IlariettaBG
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Ilaria si sentiva eccitata all'idea di mettere finalmente in pratica quella strana ed affascinante fantasia, che aveva dolcemente inseguito per così tanto tempo; a lungo si era sentita ribollire il sangue cullata da quei pensieri proibiti, ed ora, man mano che il momento si avvicinava, sentiva l'adrenalina e la curiosità crescere sempre di più dentro di lei, in una sensazione di piacevole attesa.
Si soffermò ad ascoltare la sua voce interiore che, in un impeto di irrefrenabile entusiasmo, le ripeteva che ce l'aveva fatta: finalmente avrebbe potuto condividere la sua passione proibita e a breve il suo sogno così desiderato sarebbe diventato realtà. Qualcosa le diceva che sarebbe stato un giorno speciale, il cui ricordo avrebbe portato con sé, sempre.
Forse qualcuno di voi ha già sperimentato quella sensazione che si impossessa della vostra mente, quando un desiderio a lungo inseguito sta per diventare reale? Magari una fantasia che non avevate voluto ammettere mai nemmeno a voi stessi e ma che quasi per magia è vicina a trasformarsi in realtà, e questa sensazione allora vi scaraventata in una spirale di attesa e desiderio senza uguali? Se avete già provato in passato qualcosa del genere, allora potete capire come si sentiva Ilaria negli ultimi istanti che la separavano dalla realizzazione del suo sogno proibito.
E mentre fantasticava e già anticipava l'immagine di quello che avrebbe vissuto quella sera, Ilaria si guardava allo specchio, compiacendosi del proprio sorriso e dello sguardo che l'adrenalina aveva reso luminoso come mai prima di allora. Per l'occasione aveva scelto di indossare abiti semplici ma pratici, vale a dire shorts e maglietta. Come shorts aveva voluto scelto un vecchio paio di pantaloncini di jeans colore azzurro sbiadito, a vita bassa. La maglietta era in realtà una canottiera di colore rosa pastello completamente senza maniche, molto corta, di quelle che sollevano le braccia scoprono la parte bassa della pancia. Sotto la canottiera di colore volutamente chiaro, aveva maliziosamente deciso di non indossare nulla: Ilaria aveva come il presentimento che la scelta sarebbe stata particolarmente apprezzata. Ai piedi portava un paio di scarpe da ginnastica, un vecchio paio di Nike modello Classic colore grigio. La ragazza strisciò un piede sull'altro per sfilarsi una scarpa e poi l'altra; adorava stare a piedi nudi, il contatto della pianta dei piedi scalzi con il suolo le trasmetteva un senso di libertà e di benessere, come accade molto spesso alle ragazze, specialmente a quelle più giovani.
Forse a qualcuno di voi sarà capitato di notare che le ragazze amano particolarmente camminare scalze, a piedi nudi o solo con le calze, quando si trovano a casa; inoltre in alcune circostanze nella bella stagione trovano piacevole camminare a piedi nudi anche all'aperto, e forse a qualcuno di voi sarà capitato di vedere, magari in un parco pubblico, alcune ragazze fare qualcosa che a loro viene del tutto naturale, cioè sfilarsi scarpe e calze, e camminare sul prato a piedi nudi, godendo del contatto diretto con il terreno.
Dopo aver riposto le scarpe contro la parete, Ilaria si voltò verso il centro della stanza e trovò confortante il contatto della moquette morbida che avvolgeva la pianta dei suoi piedi ormai scalzi; inoltre a piedi nudi si sentiva anche più carina, con le dita affusolate e le unghie smaltata di nero. Lo smalto nero le era stato chiesto appositamente: il nero, le aveva infatti detto, era il colore più affascinante come smalto, e lei aveva obbedito volentieri smaltandosi con lo smalto scuro sia le unghie delle mani, sia quelle dei piedi. Non sapeva perché le era piaciuto obbedire, era stato più forte di lei, qualcosa dentro di lei le diceva di assecondare tutte le sue richieste, e più obbediva più Ilaria sentiva l'eccitazione crescere dentro di lei, come un'affascinante sensazione nello stomaco che la spingeva ad assecondare tutti i suoi istinti.
Non so se anche voi avete mai provato, anche solo per un attimo, quella sensazione di potere in cui riuscite a pensare di poter fare qualsiasi cosa vogliate e di poter realizzare tutti i vostri desideri e fantasie, anche quelle più oscure e proibite; e non vedete l'ora di cominciare a realizzare tutto quello che desiderate. O almeno, provate ad immaginare una situazione in cui potete realizzare tutto ciò che volete. Ilaria si sentiva esattamente in questo modo, con il cuore che batteva ormai all'impazzata nel suo petto.
Dicendosi che era giunto il momento di incominciare, fece un passo in avanti verso la persona che stava di fronte a lei, e che l'aveva accompagnata con lo sguardo in tutti i preparativi, rassicurandola di tanto in tanto con dolci parole di incoraggiamento. Le due perdone, solo in quella stanza, incrociarono gli sguardi e si scambiarono un cenno di intesa. Tutto era pronto per iniziare: Ilaria era pronta a diventare una sottomessa.
FINE PRIMA PARTE
Si soffermò ad ascoltare la sua voce interiore che, in un impeto di irrefrenabile entusiasmo, le ripeteva che ce l'aveva fatta: finalmente avrebbe potuto condividere la sua passione proibita e a breve il suo sogno così desiderato sarebbe diventato realtà. Qualcosa le diceva che sarebbe stato un giorno speciale, il cui ricordo avrebbe portato con sé, sempre.
Forse qualcuno di voi ha già sperimentato quella sensazione che si impossessa della vostra mente, quando un desiderio a lungo inseguito sta per diventare reale? Magari una fantasia che non avevate voluto ammettere mai nemmeno a voi stessi e ma che quasi per magia è vicina a trasformarsi in realtà, e questa sensazione allora vi scaraventata in una spirale di attesa e desiderio senza uguali? Se avete già provato in passato qualcosa del genere, allora potete capire come si sentiva Ilaria negli ultimi istanti che la separavano dalla realizzazione del suo sogno proibito.
E mentre fantasticava e già anticipava l'immagine di quello che avrebbe vissuto quella sera, Ilaria si guardava allo specchio, compiacendosi del proprio sorriso e dello sguardo che l'adrenalina aveva reso luminoso come mai prima di allora. Per l'occasione aveva scelto di indossare abiti semplici ma pratici, vale a dire shorts e maglietta. Come shorts aveva voluto scelto un vecchio paio di pantaloncini di jeans colore azzurro sbiadito, a vita bassa. La maglietta era in realtà una canottiera di colore rosa pastello completamente senza maniche, molto corta, di quelle che sollevano le braccia scoprono la parte bassa della pancia. Sotto la canottiera di colore volutamente chiaro, aveva maliziosamente deciso di non indossare nulla: Ilaria aveva come il presentimento che la scelta sarebbe stata particolarmente apprezzata. Ai piedi portava un paio di scarpe da ginnastica, un vecchio paio di Nike modello Classic colore grigio. La ragazza strisciò un piede sull'altro per sfilarsi una scarpa e poi l'altra; adorava stare a piedi nudi, il contatto della pianta dei piedi scalzi con il suolo le trasmetteva un senso di libertà e di benessere, come accade molto spesso alle ragazze, specialmente a quelle più giovani.
Forse a qualcuno di voi sarà capitato di notare che le ragazze amano particolarmente camminare scalze, a piedi nudi o solo con le calze, quando si trovano a casa; inoltre in alcune circostanze nella bella stagione trovano piacevole camminare a piedi nudi anche all'aperto, e forse a qualcuno di voi sarà capitato di vedere, magari in un parco pubblico, alcune ragazze fare qualcosa che a loro viene del tutto naturale, cioè sfilarsi scarpe e calze, e camminare sul prato a piedi nudi, godendo del contatto diretto con il terreno.
Dopo aver riposto le scarpe contro la parete, Ilaria si voltò verso il centro della stanza e trovò confortante il contatto della moquette morbida che avvolgeva la pianta dei suoi piedi ormai scalzi; inoltre a piedi nudi si sentiva anche più carina, con le dita affusolate e le unghie smaltata di nero. Lo smalto nero le era stato chiesto appositamente: il nero, le aveva infatti detto, era il colore più affascinante come smalto, e lei aveva obbedito volentieri smaltandosi con lo smalto scuro sia le unghie delle mani, sia quelle dei piedi. Non sapeva perché le era piaciuto obbedire, era stato più forte di lei, qualcosa dentro di lei le diceva di assecondare tutte le sue richieste, e più obbediva più Ilaria sentiva l'eccitazione crescere dentro di lei, come un'affascinante sensazione nello stomaco che la spingeva ad assecondare tutti i suoi istinti.
Non so se anche voi avete mai provato, anche solo per un attimo, quella sensazione di potere in cui riuscite a pensare di poter fare qualsiasi cosa vogliate e di poter realizzare tutti i vostri desideri e fantasie, anche quelle più oscure e proibite; e non vedete l'ora di cominciare a realizzare tutto quello che desiderate. O almeno, provate ad immaginare una situazione in cui potete realizzare tutto ciò che volete. Ilaria si sentiva esattamente in questo modo, con il cuore che batteva ormai all'impazzata nel suo petto.
Dicendosi che era giunto il momento di incominciare, fece un passo in avanti verso la persona che stava di fronte a lei, e che l'aveva accompagnata con lo sguardo in tutti i preparativi, rassicurandola di tanto in tanto con dolci parole di incoraggiamento. Le due perdone, solo in quella stanza, incrociarono gli sguardi e si scambiarono un cenno di intesa. Tutto era pronto per iniziare: Ilaria era pronta a diventare una sottomessa.
FINE PRIMA PARTE
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