e completamente immobile sulla tavola - lettino imbottita. Braccia ben tese, piedi legati assieme questa volta, con le grandi dita del piede fissate fra loro con un laccetto. Come immaginavano, lei era veramente priva di forze e non riuscì ad opporsi minimamente.

Kasumi si inclinò in giù per bisbigliare a Tsunade “E ora farò il solletico a queste ascelle deliziose, fino a che non vi vedrò piangere disperata Signorina Tsunade, e sa qual è il bello? Lei non può fare proprio nulla per proteggere le sue ascelle sensibili e viziate. Io La torturerò… e non c'è niente che può fare per evitarlo Signorina.”.
“Io credo che invece mi dedicherò a questi bellissimi piedi, adoro la loro morbidezza !”, aggiunse Nabiki.
“No no basta ! Per favore non fatelo. Sono realmente pentita. Sono terribilmente spiacente... Perdonatemi, vi giuro che ho capito... Farò qualsiasi cosa vogliate ma basta solletico. Qualsiasi cosa !!”.
“Qualsiasi cosa?”, Kasumi chiese.
“Sì! Qualsiasi cosa!”, Tsunade ribadì fra le lacrime gettando via il suo orgoglio, distrutta dopo quei lunghi giorni di torture.
“Quello che noi vogliamo veramente…”, Nabiki disse, “è… SENTIRLA RIDERE Signorina Tsunade.”.
“NOO-OHOHOHOHOHOHOHOHOHOHOHOHOHO !!!”.
“Rida per NOI Signorina Tsunade !”, continuò Kasumi, “è così bella quando ride…”, maliziosa.
“AHAHAHAHAHAHAHAHAHAHAHAHAHAHAHAHAA… FERMEE-EHEHEHEHE-EE !! AHAHAHAHAHAHAHAHAHAHAHAHAHAHAHAHAHAHAHAHAHAHAHA...”.
“La sua risata è la più bella che abbia mai udito!”, dolce disse Nabiki, “Rida, per piacere…”.

Il solletico riprese.

Le dita di Kasumi scivolavano le ascelle così deliziosamente sensibile facendole deliziosi grattini di solletico a cui era impossibile anche solo sperare di resistere, mentre a bella Nabiki percorreva la cremosa pianta del piede stuzzicando tutte le macchie più sensibili che ormai conosceva a menadito.

“AHAHAHAHAHAHAHAHAHAHAHAHAHAA… NOO-OHOHOHOHOO… NON LIII!! AHAHAHAHAHAA.. AHAHAHAHHAHAHAHAHAHAHAHAHAHAHAHAHAHAHAA... UN' ALTRA VOLTA NOO-OHOHOHOHOHOO !! AHAHAHAHAHAHAHAHAHAHAHA… AHAHAHAHAHAHAHAHAHAHAHAHAHAHAHAHAHAHAHAHAHAHAHAHAHAA! BASTA… VI SUU-UHUHUHU-UPPLII-IHIHIHIHIHI-ICOO… OHOHOHOHOHOHOHO ! AHAHAHAHAHAHAHAHAHAHAHAHAHAHAHAHAHAHAHAHAHA.”

Kasumi aveva terminato di scavare nelle ascelle di Tsunade ed ora stava usando delle lente carezze giù alle costole e pancia.

La ninja di Konoha pensò realmente di impazzire questa volta: carezzare lento sul suo corpo superiore e la graffiatura veloce lungo i piedi la disorientavano a tal punto che quasi le sembrava di essere già torturata da ore quando non erano trascorsi che alcuni minuti.

“AHAHAHAHAHAHAHAHAA… FERMEE-EHHEHEHEHEHHEHEHHEHEHEHEHEHE… ODIO IL SOLLEE-EHEHEHHEHEHEHEHEHEHEHE-ETICOO-OHOHOHOHOHOHOHOO !! AHAHAHAHAHAHAHAHAHAHAHAHAHAHAHAHAHAHAHAHAHAAA… *una risata acuta riempii la stanza quando una mano che le pizzicava l’addome cominciò a frizionare un dito nel suo ombelico iper sensibile* AHAHAHAHAHAHAHAHAHAHAHAAA… NOO-OHOHOHOHOHOHO!! L’OMBELICO NO !! LI NOO !!! AHAHAHAHAHAHAHAHAH… AHAHAHAHAHAHAHAHAHAHAHAHAHAHAHAHAHAHAAA… *due mani arrivarono all’altezza della vita trovando una zona sensibile corrispondente alle deliziose collinette formate dalle anche* AHAHAHAHAHAHAHAHAHAHAHAHAHAHAHAHAHAHAHA… NON POSSO PIU’ SOPPORTARLO !! AHAHAHAHAHAHAHA!! CHE SOLLEE-EHEHE-ETICO!!”.

Kasumi correva le sue dita agili su e giù lungo tutto i corpo di Tsunade giocando con ogni parte sensibile che riusciva a trovare, carezzando, grattando e pizzicando, mentre Nabiki ancora stava giocando con i suoi piedi alternandosi con le fossette dietro le ginocchia, passando in più con la lingua attraverso le dita del piede come fosse una corsa.

Fecero il solletico a Tsunade finché svenne sfinita e senza fiato circa un ora più tardi.



* * * * 15 minuti più tardi * * * *



Tsunade riprese i sensi ritrovandosi legata a X su di un morbido materasso… il fresco della stoffa era una piacevolissima sensazione per il suo corpo affaticato e coperto di sudore. Era nuovamente bendata. Tremava all’idea di quale nuova tortura le due avessero voluto infliggerle.

Senza alcun preavviso, la prigioniera avvertì un formicolio sul naso, come se qualcuno le stesse muovendo una piuma maledettamente morbida per accarezzarla. Non era proprio solletico ma quel senso di prurito e formicolio la facevano impazzire visto che non sembravano voler smettere. Tutta rossa in viso non lo sopportò oltre e starnutii. “Eeetchii !”. Imbarazzata arrossì immaginando di vedere la scena e nuovamente si contorse quando le carezze della morbida piuma sul naso ripresero. “Eeetchii !”, ancora uno starnuto e il formicolio continuava, così ormai era chiaro che anche quella era una forma di tortura; il naso si arricciava e la ninja si scuoteva meglio che poteva ma non riusciva a liberarsi di quella piuma. “Eeetchii… Basta ! Non ne posso p-piii-eeetchii ! Hihihihihiii fermatevii-ihihihihii.. Eeetchii !”, ora una seconda piuma le solleticava le guance e particolarmente le labbra. Non era terribile come il solletico ma quel continuo formicolio sul viso la faceva impazzire e più tentava di resistere mordicchiandosi le labbra e più le faceva effetto. Era così umiliante… “Aahahahaha… no basta ! E-e-eeetchii ! hihihihihihii… no basta !! Eeetchii !”. Continuava a ridacchiare arrossendo sempre più, vergognandosi. “E-e-eeetchii ! Ahahahahaaa… No ! N-no per fevoree-e-eeetchii !! Mmmmph… ihihihihih…” Quindi le due piume le esplorarono le orecchie per quasi dieci minuti prima di fermarsi, facendola ridere come una bambina.

Nulla poi per alcuni minuti mentre Tsunade riprendeva fiato con le lacrime agli occhi per l’insolita tortura.

“Piaciuto Signorina Tsunade?”, Kasumi rise divertita come una ragazzina.

Nabiki si avvicinò al viso di Tsunade e disse, “E’ tempo del vero solletico !”, agitò freneticamente le dita nelle ascelle nude e vulnerabili, ben incavate a causa della posizione, facendo quasi soffocare la donna dalle risate.

“AHAHAHAHAHAHAHAHAHAHAHAHAHAHAHAHAHAHAHAHAHAHAHAHAA… NON VOGLIOO… NON VOGLIO RII-IHIHIHIHIHIHIHII-IDEE-EHEHEHEHEHEHE-EREE !! AHAHAHAHAHAHAHAHAHAHAHAHAHAHAHAHAHAHAHAHAHAHAHAHAHA…
MI DISPIAA-AHAHAHAHAHAHA-ACE !! MI DIPIACE!!! AHAHAHAHAHAHAHAHAHA ! AHAHAHAHAHAHAHAHAHAHAHAHAHAHAHAHAHAHAHAHAHAHAHAHAHAHAHAHA… PROMETTO !! OHOHOHOHOHOHOHOHOHO… PROMEE-EHEHEHE-ETTO !! AHAHAHAHAHAHAHAHAHAHAHAHAHAHAHAHAHAHAHAHAHAHAHAHAHA… NON FARO’ PIUU-UHUHUHUHU DEE-EHEHEHEHE-EBITIII !! AHAHAHAHAHAHAHA... LO PROMETTOOO!! AHAHAHAHAHAHAHAHAHAHAHAHAHAHAHAHAHAHAHAA! MA BASTA SOO-OHOHOHOHOHO-OLLEE-EHEHEHEHEHE-ETII-IHIHIHIHI-ICOO-OHO ! AHAHAHAHAHAHAHAHAHAHAHAHAHAHAHAHAHAHAHAHAHAHAHAHAHA !!! NON VOGLIO RIDEE-EHEHEHE-EREE-EHEHEHEHEHE-EE !! AHAHAHAHAHAHA…”.

La risata di Tsunade salì ancora come sentì qualche cosa di molle che veniva trascinatala sulla pianta dei piedi: era Kasumi, stava usando una spazzola per il trucco.

“NO NO VI PREE-EHEHEHEHEHEHEHEHEHEHEHE-EGO!!! AHAHAHAHAHAHAHAA… AHAHAHHAHAHAHAHAHAHAHAHAHAHAHAHAHAHAHAHAHAHAHAHAHAHAHAHAHAAA.. BASTA ! BAA-AHAHAHAA-ASTA-AHAHAHAHAHA… MI DISPIACE PER TUU-UHUHUHUHU-TTO!! AHAHAHAHAHAHAHAHAHAHAHAHAHAHAHAHAHAA ! LO GIUROO… AHAHAHAHAHAHAHAHAHAHAHAA…”.

Kasumi continuò spazzolare i piedi di Tsunade e con una mano si divertì ad accarezzare la parte interna e debole delle cosce. Nabiki correva su e giù per i suoi fianchi deliziandosi della loro perfetta reazione, chinandosi poi con il volto sulla pancia di Tsunade, mordicchiandola e leccandola, raddoppiando il solletico patito dalla prigioniera indifesa, tanto da farla cadere per lunghi minuti in una risata sconvolta e silenziosa.

“AHAHAHAHAHAHAHAHAHAHAHAHAHAHAHAHAA… *il silenzio* AHAHAHA… AHAHAHHAHAHAHAHAHAHAHAHAHAHAHAHAHAHAHAHAHAHAHAHAAA... MI FATE… AHAHAHAHAHAHAHAHAHA… MI FATE MORIRE !! EHEHEHEHEHEHEHEE… AHAHAHAHAHAHAHAHAHAHAHAHAHAHAHAHAHAHAHAHAHAHAHAHAHAA.. NO!! Oooh… NOO-OHOHOHOHOHOHOHOHOHOHO-OOO !!! *ancora un lungo silenzio * AHAHAHAHHAHAHAHAHAHAHAHAHAHAHAHAHAHAHAHAHAHAHAHAHAA !!”.

La leggendaria Sennin ora vittima di torture, fu’ sottoposta ad un continuo solletico per quasi due ore e poi svenne nuovamente senza più fiato ed il viso rosso, sconvolto. Aveva bagnato il materasso e le coperte sia con le lacrime che facendo un paio di volte la pipì.





* * * * 1 ora tardi * * * *



Tsunade era sdraiata T su di una tavola imbottita. Le sue mani e caviglie furono contenute da polsini di metallo imbottiti, inchiodati alla tavola e chiusi da lucchetti. La sua vita era tenuta ferma da una lunga cinghia di cuoio. Si svegliò nuovamente e aprì gli occhi, ora senza benda, guardando le due ragazze accanto a lei, arrossendo per la vergogna di essersi fatta nuovamente la pipì addosso e desiderò con tutta se stessa di essere ancora svenuta.

“La sua permanenza con noi è quasi al termine Signorina !”, disse Nabiki.
“Possiamo riprendere Nabiki…”, disse Kasumi.

Le due erano in piedi su entrambi lato del corpo superiore di Tsunade e tracciarono, colpirono, e pungolarono tutte le fossette sensibili al solletico, sulle costole e pancia, carezzando e massaggiando, inserendo le dita e le fecendole vibrare. Usarono le lunghe unghie curate e smaltate per graffiare e pungolare quella pelle perfetta e tesa.

“AHAHAHAHAHAHAHAHAHAHAHAHAHAHAHAHAHAHAHAHAHAHAHAHAHA!!
BASTAA-AHAHAHAHAHAHAHAHAHAHAHAHAHAA… NOO-OHOHOHOHOHOHO…
AHAHAHAHAHAHAHAHAHAAHAHAHAAHAHAHAHAHAHAHAHAHAHAHAHA… PIEE-EHEHEHEEHHEHEHEHEHEHEHEHE-ETA’ !! AHAHAHAHAHAHAHAHAHAHA !!! Mmmmh… AHAHAHAHAHAHAHAHAHAHAHAHAHAHAHAHAHAAA… VI PREGO… AHAHAHAHAHAHAHAHAHAHAHAHAHAHAHAHAHAHAHAHAHAHAHAHAHAA !
LAA-AHAHAHAHAHAHAHAHA-ASCII-IHIHIHIHIHII-IATEMIII-IHIHIHIHIHIHIHIHIII… EHEHEHEHEHEE.. NOO-OHOHOHOHOHOHOHOHOHO… AHAHAHAHAHAHAHAA...
LASCIATEMI ANDAREEE !! BASTAA-AHAHAHAHAHAA!!! PER FAVORE!! EHEHEHEE… PER FAVOREEE... HAHAHAHAHAHAHAHAHAHAHAHAHAHAHAHAHAHAHAHAA… BASTAA-AHAHAHAHAHAHA SOLLETICO!!! EHEHHEHEHEHEHEHEHEHEHEHEHEE.. AHAHAHAHAHAHAHAHAHAHAHAHAA...”.

Le implorazioni di Tsunade furono ignorate completamente. Le risate disperate continuarono per un'altra ora o forse più. Si sentiva morire mentre ogni parte del suo corpo formicolava e si contraeva, o sussultava. Non poteva far altro che ridere e pregare di finire il fiato al più presto per svenire e sottrarsi almeno per un po’ a quella insopportabile tortura. In certi momenti avrebbe forse preferito morire !

Dopo una nuova pausa relativamente lunga le rapitrici si rimisero all’opera, una coprendo i piedi taglia 39 della bella principessa con il denso miele e l’altra evocando nuovamente le due enormi salamandre. Tsunade gridò come una matta implorando la pietà delle due, terrorizzata da dover ancora una volta sperimentare il solletico delle lingue lunghe e mobili delle due creature anfibie.

“No, no, no. Oddio no ! Per… per pietà ! Morirò !! Non posso sopportare altra tortura, altro solletico... qualsiasi altra cosa. Ve ne prego… no… no… Qualsiasi cosa ma… ma non quello !!! Mi ucciderete !!! vi imploro, vi scongiurooo !!!”.
“Mi spiace molto Signorina Tsunade ma abbiamo degli ordini precisi… ci permetta di fare iL nostro lavoro, non le sembra giusto?”, Nabiki disse con tranquillità quasi sconvolgente.

Kasumi afferrò un pennello e cominciò ad applicare di nuovo il miele ai piedi di Tsunade: ricoprì l’intera superficie e passò con grande in mezzo alle sue dita del piede molte, molte volte. Questa prima operazione già di per se fece ridere Tsunade a crepapelle !

Nabiki lasciò andare liberamente le salamandre e sia Akaku che Jukaku andarono direttamente ai piedi di Tsunade ricordandone bene la delizia. Akaku ne avvolse la gamba destra con la lunga e viscida coda come a volerla tenere ulteriormente ferma mentre tutto il piede era avvolto dalla lingua lunga e agile; l’altro era salito con le zampe anteriori sulla gamba di cerva selvatica tenendola immobile e cominciò a leccare il suo piede con rapidissimi colpi di lingua prima sulla pianta e poi fra le dita. Tsunade esplose letteralmente, in una risata frenetica e sconvolta. Non solo trovava estremamente ripugnante il tocco di quelle creature fredde e coperte di bava viscida, ma le lingue leggermente ruvide le procuravano un solletico che andava oltre ogni sopportazione umana ! Kasumi avvicinò delle boccette di vetro con un potente sale da fiuto liquido così che la bella donna non potesse nemmeno sperare di poter svenire per sottrarsi alla sua agonia, ormai completamente stordita e fuori di se dal ridere.

“AHAHAHAHAHAHAAHAHAHAHAHAHAHAHAHAHAHAHAHAHAHAHAHAHA…
FERMATEVI !! FEE-EHEHEHE-ERMAA-AHAHAHAHAHAHAHAHA-ATEVIII… ODDIO !!! AHAHAHAHAHAHAHAHAHAHAHAHAHAHAHAHAHAHAHAHAHAHAHAHAHAHAHAAA… AIUU-UHUHUHUHUHU-UTO !! EHEHEHEHEHEHEHEHEHE… AIUTATEMII-IHIHIHIHIHII… AHAHAHAHAHAHAHAHAHAHAHAHAHAHAHAHAHAHAHAHAA !! SMEE-EHEHEHEHEHEHE-ETTEE-EHEHEHEHEHEHE-ETTELAA… AHAHAHAHAHAA !!! NO NOO-OHOHOHOHOHOO… AHAHAHAHAHAHAHAHAHAHAHAHAHAHAHAA… AHAHAHAHAHAHAHAHAHAHAHAHAHAHAHAHAHAHAHAHAHAHAHAHAA !!”.

Nabiki giocava luogo tutto il lato destro con leggerissimi tocchi tanto per farsa agitare ulteriormente, mentre Kasumi al sinistro osservava i suoi bei seni che ondeggiavano morbidi. Quindi, senza preavviso, cominciarono a far solletico lungo i fianchi, l’addome, le costole e le ascelle senza alcuna pietà o esitazione, come perfette sicarie ed esecutrici.

Nabiki torturava la prigioniera inerme con grattini lungo le ascelle mentre Kasumi correva veloce con il dito indice su e giù per tutto il suo corpo superiore; usarono le loro mani libere per fare il solletico alle costole di Tsunade, pancia ed ombelico. Scavando nelle costole e tracciando, stuzzicando, modelli immaginari sul suo stomaco, infilando e agitando le loro unghie in del suo ombelico di quando in quando. Questo, insieme al solletico sulle ascelle e le due salamandre che leccavano deliziosamente i piedi portarono la Principessa di Konoha sull'orlo della pazzia pura e semplice.

“FEE-EHEHEHE-ERME !! AHAHAHAHAHAHAHAHAHAHAHAHAHAHAHAHAHAAA!!
FARO’ QU-UHUHUHUHUHUHUHU…. FARO’ TUTTO QUELLO CHE VOLETE… BASTA !! AHAHAHAHAHAHAHAHAHAHAHAHAHAHAHAHAHAHAHAHAHAHAHAHAHAHAHAHA… FERMAA-AHAHAHAHAA-TEVII !! NOO-OHOHOHOHOHOHOHOHOHOHO. AHAHAHAHAHAHAHAHAHAHAHAHAHAHAHAHAHAHAHAHAHAHAHAHAHAA.. MI FATE IMPAZZII-IHIHIHIHIHI-IREE-EHEHEHEHEHEHEHEE… AHAHAHAHAHAA !!!
AHAHAHAHAHAHAHAHAHAHAHAHAHAHAHAHAHAHAHAHAHAHAHAHAHA…
Mmmmh… IL SOLLETICO NOOO !! AHAHAHAHAHAHAHAHA… NON TORTURATEMI ! BASTAA-AHAHAHAHAHAHAHAHAA… NO ! AHAHAHAHAHAHAHAHAHAHAAA… NON LO SOPPOO-OHOHOHOHOHO-ORTOOO !! AHAHAHAHAHAHAHAHAHAHAA !! AHAHAHAHAHAHAHAHAHAHAHAHAHAHAHAHAHAHAHAHAHAHAHAHAAA… NON RESISTOOO… VI PREEGOO-OHOHOHOHOHOHOHOHOHOHOHOHOHO-OOO !! AHAHAHAHAHAHAHAHAHAHAHAHAHAHAHAHAHAHAHAHAHAHAHAA… AHAHAHAHAHAHAHAHAHAHAHAHAHAHAHAA...”.

La tortura di solletico questa volta seguì per ore senza nessuna pietà. Kasumi si fermava solamente per colare nuovamente miele sui piedi torturati della donna. Le due esperte carceriere dosavano il solletico per tenerla al limite della sopportazione, ma mai oltre per non farla svenire, aiutate in questo dai vapori dei sari che facevano arrossare il naso della donna.

Tsunade non riusciva a pensare ad altro che alla sofferenza del solletichi che stava subendo, era stremata, distrutta nella mente e nel corpo, dolorante in ogni muscolo per la continua stimolazione. La bocca era aperta al massimo, con i denti bianchi e perfetti, in una risata strillante, tormentosa ed a volte silenziosa. Le lacrime scendevano copiose su tutto il suo volto, guance e collo. Tutto il suo corpo era arrossato nei punti dove soffriva il solletico, ormai stimolati da ore in modo ininterrotto e il sudore colava come se fosse stata bagnata da un secchio d’acqua gettato su di lei. La gola era riarsa e la vista annebbiata. Singhiozzava e strillava.

Nabiki e Kasumi smisero di farle il solletico, ma solamente raccogliere delle piume.

Le usarono per stuzzicare i seni di Tsunade e i capezzoli turgidi, duri anche più di sassolini. Le stimolazioni continue li fecero indurire tanto da farle male, come se pulsassero, pronti ad esplodere… Nabiki agitò la penna profonda nell'ombelico di Tsunade e l’altra lungo la sua intimità, dove le mutandine ormai trasparenti, completamente fradice di umori e pipì, lasciavano intravedere la linea rosea delle labbra e il clitoride turgido e ritto.

“AHAHAHAHAHAHAHAHAHAHHAHAHA *grida di piacere si inframmezzavano alle risa disperate* AHAHAHAHAHAHAHAHAHAHAHAHAHAHAHAHAHAHAHAHAHAAA… ODDIOO-OHOHOHOHOHOO… AHAHAHAHAHAHAHAHAHAHAHAHAHAHAHAA… LASCIATEMI IN PACEE-EHEHEHEHEHEHEHEHEHEHEHEHEHEHEHEHEHEHEHEEEE !!!
*ancora grida di piacere* AHAHAHAHAHAHAHAHAHAHAHAHAHAHAHAHAHAHA… OH DIO!! NOO-OHOHOHOHOHOHOHOHOHOHOO !! ODDII-IIHIHIHIHIHIHII-OOOO!!! AHAHAHAHAHAHAHAHAHAHA… BASTAA-AHAHAHAHAHAHAHAHAHAHAHAA *era tanto tesa, così fuori di se che sembrava potersi spezzare come una pietra* AHAHAHA… AHAHAHAHAHAHAHAHAHAHAHAHAHAHAHAHAHAHAHAHAHAHAHAHAHA… UU-UHUHUHUHU-UCCII-IHIHIHIHIHI-IDETEE-EHEHEHEHEHE-ETEMII-IHIHIHIHIII... NO NO NO… AHAHAHAHAHAHAHAHAHAHAHAHAHAHAHAHAHAHAHAHAAA !! AHAHAHAHAHAHAHAHAHAHAA… UCCIDETEMI !!! AHAHAHAHAHAHAHAA…”.

La tortura di solletico proseguiva: le due ninja usavano la parte appuntita, ossea, delle piume per graffiare, pungere e scarabocchiare le ascelle rosse dalla pelle sensibile e viziata, mentre con i volti sui suoi enormi seni leccavano e succhiavano con passione ed avidità i suoi capezzoli spedendola in grida e risate isteriche.

La donna non capiva più nulla con gli occhi completamente annebbiati dalle lacrime e lo stress della continua tortura di solletico che sembrava non terminare mai. Sentiva le due mordicchiare e succhiare i capezzoli, voleva venire ma il piacere era ridotto a pezzi dalla sofferenza continua e acuta del solletico.

“AHAHAHAHAHAHAHHAHAHAHAHAHHAHAHAHAHAHAHAHAHAHAHAHAAA… NOO-OHOHOHOHOHOHOO… NO ! BASTAA-AHAHAHAHAHAHAHAHAHAHAHA!! AHAHAHAHAHAHAHAHAHAHAHAHAHAHAHAHAHAHAHAHA… *si sentiva morire ma il piacere cresceva* HEHEHEHEHEHEHEHEHE… SIII !!! AHAHAHAA !! OOOHH SIII !! AHAHAHAHAHAHAHAHAHAHAHAHAHAHAHAHAHAHAAHAHAHAHAHAHAA… SI SI SII.. AHAHAHAHAHAHAHAHAHAHAHAHAHAHAHAHAA !!!”.

Nabiki e Kasumi continuavano a stimolarle i seni e aggiunsero al piacere altro piacere infilando una mano a testa sotto le mutandine così che una le massaggiasse e pizzicasse il clitoride, mentre l’altra le percorreva su e giù l’intimità stuzzicandola sensualmente nella parte interna terribilmente sensibile in quelle condizioni.

La risata di Tsunade continuò, ma ora aveva assunto un tono diverso.

“AHAHAHAHAHAHAHAHAHAHAHAHAA… ANCORA !! ANCOO-OHOHOHOO-RAA !! AHAHAHAHAHAHAHAHAHAHAHAHAHAHAHAHAHAHAHAHAHAHAHAHAHAHAHAHA… OH SII… SIII-IHIHIHIHIHIHIHIHII !! NON FERMATEE-EHEHEHEHEHEHEHE- EVII !! ODDIO !! AHAHAHAHAHAHAHAHAHAHAHAHAHAHAHAHAHAHAHAHA!!! NON VI FERMATE !!! PER FAVORE !! AHAHAHAHAHAHAHAHAHAHAHAHAHAA… PER FAVOREE-EHEHEE… AHAHAHAHAHAHAHAHAHAHAHAHAHAHAHAHAHA… NON VI FEE-EHEHEHEHEHEHEHEHEE-ERMAA-AHAHAHAHAHAHAHAHA-ATEEE !! DI PIUU-UHUHUHUU-U’ !! DI PIU’ !! AHAHAHAHAHAHAHAHAHAHAHAHAHAHA”.

Tsunade era vicina all’orgasmo quando le due ninja intensificarono il solletico: con le ragazze che la stimolavano sessualmente e la carezzavano solleticandola, e l’agonia più pura di solletico con le salamandre che le solleticavano i piedi, la donna era nel più inconcepibile inferno di piacere che mai avesse potuto immaginare.

“OH MIO DIO !”, Tsunade pensò per come appena riusciva, “non posso credere cosa provo! IL SOLLETICO mi STA’ UCCIDENDO, MA… ma… È COSÌ BELLO!! DAREI QUALUNQUE COSA PER VENIRE !! VOGLIO VENIRE !!”.

Punte di penna ossee che solleticano follemente le ascelle tese, calde bocche che avvolgono i seni con lingue bagnate che stuzzicano le vette rigide dei capezzoli, quasi doloranti, dita abili e sensuali che massaggiano il suo clitoride, due dita che entrano ed escono percorrendo la parte interna delle sue labbra intime colanti umori di piacere, due lingue agili e ruvide che leccano senza pietà le sue piante dei piedi e si strofinano fra le dita dei piedi… Tutti questo era troppo per la principessa delle lumache di Konoha. Un grido acutissimo riempì la stanza mentre lei finalmente venne ! Il suo viso si contorse come dopo una liberazione tanto attesa mentre si liberava un travolgente orgasmo !

“AHAHAHAHAHAHAHAHAHAHAHAHAHAHAHAHAA… SI… AHAHAHAHAHAA… SI SI… AHAHAHAHAHAHAHAHAHAHAHAHAHAHAHAHAHAHAHAHAHAHAAA !! ODDIO… AHAHAHAHAHAHAHAA… STO’… AHAHAHAHAHAHAHAHAHAHAHAA !! STO’… AHAHAHAHA AHAHAHAHAHAHAHAHAHAHAHAHAHAHAHAHAHAHAA ! STO’ VE-EHEHEHEHEHEHEHEEE… STO’ VENENDO !! AHAHAHAHAHAHAHAHAHA… OOH SI… ODDIO… AHAHAHAHAHAHAHAHAHAHAHAHAHAHAHAHAHAHAHAA.. ODDIOOO SsssssIIIIIiiiiiiiiiiii !!!!”.

La mente ed il corpo di Tsunade si spezzarono completamente e lei svenne dopo L’ORGASMO PIU’ INTENSO E PIACEVO DI TUTTA LA SUA VITA !!

Le ragazze interruppero la tortura e le salamandre sparirono in una nuvola di fumo. Si guardarono l’un l’altra e sorrisero compiaciute.

IL SOLE STAVA IN FINE TRAMONTANDO… QUEI LUNGHI GIORNI DI PRIGIONIA ERANO “FINALMENTE” TERMINATI…



* * * * La mattina successiva * * * *



Tsunade si svegliò nella sua camera d’albergo. Era vestita proprio come la sera del rapimento. I suoi sandali erano sul pavimento vicino il letto. Si sedette alla sua scrivania dove era solita prendere appunti e lavorare, notando una tazza fumante di thé, come appena preparata. Tuto era in perfetto ordine e nella più comune delle situazione. Si sentiva persino rinfrescata come se si fosse fatta un lungo bagno caldo e poi asciugata con cura. Stava cominciando a pensare che la sua intera tortura non fosse stata altro che un sogno, forse orribile o forse meraviglioso, quando vide un pacco sulla tavola in soggiorno, un pacco piuttosto piccolo che mai aveva visto prima nei giorni in cui aveva soggiornato li all’albergo. Aprì la scatola avvolta con della carta colorata e dei nastrini, all’interno erano ben sistemati quattro nastri numerati in rigide custodie, e fra loro un biglietto ripiegato. Inizialmente pensò ad un qualche bizzarro regalo della sua cara allieva Shizune, ma ben sapendo che non era solita perder tempo con questi particolari cominciò a venirle il sospetto che forse era stato lasciato li dalle mocciose del Villaggio della Piuma. Il bigliettino comunque, era di una carta particolarmente pregiata e lavorata, quindi sicuramente non era una trappola, non avrebbe avuto alcun senso a quel punto. Lo prese e lo aprì lentamente per poi leggerlo con una sempre crescente curiosità.

Cosa avrebbero potuto mai volerle dire le sue rapitrici dopo tutto ciò che era accaduto in quei quattro interminabili giorni? Forse delle minacce o dei ricatti? Magari erano delle frasi di scherno con cui quelle due si sarebbero prese gioco di lei.

Era troppo incuriosita…


La nota diceva:



Ben sveglia Principessa Tsunade.

Ci siamo divertite molto in questi quattro giorni passati assieme. Non abbiamo mai avuto il piacere e l’onore di far il solletico ad una donna bella come Voi e altrettanto sensibile alle nostre attenzioni. In questa scatola troverà i 4 videonastri. Questi nastri contengono tutte le riprese effettuate della nostra piccola “vacanza istruttiva”. Non lo trova eccitante Signorina? Si ricordi che comunque queste sono solo delle copie. Noi ancora abbiamo le versioni originali. Speriamo vivamente che Lei abbia imparato la lezione e sarà molto più accorta d’ora in poi, altrimenti potremmo essere nuovamente ingaggiate per impartirle un’altra lezione di comportamento. Bene. Ricordi… Se dovesse mai dire a qualcuno quanto è successo in questi giorni o svelare le nostre identità a qualcuno, mostreremo questi nastri al mondo intero.

Dolce solletico alla nostra Principessa dei leggendari Sennin

“LEI SA CHI”






Tsunade rabbrividì ma poi sorrise maliziosa all’idea.

“Non credevo di soffrire tanto il solletico, e nemmeno che potesse essere usato come tortura… Ho riso così tanto. E quell’orgasmo. Oooh MIO DIO !! è stato veramente fantastico. Magari potessi…”, un’idea balenò nella mente di Tsunade. Guardò intrigata ognuno di quei quattro nastri, uno di seguito all’altro. Prima solo per curiosità, ma poi, man mano che vedeva le due ragazza torturarla, lentamente cominciò a sentirsi strana, intrigata. Arrossì sempre più e lo sguardo si fece languido. Non si era accorta di quanto quelle ragazzine fossero effettivamente belle, e poi… così sensuali… così brave nel torturarla e contemporaneamente darle piacere… il cuore le batteva e la risata si fece ritmata e leggermente affannata mentre il video scorreva e lei udiva la sue stesse implorazioni, torturata. “Che sciocca ! Mi sto eccitando nel vedere me stessa torturata… p-però…”, sentì un formicolio sul seno e lungo l’inguine mentre le immagini mostravano le torture dalle migliori angolazioni, “ERA COSI’ ECCITANTE !!”, senza nemmeno rendersene conto con una mano si stava accarezzando i grandi e morbidi seni affondandovi maliziosa le dita, provando un irresistibile piacere, con il capo leggermente chinato in avanti ed i capelli sulla fronte.

Improvvisamente, il rumore di passi lenti lungo le scale ! Tsunade tornò in se ed imbarazzatissima nascose tutto ritrovando un contegno, cercando di far passare l’eccitazione con lunghissimi respiri.

“Chi è là?”, domandò Tsunade.
“Buon giorno Signorina Tsunade, sono io SHIZUNE. Sono appena tornata”, disse la bella giovane ninja entrando scalza nella stanza con in braccio il loro maialino ninja.
“Ciao a te Shizune.”.
“Aveva passato una bella vacanza qui alle terme? Non avrete perso troppo ai dadi spero?!”.
“Oh non ti preoccupare, è… è andato tutto bene.”.
“E’ pronta per rimettersi in viaggio Signorina?”.
“Certo Shizune, sono piena di energie !”.
“Ottimo. Ooh mi scusi Signorina, è tardi e volevo fare delle commissioni. Mi congedo, con permesso…”.
“Si si certo, vai pure !”, rise Tsunade.
“A dopo Signorina !”.
“Certo, a dopo...”.

Shizune fece un inchino ed uscì dalla stanza.

Tsunade riprese a guardare i video, ora il quarto, dove le veniva quasi fatto il solletico a morte; un’idea improvvisa balenò nella sua mente e una malizioso sorrido si dipinse sulle sue labbra rosse di rossetto.

“Mmmh... mi chiedo se Nabiki e Kasumi soffrono il solletico?!?”.














FINE
- Parte Prima -
 
:stickout Mi spiace ma non sono pratica di inglese...

Se vi piace posto anche il seguito ! ihihihi :lol Chiedo anche scusa per qualche piccolo errore di battitura.

P.S. Salve a tutti... Il mio nome è Elisa ! :blush
 
Seems incredibly epic. I wish I hadn't stopped learning Italian a few years back. : /
 
Screamer81, Fhgwagadds thanks for the compliments! It took me a long time to write this story ... I'm sorry but I can not change it in English ... :lol

This chapter is the first of 3 ... all the same length. :stickout
 
I tried it in google translate and it...sorta...worked, enough to get the majority of the story across lol. Very Nice! XD
 
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